TASK FORCE ITALIA
ACCELERIAMO LE AZIENDE ITALIANE / SVILUPPIAMO IL SISTEMA PAESE!








Costruire un'Italia Migliore







TASK FORCE NAZIONALE
MOBILITÀ SOSTENIBILE e SMART CITIES


Giorgio Mulè, Vicepresidente, Camera dei deputati
La prima giornata delle Task Force Nazionali di CEOforLIFE, dedicata alla Mobilità Sostenibile e alle Smart Cities, è stata aperta da Giorgio Mulè. Il vicepresidente della Camera dei deputati ha sottolineato l’importanza del lavoro delle Task Force Nazionali, definendole “una sfida ardua, bella e importante, che dovrà fornire soluzioni non solo per le singole aziende”. Per Mulè, infatti, l’obiettivo deve essere più ampio: sviluppare progetti in grado di generare soluzioni collettive da presentare alle istituzioni.
A tal fine, il contributo fondamentale sarà rappresentato dai Position Paper, documenti strategici elaborati dalle Task Force Nazionali di CEOforLIFE per sintetizzare, valorizzare e comunicare il lavoro svolto su tematiche specifiche. Questi documenti saranno presentati il 9 dicembre 2025 presso la Sala Regina di Palazzo Montecitorio, un appuntamento che Mulè ha ricordato in chiusura del proprio intervento.

Decarbonizzazione e Mobilità Sostenibile nel Nostro Paese
Il passaggio verso una mobilità sostenibile rappresenta una sfida cruciale per la decarbonizzazione dei trasporti. In questo contesto, è necessario potenziare le infrastrutture dedicate ai veicoli elettrici e adottare politiche che incentivino il passaggio a modalità di trasporto meno inquinanti.
Il Quadro Attuale della Mobilità
Luci e Ombre del Sistema di Trasporto
Decarbonizzazione e Infrastrutture:
L'obiettivo principale è ridurre le emissioni di CO₂ potenziando le infrastrutture per i veicoli elettrici e promuovendo soluzioni di mobilità sostenibile.
Dinamiche di Mercato:
Nonostante alcuni progressi, la mobilità in Italia presenta ancora contrasti evidenti: da un lato cresce la mobilità pedonale, dall'altro l'auto privata rimane la scelta predominante.
Dati dal 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani
Domanda di Trasporto in Stasi:
Il rapporto evidenzia che la domanda di trasporto si sta stabilizzando, un segnale non particolarmente positivo se si considera la necessità di evolvere verso sistemi più sostenibili.
Ripresa del Trasporto Pubblico:
Anche se il trasporto pubblico mostra segnali di ripresa, il recupero è lento e ancora insufficiente.
Mobilità Personale e Sostenibilità:
La mobilità pedonale è cresciuta al 21,3% rispetto al 18% del 2023, mentre l'impatto complessivo della mobilità sostenibile si attesta al 33,4%, un dato che lascia ben intravedere il margine di miglioramento necessario.
La Necessità di Incentivi e Politiche di Sostegno
Incentivi Fiscali e Finanziari
Urgenza degli Incentivi:
Per favorire il passaggio verso la mobilità elettrica, è imprescindibile garantire incentivi fiscali certi e un supporto finanziario concreto.
Differenze tra il Mondo Corporate e il Cittadino:
Mentre le grandi aziende e le flotte aziendali sono già più avanti nel processo di transizione, il cittadino medio, che spesso fatica a far quadrare i conti a fine mese, necessita di misure di sostegno chiare e continuative.
L’Impatto sulla Decarbonizzazione
Effetto sui Consumatori e sull’Ambiente:
L'adozione diffusa di soluzioni di mobilità elettrica è essenziale non solo per ridurre le emissioni ma anche per promuovere una cultura del trasporto più responsabile e sostenibile.
La Task Force Nazionale sulla Mobilità Sostenibile e Smart Cities
Composizione e Obiettivi
Collaborazione Trasversale:
È stata istituita una Task Force Nazionale che riunisce le principali aziende italiane, amministratori delegati, istituzioni centrali e locali, le nuove generazioni e il mondo associativo.
Scopo dell’Iniziativa:
L’obiettivo è quello di lavorare congiuntamente su progetti innovativi che possano dare continuità a politiche di incentivazione e miglioramento delle infrastrutture, rispondendo alle esigenze del cittadino.
Conclusioni
Il passaggio a una mobilità sostenibile richiede un approccio integrato, che vada oltre il mero aggiornamento tecnologico, coinvolgendo incentivi fiscali, supporto finanziario e una rinnovata attenzione alle infrastrutture. La Task Force Nazionale si configura come uno strumento fondamentale per dare continuità alle politiche e tradurre le aspettative del cittadino in azioni concrete, garantendo così una transizione efficace e duratura verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti.
OVERVIEW TECNICA

Gianluca Soma, Practice leader Mobilità Sostenibile, e Smart Cities Task Force Italia - Prospettive e Sfide del mercato
Soma ha evidenziato la complessità della transizione energetica e la crescente esigenza di una mobilità flessibile ed economicamente accessibile per le famiglie, anche e, soprattutto, sul fronte economico, come nel caso dei taxi, che per molti rappresentano una soluzione impraticabile. Inoltre, per rispondere alla crisi profonda del settore auto, vi è la necessità di lavorare sul parco dell'usato e sulla professionalità del settore. Poi, secondo Soma, le Task Force Nazionali devono concentrarsi sulla tecnologia e sull'uso dei dati, fondamentali per sviluppare reti intelligenti e il 5G, auspicando progetti concreti e cooperazioni pubblico-privato per migliorare la situazione.

Matteo Tanzilli, Presidente Steering Committee Task Force Italia - Prospettive e Sfide per le Istituzioni
Tanzilli ha spiegato che è in corso un vero e proprio cambiamento nelle abitudini dei giovani, sempre meno interessati al possesso dell'auto privata e più orientati al modello pay-per-use; per poi richiamare al ruolo del settore pubblico nell'indirizzare gli investimenti, citando il PNRR e il potenziale della piattaforma MAAS (Mobility as a Service). Infine, Tanzilli ha messo in luce la necessità di semplificare la burocrazia per l'installazione di colonnine elettriche e l'importanza di incentivare una cultura della mobilità sostenibile, anche tramite agevolazioni per i dipendenti delle aziende.
DISEGNO ISTITUZIONALE
La plenaria istituzionale è stata aperta da Luciano Cantone, Segretario della IX Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, il quale ha ricordato che le politiche di mobilità sostenibile e relative alle smart cities devono considerare la sfida demografica italiana, che ha una delle popolazioni più anziane al mondo. Cantone ha anche aggiunto che solo il 22% delle città italiane ha approvato progetti di smart cities, principalmente per la mancanza di risorse umane adeguate.
Per Giuseppe Benincasa, Direttore Generale ANIASA, uno dei problemi più importanti in Italia, rispetto ad altre città europee, è che i mezzi di car sharing, bike sharing e monopattini non sono ancora considerati complementari al trasporto pubblico, ma come attività imprenditoriali isolate. C’è, dunque, necessità di intervenire a livello culturale e ha proposto la creazione di ‘Isole di mobilità’ per integrare meglio questi servizi. Inoltre, è opportuna l’adozione di una fiscalità agevolata per cittadini e imprese, e una piattaforma digitale per la condivisione e scambio di dati, cui personalmente sta lavorando con il Politecnico di Milano.
Leandro Aglieri, Presidente consulta Roma Smart City Lab ha presentato le difficoltà politiche e infrastrutturali che rendono Roma meno smart rispetto a Milano e, poi, ha esposto la propria visione sui passi avanti che la città potrà fare. Ha, altresì, annunciato la futura conferenza europea dei LAB Smart Cities, che si terrà a Roma, per accelerare la trasformazione della capitale in una smart city, per far diventare Roma un hub per le Smart Cities in Europa.
Alessandro Cattaneo, Componente Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, ha ribadito l'importanza di un approccio pragmatico e non ideologico per rendere la scelta green competitiva per i cittadini, nonché la necessità di integrare il sistema di trasporti con soluzioni semplici, come un unico biglietto per treno, metro e altri mezzi pubblici. Ha sottolineato anche la necessità di un'adeguata pianificazione delle infrastrutture e dello sviluppo di partenariati pubblico-privato per ottimizzare l'uso dei fondi PNRR.
Laura Morgagni, Segretario Generale SmartCommunitiesTech ha posto l'accento sull'importanza della disponibilità e certificazione dei dati per lo sviluppo del MAAS. Ha sottolineato la necessità di una strategia nazionale per la mobilità e la collaborazione tra imprese e istituzioni e ha parlato del ruolo centrale di una politica basata sui dati (‘data-driven policy’) per migliorare le decisioni pubbliche.
Sul bisogno che le città digitali siano sicure, interconnesse, inclusive e competitive, si è concentrato invece Francesco Baldoni, Direttore Generale per gli Affari Generali e la Digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale ha aggiunto l'importanza di coordinare le iniziative dei Comuni per evitare interventi isolati e non armonizzati; per poi concludere ribadendo l'impegno del Ministero nel promuovere smart road e smart cities, invitando le amministrazioni locali a collaborare.

Smart Cities e Mobilità Sostenibile – Tra Innovazione, Politica e Territorio
Introduzione e Contesto
Il dibattito si apre con un caloroso benvenuto e una premessa volta a chiarire la necessità di comprendere le dinamiche politiche e le sfide attuali. I relatori sottolineano che, per affrontare le tematiche delle Smart Cities e della mobilità sostenibile, è fondamentale partire dalla realtà concreta del paese:
Una popolazione che, in Italia, è caratterizzata da un invecchiamento marcato.
Una formazione del personale, in particolare nei piccoli comuni, spesso carente per lo sviluppo di progetti innovativi.
Una necessità improrogabile di aggiornare infrastrutture e normative per stare al passo con l’evoluzione tecnologica.
L’Intervento dell’Onorevole Cantone: Visione e Criticità
L’intervento dell’Onorevole Cantone si concentra su alcune problematiche e proposte strategiche:
Le Smart Cities e la Mobilità Sostenibile
Definizione del Tema:
Il focus è posto sulle Smart Cities e la mobilità sostenibile, intese non solo come un insieme di progetti innovativi, ma come un percorso che deve tener conto delle peculiarità del “paese reale”.
Problemi Strutturali e Demografici:
L’Italia è caratterizzata da una popolazione “anagraficamente anziana”, il che richiede soluzioni specifiche in termini di mobilità (es. difficoltà per i cittadini over 60–75 a spostarsi).
Il calo delle immatricolazioni e il mutamento nelle ambizioni personali (meno interesse verso l’acquisto dell’automobile privata) impongono una riflessione sul passaggio a modalità di spostamento “dolce” e condivise.
Ostacoli e Criticità Organizzative
Formazione e Risorse nei Comuni:
La maggior parte dei comuni, essendo realtà di piccole dimensioni, non dispone di personale sufficientemente formato per progettare e gestire le infrastrutture smart, in particolare dal punto di vista della cybersecurity.
Partenariato Pubblico-Privato e Normativa:
Nonostante le semplificazioni introdotte dall’ultimo codice degli appalti, le risorse umane e strumentali rimangono insufficienti.
La necessità di un dialogo più stretto tra politica, enti locali e operatori privati è vista come fondamentale per realizzare un impatto reale sul territorio.
Mobilità e Intermodalità
Critica alla Propaganda della Mobilità “Dolce”:
L’intervento critica alcune campagne di comunicazione troppo semplificate (paragonate a retoriche del 1800) e sottolinea come, a livello pratico, i dati mostrino già una riduzione degli incidenti – ma senza adeguati interventi strutturali, le soluzioni rischiano di rimanere inefficaci.
Esperienza Estera e Riflessioni Operative:
Viene fatto un confronto con esperienze estere (ad esempio, il caso di Oslo e la gestione dei parcheggi) per evidenziare le differenze di approccio e le opportunità di ripensare il sistema di mobilità.
Il Dibattito Parlamentare: Confronti e Proposte
L’Intervento dell’Onorevole Cattaneo
Esperienza da Sindaco e il Ruolo del Legislatore:
L’Onorevole Cattaneo porta in luce l’esperienza pratica da amministratore, evidenziando come la mobilità incida sul consenso e sulle scelte operative.
La semplificazione burocratica e l’armonizzazione dei servizi (ad esempio, un unico biglietto per viaggi multimodali) sono ritenute essenziali.
Il Ruolo delle Aree Metropolitane:
La discussione si concentra sul fatto che nelle grandi aree metropolitane l’auto perde centralità e diventa sempre più necessario sviluppare sistemi di sharing e intermodalità.
Interventi e Riflessioni dei Partecipanti
Diversi relatori esprimono ulteriori considerazioni e proposte:
Partenariato e Innovazione:
L’importanza di un efficace partenariato pubblico-privato viene ribadita, con particolare attenzione alla necessità di semplificare il quadro normativo e garantire stabilità nelle regole.
Digitalizzazione e Nuove Tecnologie:
Viene approfondito il tema della digitalizzazione con riferimento a progetti come il “Digital Twin”, ovvero la rappresentazione virtuale delle infrastrutture urbane per monitorare e ottimizzare le funzioni delle città.
La sicurezza dei dati e la gestione dei flussi informativi sono citate come priorità imprescindibili per lo sviluppo delle Smart Cities.
Esempi Operativi e Progetti Pilota:
Il caso di Roma viene utilizzato come esempio emblematico:
Roma Smart City Lab: La città, con la sua vastità e complessità, rappresenta una sfida particolare, ma anche un’opportunità per diventare il laboratorio nazionale dell’innovazione.
La realizzazione di tavoli di lavoro e la partecipazione a conferenze europee (ad es. l’European Network of Living Labs) sono indicazioni concrete dell’impegno intrapreso.
Strategie, Metodologie e Obiettivi Futuri
Sinergia e Coordinamento
Metodologia di Lavoro:
Si evidenzia la necessità di un approccio pragmatico, basato su dati certificati e sull’analisi delle esigenze reali del territorio.
L’obiettivo è quello di creare gruppi di lavoro interdisciplinari e multidisciplinari, che coinvolgano istituzioni, imprese e operatori del settore.
Obiettivi e Impegni Politici
Efficienza e Semplificazione:
La discussione verte sulla creazione di un sistema integrato che faciliti la mobilità, riduca i costi e migliori la qualità della vita dei cittadini, eliminando le barriere burocratiche.
Investimenti e Risorse:
Un tema ricorrente riguarda la necessità di investire in formazione, in infrastrutture tecnologiche e nella creazione di risorse umane qualificate.
Si pone l’accento sull’importanza di stabilire un piano energetico e infrastrutturale che permetta di affrontare anche le sfide della transizione ecologica.
Prospettive Innovative
Progetti Pilota e Collaborazioni Nazionali:
Vengono annunciati piani per sperimentazioni su scala locale, regionale e nazionale, che possano fungere da best practice per l’intero sistema.
Smart Road e Veicoli a Guida Autonoma:
L’intervento fa cenno all’importanza delle Smart Road e della mobilità per i veicoli a guida autonoma, ambiti in cui l’Italia potrebbe rafforzare la propria leadership.
Conclusioni e Visione per il Futuro
Il capitolo si chiude con un forte messaggio di impegno e collaborazione:
Un Invito alla Collaborazione:
Tutti i partecipanti – indipendentemente dal ruolo – sono chiamati a contribuire attivamente alla trasformazione digitale e sostenibile delle città italiane, superando le barriere tra pubblico e privato.
La Visione di un’Italia Innovativa:
Si delinea una visione in cui, attraverso il dialogo continuo, l’innovazione e la semplificazione normativa, il paese potrà affrontare con successo le sfide della mobilità e della transizione energetica, ponendosi all’avanguardia in Europa.
Impegni a Breve e Lungo Termine:
Dal breve termine, con l’organizzazione di tavoli di lavoro e conferenze, fino a progetti pilota che sperimentino soluzioni integrate, il percorso delineato promette di inaugurare una nuova era per le Smart Cities italiane.
STATO AVANZAMENTO LAVORI
"Infrastrutture digitali per il futuro delle smart cities e della mobilità sostenibile e delle smart cities"

Michelangelo Suigo, External Relations, Communication & Sustainability Director, Inwit
Nell’ambito dello sviluppo delle infrastrutture digitali, Michelangelo Suigo, External Relations, Communication & Sustainability Director di Inwit, ha evidenziato l’importanza della continuità operativa nella realizzazione di reti condivise e multiservizio, fondamentali per abilitare servizi smart a cittadini e imprese. Parallelamente, è emersa la necessità di aumentare la consapevolezza culturale e istituzionale sul valore strategico della connettività, anche attraverso iniziative pubbliche come incontri territoriali e studi di impatto.
Per favorire una reale trasformazione dei territori in chiave digitale e sostenibile, sarà fondamentale estendere il dialogo tra pubblico e privato, moltiplicare i momenti di confronto sul campo e diffondere modelli di infrastruttura condivisa capaci di generare valore economico e ambientale. La co-progettazione tra attori locali e tecnologici potrà rappresentare un motore concreto per l’innovazione urbana.
STATO AVANZAMENTO LAVORI
“Nuove reti ed infrastrutture per un futuro dei trasporti multi-energia e sostenibile”.

Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet
Sulla stessa linea, Pasquale Cuzzola, CEO di IPlanet, ha messo in luce una forte convergenza tra istituzioni e industria sulla necessità di costruire un ecosistema integrato. Il confronto ha ribadito quanto siano centrali le sinergie tra attori pubblici e privati, un’infrastruttura intelligente e una visione condivisa di lungo termine. L’approccio operativo e concreto adottato da molte realtà presenti ha già portato all’apertura di tavoli di lavoro con l’obiettivo di trasformare idee in soluzioni applicabili.
Per garantire un futuro della mobilità realmente sostenibile, sarà essenziale rafforzare la cooperazione tra settori e mantenere continuità nel dialogo tra stakeholder. Lavorare su strategie coordinate e iniziative comuni può accelerare la transizione, superando approcci frammentati e favorendo un cambiamento strutturale nel sistema dei trasporti.
STATO AVANZAMENTO LAVORI
“Mobilità aziendale e roadmap per un futuro sostenibile”

Aldo Paolo Iacono, CEO, Edenred UTA Mobility
Come riportato da Aldo Paolo Iacono, CEO di Edenred UTA Mobility, è fondamentale superare la frammentazione attuale attraverso una visione ordinata, concreta e multilaterale. La distanza tra innovazione e regolamentazione è percepita come un freno al cambiamento, soprattutto nel campo dell’elettrificazione e dell’efficienza del sistema trasporti. Il lavoro fatto negli ultimi mesi ha visto la creazione di tavoli operativi e sinergie tra attori privati, con l’intento di formulare proposte strutturate verso le istituzioni.
Per rendere realmente efficace il cambiamento servono progetti immediatamente traducibili in azioni concrete, supportati da strumenti condivisi come white paper e policy paper. L’obiettivo è generare impatto reale, stimolando la partecipazione attiva di tutti gli stakeholder e facilitando il dialogo con il legislatore, per trasformare le idee in riforme e soluzioni applicabili nel breve periodo.

Calendario 2025
GIORNATE NAZIONALI:
- 12 febbraio 2025 – Roma
- 26 giugno 2025 – Milano
- 18 settembre 2025 – Roma
AWARDS:
- 11 novembre 2025 – Roma
REPORT BACK - MONTECITORIO:
- 9 dicembre 2025 – Roma
STAKEHOLDER
Leandro Aglieri, Presidente, Consulta Roma Smart City Lab | Francesco Baldoni, Direttore Generale per gli Affari Generali e la Digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti | Giuseppe Benincasa, Direttore Generale, ANIASA - Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio della Sharing mobility e dell’Automotive Digital | Alessandro Cattaneo, Componente Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Camera dei Deputati | Andrea Caroppo, Vicepresidente Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Camera dei Deputati | Luciano Cantone, Segretario Della IX Commissione (Trasporti, Poste E Telecomunicazioni), Camera dei Deputati | Valeria Falce, Ordinario, Diritto dell’economia, Jean Monnet Professor, Digital Transformation | Massimo Fedeli, Direttore metodi e tecnologie, ISTAT | Giordano Fatali, President & Founder, CEOforLIFE | Giorgio Mulè, Vicepresidente, Camera dei Deputati | Mario Nobile, Direttore Generale, Agenzia per l’Italia Digitale | Angelo Mautone, Direttore TPL, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | Laura Morgagni, Segretario Generale SmartCommunitiesTech | Gianluca Soma, Practice leader Mobilità Sostenibile, e Smart Cities Task Force Italia | Matteo Tanzilli, Presidente Steering Committee Task Force Italia | Federico Bullo, VP, Global Portfolio Strategy, Construction Equipment, CNH | Valerio Cocco, Head of Global Services, Italgas | Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet | Rolando D’Arco, CEO, LEASYS Group | Ivana D’Errico, Public Sector Lead, Google Cloud | Giovanni Dattoli, Managing Director, Volvo Trucks Italia | Giorgio Fanesi, CEO, My Cicero | Stefano Firpo, Direttore Generale, Assonime | Roberto Forte, Chief Commercial Officer, UNIDATA | Raffaele Fusilli, CEO, Renault Italia | Stefania Gilli, Director, Vodafone IoT Italy | Stefano Gargiulo, Managing Director, Europcar Mobility Group Italy | Marco Girelli, Presidente e Amministratore Delegato, Alphabet Italia | Marco Gioieni, Amministratore Delegato, Allianz Partners Italia | Lucio Golinelli, Commercial Department Director, Inwit | Alberto Chiarini, CEO, IP Gruppo api | Aldo Paolo Iacono, CEO, Edenred UTA Mobility | Giovanni Lorino, Managing Director, KONE | Luigi Licchelli, Presidente, Assosharing | Roberto Limentani, CEO & Country Manager, ISS Facility Services Italy | Paolo Manfreddi, CEO, Drivalia Group | Simone Mantero, CEO, Knorr-Bremse Rail Systems Italia | Mauro Minenna, Direttore Generale, ACI Informatica | Gianmarco Montanari, Direttore Generale, Centro Nazionale Mobilità Sostenibile | Vito Mauro, Politecnico di Torino | Toni Purcaro, Head of Region Central East Europe & Middle East- Executive VP, DEKRA Group | Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility | Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS, JLL | Cesare Sironi, CEO, A2A Smart City | Michelangelo Suigo, External Relations, Communication & Sustainability Director, Inwit | Stefano Stoppani, Country Manager, Visa | Davide Tassi, Head of Sustainability, Enav | Concetta Testa, Responsabile Sustainability, Autostrade per l’Italia | Gianluca Testa, Senior Vice President Operations EMEA, Avis Budget Group | Gianluca Testa, CEO, Avis Budget Group | Nazareno Ventola, CEO & Managing Director, Aeroporto G. Marconi di Bologna | Michelangelo Suigo, External Relations, Communication & Sustainability Director, Inwit | Aldo Paolo Iacono, CEO, Edenred UTA Mobility | Mario Alovisi, CMO, Trenitalia, CEO, Italia Loyalty | Alessandro Fonti, Presidente, AICALF | Flavio Ghiringhelli, Country Manager Italia, Emirates | Gaetano Intrieri, CEO, Aeroitalia | Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems, Schneider Electric | Paolo Rizzo, Responsabile del mondo Aviation, AON | Stefano Stoppani, Country Manager, Visa | Andrea Benso, CFO, Exelab, Membro del Direttivo e Responsabile Tavolo Mobilità Roma, Consulta Smart City Lab | Davide Buscato, Co Founder, Busforfun.com and Parkforfun.com | Iacopo Mazzetti, Head of Legacy, Fondazione Milano Cortina 2026 | Giordano Nobile, Presidente, Fiavet Lombardia | Francesca Pili, Amministratrice Esecutiva, FNM Group | Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility | Giovanni Lorino, Managing Director, KONE | Sabina Baruffaldi, Responsabile Anticorruzione, Trasparenza, Compliance e Antiriciclaggio, INVIMIT SGR SpA | Samuel Cocci, Director Property Management, Coima Rem | Cesare D’Angelo, General Manager Italy, France & Mediterranean, Kaspersky | Francisco Ditano, Head of Industry, Hilti southern Europe | Saul Fava, Vice President Digital Energy, Schneider Electric | Giovanni Lipari, CEO, Lipari Consulting | Marco Rimoldi, Head of commercial planning & OTMO customer account, INWIT | Cora Scandroglio, Head of Marketing and Communication, Econocom Italia
METODOLOGIA
PIATTAFORMA DI ACCELERAZIONE INCREMENTALE
Gruppi di lavoro di scopo e permanenti,
finalizzati ad accelerare gli
OBIETTIVI AZIENDALI
in termini di:
REPUTATION
BUSINESS
AWARENESS
Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF
Il percorso di accelerazione dell’obiettivo aziendale inizia con la Round Table Annuale di Kick Off, un momento cruciale per l’avvio delle attività del gruppo di lavoro interaziendale costituito ad hoc. In questa fase, i partecipanti, tra cui leader aziendali, istituzionali e accademici, si riuniscono per delineare la direzione strategica dell’anno, condividendo visioni e obiettivi comuni rispetto all'accelerazione desiderata dall'azienda owner del team di progetto e dell'obiettivo aziendale (da piano industriale, strategico o business plan) da accelerare. Il Kick Off non è solo un evento simbolico, ma rappresenta il primo passo verso la definizione di un programma di lavoro coeso e allineato. Ogni delegato porta con sé esperienze, aspettative e idee, creando un fertile terreno di discussione che servirà a dare forma ai successivi interventi. Si stabiliscono obiettivi chiari, si concordano le priorità e si individua un quadro temporale per le azioni future. Questo incontro inaugura un ciclo continuo di confronti e aggiornamenti che caratterizzeranno tutto l’anno, con la consapevolezza che ogni fase successiva avrà come presupposto il successo di questa prima, fondamentale, sessione di lavoro. L’importanza della continuità inizia qui: l’efficacia del lavoro di accelerazione si costruisce sulla capacità di mantenere alta l’attenzione e l’impegno durante tutto il periodo che seguirà.
BUSINESS MATCH AD HOC
La seconda fase, i Business Match ad hoc (pranzi, cene, caffè, webconf, call), si sviluppa come un vero e proprio periodo di approfondimento one to one tra l'azienda owner del team di progetto e ciascuno stakeholder identificato, coinvolto o da coinvolgere. Dopo il Kick-Off, i partecipanti sono invitati a entrare in contatto diretto con realtà imprenditoriali e istituzionali pertinenti ai loro obiettivi. Durante i Business Match, le aziende si confrontano, esplorano opportunità di collaborazione e avviano sinergie che dovranno tradursi in azioni concrete. È il momento in cui si mettono alla prova le idee espresse e i piani delineati nella Round Table di kick off annuale. Ogni incontro rappresenta una possibilità per affinare le strategie e costruire ponti tra diverse realtà, tanto più necessari in un contesto complesso come quello del sostenere gli obiettivi aziendali. Qui, la continuità è essenziale, poiché ogni connessione e partnership è una tessera del mosaico che dovrà integrarsi in modo armonioso nelle fasi successive.
SHAKE HANDS NEI MEETING
Gli incontri, descritti come “Shake Hands”, simboleggiano il momento in cui la stretta di mano "organizzata" all'interno dei meeting in calendario nella piattaforma diventa il simbolo di un impegno reciproco: un’alleanza che va oltre le parole e si traduce in azioni concrete. Questi momenti offrono una ulteriore occasione di stimolare il business e potenziare le relazioni.
GIORNATE NAZIONALI
Le Giornate Nazionali sono un’opportunità straordinaria per accelerare il progresso degli obiettivi aziendali. Durante tutto l'anno, vengono organizzati incontri stile Barcamp che incentivano la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte. La continuità, ancora una volta, non è solo un fattore di pianificazione, ma una caratteristica fondante di questo modello, dove i progetti avviati nei mesi precedenti sono ribaditi e rafforzati in un contesto nazionale di accelerazione continua e incrementale.
COMMUNICATION PLAN
Il Communication Plan (pubblicazioni e interviste social e media) rappresenta uno strumento fondamentale per diffondere i risultati delle azioni intraprese e aumentare la consapevolezza sul mercato rispetto agli obiettivi aziendali. Con un piano di comunicazione mirato, le Task Force hanno l’opportunità di consolidare la visibilità delle iniziative dell'azienda, di generare engagement e di stimolare un’azione concreta a livello locale e nazionale. Attraverso media tradizionali, social e eventi specifici, l’obiettivo è creare un impatto duraturo e di lungo periodo. La fase di comunicazione non si limita a un solo evento, ma si articola in una strategia che evolve durante tutto l’anno, mantenendo il focus sui progressi e sugli impatti.
AWARDS
Gli Awards sono l’opportunità per premiare l’impegno e l’eccellenza, ma anche per rafforzare la reputazione di coloro che hanno contribuito in modo significativo al successo degli obiettivi aziendali. Durante la cerimonia di premiazione, si celebra l’impatto del progetto aziendale e si riconoscono i risultati raggiunti. Gli Awards sono molto più di un semplice riconoscimento: rappresentano un elemento di visibilità e di valorizzazione per le aziende, le istituzioni e i leader coinvolti, creando un circolo virtuoso di maggiore fiducia, affiliazione e impegno. È in questa fase che la reputazione delle realtà coinvolte subisce un significativo boost, alimentando una spirale positiva che stimola ulteriori collaborazioni e investimenti.
POSITION PAPER
Il Position Paper Annuale è un documento strategico che sintetizza i risultati raggiunti, le sfide affrontate e le soluzioni proposte dalle aziende all'interno delle Task Force Nazionali. Questo documento rappresenta una sintesi di tutto il lavoro svolto e serve come riferimento per definire le politiche future. La redazione del Position Paper è un passaggio decisivo per consolidare il lavoro svolto e per mantenere alta l’attenzione sull’importanza degli obiettivi aziendali. Il Position Paper non è solo uno strumento di comunicazione, ma un’azione politica che incide direttamente sul quadro legislativo e operativo. La sua stesura e diffusione sono fondamentali per mantenere la continuità del lavoro durante tutto l’anno, rafforzando il legame tra le diverse entità coinvolte.
INSTITUTIONAL REPORT BACK ANNUALE – PALAZZO MONTECITORIO
La fase finale dell’anno, il Report Back Annuale, è l’atto conclusivo di un ciclo che non si ferma mai. Durante questo evento, che si tiene presso Palazzo Montecitorio, vengono presentati i risultati ottenuti e il programma dei lavori per l’anno successivo. Il Report Back non è solo un aggiornamento, ma una vera e propria rendicontazione pubblica, una verifica dell’impatto che le aziende, con i loro progetti accelerati nelle Task Force Nazionali, hanno avuto e una valutazione delle priorità e azioni future. È il momento in cui l’operato delle Task Force Nazionali viene messo a disposizione delle Istituzioni, in particolare del Governo e del Parlamento, per una discussione costruttiva. Questo momento finale conferma l’importanza della continuità: i risultati del primo anno sono solo il punto di partenza per gli sviluppi successivi, e il ciclo di accelerazione continua, ancor più forte e definito, per affrontare le sfide dell’anno successivo.
La metodologia di lavoro delle Task Force Nazionali è suddivisa in quattro step chiave. Ogni fase guida un percorso strutturato per accelerare progetti, sviluppare idee, creare valore condiviso e rafforzare il dialogo tra istituzioni, imprese e società civile.
STEP 1: OBIETTIVO (da accelerare)
Attività principali:
Descrizione: Definizione chiara dell'obiettivo specifico da raggiungere
SAL (Stato Avanzamento Lavori): Monitoraggio dell'avanzamento per garantire che ogni iniziativa proceda secondo quando deciso dal gruppo di lavoro
Stakeholder: Identificazione e coinvolgimento degli attori chiave, progressivo e continuo allargamento a nuovi stakeholder
Aspettative: Chiarificazione dei risultati attesi e delle priorità da mettere subito in campo
STEP 2: CALL 4 IDEAS
Attività principali:
Project Team: Composizione del gruppo di lavoro più adatto, ad incremento di nuovi stakeholder
Your Ideas: Raccolta e valorizzazione delle idee innovative sulla tematica posta nell'obiettivo da accelerare
Your Goals: Definizione di obiettivi specifici per ogni azienda parte del team
Stakeholder: Coinvolgimento attivo di vari livelli di stakeholder nella generazione di idee
STEP 3: GIVE BACK
Attività principali:
Progetti: Implementazione di iniziative concrete
Leggi: Proposte legislative e supporto normativo
Cultura: Promozione di una cultura inclusiva e innovativa che restituisce valore alla comunità e rinforza il senso di responsabilità sociale della TFN
STEP 4: NEXT STEPS
Attività principali:
Awards: Riconoscimenti per le migliori pratiche e contributi
Position Paper: Documenti strategici per influenzare le politiche future
Government SAL: Collaborazione istituzionale per monitorare lo stato di avanzamento
✅ Vantaggi complessivi
- 1.Chiarezza e strutturazione
- 2.Partecipazione attiva e diretta
- 3.Innovazione continua
- 4.Impatto tangibile
- 5.Riconoscimento e sviluppo

OBIETTIVI-PROGETTI
Nuovi modelli per la mobilità e le città future
IP Gruppo api
“Nuove reti ed infrastrutture per un futuro dei trasporti multi-energia e sostenibile”.
Edenred UTA Mobility
“Mobilità aziendale e roadmap per un futuro sostenibile”
Inwit
"Infrastrutture digitali per il futuro delle smart cities e della mobilità sostenibile e delle smart cities"
ACI Informatica
“Lavorare per la realizzazione di un Mobility Data Space italiano che garantisca l’unificazione e l’armonizzazione dei dati di gestori ed istituzioni attualmente esistenti, in una sola infrastruttura".
Aeroporto G. Marconi di Bologna
“Aeroporti ed hub di integrazione multimodale: nuovi scenari per la mobilità sostenibile”
Visa
“Sfide ed opportunità per città digitali, sostenibili ed integrate a partire dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026”
KONE
“Mobilità verticale e prospettive per edifici più sostenibili ed intelligenti"
IP Gruppo api
“Nuove reti ed infrastrutture per un futuro dei trasporti multi-energia e sostenibile”

Obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di accelerare progetti per l’aumento della diffusione della mobilità sostenibile, nelle sue diverse forme, dall’elettrico, all’idrogeno, ai biocarburanti. I lavori si sono concentrati sulle strategie di riduzione dell’impatto ambientale della mobilità, anche alla luce dei recenti progetti del Gruppo api quali IPlanet per la mobilità elettrica e la Hydrogen Valley del Nord-Ovest.
Alberto Chiarini - CEO - IP Gruppo API

Federico Bullo, VP, Global Portfolio Strategy, Construction Equipment, CNH

Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet

Giovanni Dattoli, Managing Director, Volvo Trucks Italia

Raffaele Fusilli, CEO, Renault Italia

Mauro Minenna, Direttore Generale, ACI informatica

Gianmarco Montanari, Direttore Generale, Centro Nazionale Mobilità Sostenibile

Toni Purcaro, Head of Region Central East Europe & Middle East- Executive VP, DEKRA Group

Concetta Testa, Responsabile Sustainability, Autostrade per l’Italia

Gianluca Testa, Senior Vice President Operations EMEA, Avis Budget Group

1. Alberto Chiarini – CEO Gruppo API
- L’elettrico non è l’unica soluzione, è necessario valutare più alternative.
- Partire dalle esigenze delle persone per favorire una mobilità sostenibile.
- Strategie per migliorare i livelli di efficienza.
2. Federico Bullo – CNH
- Focus sui biocarburanti per ridurre l’impatto ambientale.
- Considerare anche il gasolio di nuova generazione come soluzione transitoria.
- Portare il concetto “Produttori → Consumatore” nella catena di valore.
3. Pasquale Cuozzo – iPlanet
- Ricarica veloce e soluzioni di sostenibilità senza generare ansia da autonomia.
- Collaborazione con partner per un’esperienza di ricarica migliore.
4. Giovanni Dattoli – Volvo Trucks Italia
- Pluralità tecnologica: non solo elettrico, ma più fonti energetiche.
- Conoscenza delle diverse tecnologie per accelerare la transizione.
- Nuovi veicoli e carburanti alternativi come chiave del futuro.
5. Mauro Minenna – ACI Informatica
- Digitalizzazione e uso dei dati per una gestione più efficiente della mobilità.
- Creazione di una visione integrata della mobilità sostenibile.
6. Gianmarco Montanari – CNMS
- Integrazione di diverse soluzioni per un ecosistema sostenibile.
- Trasformare la mobilità in un settore più accessibile e tecnologicamente avanzato.
7. Toni Purcaro – Dekra Group
- Sicurezza nella nuova mobilità, definizione di nuovi protocolli e coerenza nelle soluzioni.
- Risolvere le sfide ancora presenti nel settore attraverso nuovi approcci.
8. Concetta Testa – Autostrade per l’Italia
- Sinergia tra investimenti e infrastrutture.
- Intermodalità e integrazione per una mobilità più fluida.
- Investire in nuove tecnologie per ridurre l’impatto ambientale.
9. Gianluca Testa – Avis Budget Group
- Investimenti mirati sull’elettrificazione del trasporto e sharing mobility.
- Offerta di nuovi modelli di business per ridurre l’impatto ambientale.
- Fare sistema per massimizzare l’efficienza delle soluzioni adottate.
Sintesi
Ha aperto i lavori, ‘Nuove reti ed infrastrutture per un futuro dei trasporti multi-energia e sostenibile’, Alberto Chiarini, CEO di IP Gruppo api, sottolineando che negli anni passati le soluzioni basate esclusivamente su elettrico e idrogeno erano considerate l’unica direzione possibile per la mobilità sostenibile. Tuttavia, i recenti cambiamenti geopolitici e i progressi nella ricerca sui biocarburanti hanno portato ad una maggiore apertura nel dibattito. Attualmente, l’Unione Europea e i governi si concentrano principalmente sull’offerta di veicoli elettrici, senza tuttavia considerare adeguatamente la domanda. Per Chiarini è, quindi, fondamentale evitare un approccio ideologico e sviluppare strategie più bilanciate, che tengano conto delle diverse soluzioni disponibili.
A seguire, Leandro Aglieri, Presidente consulta Roma Smart City Lab, ha spiegato il ruolo della Consulta nel presentare delibere volte a orientare le scelte politiche in materia di mobilità sostenibile. Questi strumenti normativi mirano a garantire un approccio più strutturato e coerente nella definizione delle strategie future.
Per Fabrizio Santori, Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina e Vicepresidente Commissione, Roma Capitale, l’attenzione, invece, va posta sugli aspetti legati alla mobilità integrata e ai progetti di sviluppo, sottolineando la necessità di soluzioni che favoriscano una transizione efficace e inclusiva.
Federico Bullo, VP, Global Portfolio Strategy, Construction Equipment, CNH ha messo in rilievo l’importanza di definire un piano di transizione realistico, in grado di rispondere alle sfide dell’obiettivo del 2030, che prevede una completa elettrificazione della mobilità. In questo contesto, secondo Bullo, il biocarburante rappresenta una soluzione complementare, mentre si continua a monitorare l’evoluzione delle tecnologie elettriche. Un aspetto cruciale è il coinvolgimento del cliente finale, che deve percepire un valore aggiunto nell’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale. Inoltre, l’introduzione di incentivi pubblici potrebbe rappresentare un elemento distintivo per chi sceglie biocarburanti o mobilità elettrica.
Per Pasquale Cuzzola, CEO di IPlanet, i costruttori di colonnine elettriche sono il primo partner per garantire un'infrastruttura affidabile e senza sorprese per il cliente. E la mobilità elettrica non riguarda solo le infrastrutture, ma anche le piattaforme digitali che semplificano l’utilizzo dei servizi per gli utenti. Inoltre, collaborazione e coerenza tra pubblico e privato per evitare decisioni frammentate e dannose per il mercato.
Giovanni Dattoli, Managing Director Volvo Trucks Italia, ha affermato che i grandi passi in avanti mossi al Nord Europa in direzione della mobilità sostenibile elettrica dimostrano che la transizione è possibile. In Italia, il cambiamento risulta più lento, ma Dattoli ha anche annunciato che - Volvo Trucks Italia in primis - si sta triplicando il lavoro di ricerca e sviluppo per offrire soluzioni in base alle reali esigenze di utilizzo. L'elettrico, dunque, risulta una strada percorribile, ma servono fattori abilitanti e un'infrastruttura adeguata.
Gianmarco Montanari, Direttore Generale del Centro Nazionale Mobilità Sostenibile, ha spiegato che per garantire un’efficace transizione alla mobilità sostenibile, è necessario che ogni attore coinvolto sviluppi una strategia basata su dati concreti. La pianificazione degli investimenti deve seguire i trend di mercato e tenere conto delle diverse esigenze degli utenti, garantendo accessibilità e sostenibilità economica.
Toni Purcaro, Head of Region Central East Europe e Middle East, DEKRA Group, ha parlato delle decisioni in materia di mobilità sostenibile che, a suo avviso, devono essere guidate dai dati e non da ideologie preconcette. Il mercato, infatti, si sviluppa sulla base della domanda e non può essere frenato da scelte non supportate da analisi concrete. Inoltre, è fondamentale promuovere la cultura della sicurezza stradale, investendo su tecnologie come l’ADAS e sulla verifica della sicurezza delle batterie nelle colonnine di ricarica.
Concetta Testa, Responsabile Sustainability, Autostrade per l’Italia, ha posto l’accento sulla sinergia tra pubblico e privato, essenziale per il successo della mobilità sostenibile. E ha ritenuto fondamentale investire nelle infrastrutture di ricarica e nella digitalizzazione delle reti cittadine e autostradali, promuovendo al contempo un cambiamento nei comportamenti di consumo e nell’utilizzo dei veicoli. Inoltre, il superamento dei pregiudizi sui biocarburanti rappresenta un passaggio cruciale, favorendo soluzioni concrete per la loro integrazione nel sistema della mobilità. Per facilitare questa transizione, risulta necessario proporre incentivi mirati e supportare le istituzioni nella creazione di infrastrutture adeguate.
Mauro Minenna, Direttore Generale, ACI informatica ha sottolineato che la trasformazione della mobilità nei prossimi cinque anni richiede una visione organica e integrata tra pubblico e privato. E ogni attore deve contribuire attivamente allo sviluppo di soluzioni sostenibili e innovative, in un’ottica di lungo periodo.
Gianluca Testa, Senior Vice President Operations EMEA, Avis Budget Group ha posto l’accento sulla coesione del sistema al fine di garantire un’infrastruttura di ricarica efficace. Se da un lato la clientela business ha esigenze specifiche legate alla mobilità, dall’altro la rete di colonnine non è ancora capillare a sufficienza per incentivare il passaggio all’elettrico nel segmento privato. La collaborazione tra i diversi attori del settore è quindi essenziale per migliorare la rete di ricarica e facilitare la transizione energetica.
1. Progetti
- Nuovi veicoli per ridurre le emissioni di CO₂ entro il 2050.
- Sviluppo di progetti multi energia per garantire una transizione sostenibile.
- Attivare e capillarizzare le colonnine di ricarica per un futuro più elettrificato.
- Integrazione tra ecosistemi per favorire una mobilità multimodale e sostenibile.
- Test di efficienza nelle colonnine di ricarica per ottimizzare le prestazioni.
- Creazione di stazioni intelligenti come hub per la raccolta dati.
- Sviluppare piani d’azione basati sui dati per migliorare il sistema.
2. Leggi
- Le istituzioni devono partire dalla domanda reale dei cittadini.
- Maggiore attenzione delle istituzioni alle esigenze concrete della mobilità.
- Costruire un piano di intervento per la mobilità a lungo termine.
- Coinvolgere i DSO (operatori di distribuzione dell'energia) per un’infrastruttura adeguata.
- Mappatura degli immobili abbandonati a Roma per nuove destinazioni d’uso.
3. Cultura
- Coinvolgere il cliente con incentivi chiari, coerenti e consistenti.
- Avere coerenza nella comunicazione e combattere la disinformazione.
- Creare una visione d’insieme e diffondere una maggiore consapevolezza pubblica.
- Favorire la raccolta e l’utilizzo dei dati per decisioni più efficaci.
- Consigliare, convincere ed educare il consumatore sulle soluzioni di mobilità sostenibile.
- Promuovere una cultura della sicurezza legata alla mobilità innovativa.

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Edenred UTA Mobility
“Favorire una cultura della mobilità sostenibile all'interno delle organizzazioni aziendali, in particolare promuovendo la realizzazione di progetti di mobilità, anche elettrica, a ridotto impatto ambientale”

I lavori si sono concentrati sulle strategie per la diffusione di soluzioni sostenibili di mobilità aziendale, e sulla transizione B2B verso soluzioni sostenibili. Obiettivo del gruppo di lavoro è stato favorire una cultura della mobilità sostenibile all’interno delle organizzazioni aziendali, in particolare promuovendo la realizzazione di progetti di mobilità, anche elettrica, a ridotto impatto ambientale. Sono stati presentati case history relativi ai processi di ottimizzazione, in termini di sostenibilità, della gestione di grandi flotte aziendali e discusse, anche insieme alle istituzioni, le relative criticità ed opportunità.
Aldo Paolo Iacono - CEO - Edenred UTA Mobility

Valerio Cocco, Head of Global Services, Italgas

Rolando D’Arco, CEO, LEASYS Group

Stefano Gargiulo, Managing Director, Europcar Mobility Group Italy

Marco Girelli, Presidente e Amministratore Delegato, Alphabet Italia

Luigi Licchelli, Presidente, Assosharing

Roberto Limentani, CEO & Country Manager, ISS Facility Services Italy

Paolo Manfreddi, CEO, Drivalia Group

Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS, JLL

Davide Tassi, Head of Sustainability, Enav

Gianluca Testa, CEO, Avis Budget Group

Aldo Paolo Iacono - Edenred UTA Mobility
- Favorire una cultura della mobilità sostenibile nelle aziende.
- Creare sinergie tra progetti di mobilità a basso impatto ambientale.
- Approccio basato sui dati per diffondere informazioni e favorire l’innovazione.
Valerio Cocco - Italgas
- Il 95% della flotta è a metano o biometano, ma serve puntare su nuove soluzioni green.
- Investire in formazione per la transizione ai nuovi carburanti.
- Digitalizzazione dei processi per ridurre le emissioni.
Rolando D’Arco - Leasys
- Elettrificare la flotta è possibile partendo dalle necessità reali e superando le paure.
- Offerta di servizi trasversali e accessibili per incentivare il cambiamento.
- Creare un ecosistema di mobilità sostenibile con servizi innovativi.
Luigi Lichelli - Assosharing
- La regolamentazione è complessa e richiede dialogo con le istituzioni.
- Incentivi e fiscalità favorevole sono essenziali per la crescita della mobilità condivisa.
- Comunicazione efficace per creare una cultura del car sharing.
Paolo Manfreddi - Drivalia
- Car sharing completamente elettrico come soluzione sostenibile.
- Tecnologie e know-how per tranquillizzare aziende e privati nella transizione.
- Investire per accelerare l’adozione della mobilità sostenibile.
Stefano Gargiulo - Europcar M.G.I.
- Definire obiettivi misurabili per una mobilità aziendale più efficiente.
- Manca una cultura condivisa sulla mobilità sostenibile in azienda.
- Ottimizzare la gestione della flotta per ridurre costi ed emissioni.
Roberto Limentani - ISS F.S.I.
- Non usare più acqua di un panno pre-impegnato per la pulizia.
- Aiutare i clienti a scegliere soluzioni più sostenibili.
- Dialogo con chi desidera cambiare per facilitare la transizione.
Federica Saccani - JLL
- Sensibilizzare le aziende sui vantaggi della mobilità sostenibile.
- Analisi costante dei benefici del cambiamento.
- Favorire la contaminazione positiva tra aziende per adottare best practices.
Marco Girelli - Alphabet Italia
- Ridurre le emissioni è una responsabilità di tutti.
- Consapevolezza e responsabilità sono le chiavi per la sostenibilità aziendale.
- Avviare azioni mirate per ridurre consumi e impatti ambientali.
Davide Tassi - ENAV
- Le aziende dovrebbero avere un responsabile della sostenibilità.
- Sviluppare strategie chiare e puntuali per la mobilità aziendale.
- Ridisegnare le tratte aeree per una riduzione dell’impatto ambientale.
Gianluca Testa - AVIS Budget Group
- Il noleggio può essere una soluzione per una transizione sostenibile.
- Il ciclo produttivo deve essere sostenibile in tutte le fasi.
- Risparmio di acqua e altre risorse come obiettivo della mobilità del futuro.
Sintesi
Dopo aver presentato la Round Table ‘Mobilità aziendale e roadmap per un futuro sostenibile’ e le sue funzionalità, Aldo Paolo Iacono, CEO di Edenred UTA Mobility, ha illustrato il ruolo di Edenred in Italia dal 1970, sottolineando l’importanza del buono pasto nel welfare aziendale e l’evoluzione verso nuove soluzioni, come la mobilità. Attualmente, manca continuità nelle strategie e i dati sul mercato sono carenti, soprattutto nei consumi energetici e nella mobilità aziendale. Il mercato automobilistico ha subito effetti contrastanti dalle politiche ambientali, con incentivi che hanno portato molte aziende a prolungare l’uso di auto endotermiche invece di passare all’elettrico. Per il futuro, è essenziale un piano chiaro basato su dati affidabili, una cultura aziendale orientata alla sostenibilità e azioni concrete. A questo proposito, il consenso e il coinvolgimento sono fondamentali per garantire efficacia e continuità nelle strategie aziendali.
Valerio Cocco, Head of Global Services di Italgas ha, invece, parlato delle sfide affrontate da Italgas nella gestione della mobilità aziendale, evidenziando la difficoltà di adottare mezzi elettrici per l’operatività quotidiana, specialmente in caso di emergenze. Fino ad oggi, l’azienda ha utilizzato mezzi a metano, che in futuro dovranno essere sostituiti da soluzioni full electric e l’integrazione di biocarburanti. Inoltre, grazie alla digitalizzazione, Italgas ha ottimizzato l’uso dei veicoli e implementato il controllo da remoto della rete gas con intelligenza artificiale, riducendo gli interventi fisici. Tra il 2021 e il 2024, il chilometraggio aziendale è calato di 8 milioni, con una riduzione di 1.300 tonnellate di CO2. Cocco ha sottolineato l’importanza della condivisione tra aziende per sviluppare soluzioni sostenibili e innovative.
Rolando D’Arco, CEO di LEASYS Group, ha parlato della crescita del noleggio a lungo termine e delle resistenze che la transizione all’elettrico ancora incontra, soprattutto per i rischi legati all’obsolescenza tecnologica e alla gestione dei valori residui. Poiché il mercato dell’usato elettrico è ancora instabile, LEASYS offre soluzioni che eliminano il rischio per il cliente, motivo per cui un’auto elettrica su tre viene noleggiata. Un altro ostacolo è l’accessibilità economica. Nonostante il prezzo iniziale elevato, l’analisi del ciclo di vita di tre anni dimostra un risparmio del 20% sul Total Cost of Ownership. LEASYS sta lavorando per rendere il noleggio elettrico più accessibile attraverso ottimizzazioni gestionali e soluzioni innovative.
Anche Gianluca Testa, CEO di Avis Budget Group ha sottolineato il ruolo fondamentale del noleggio nella mobilità sostenibile, con il settore che rappresenta il 30-35% delle immatricolazioni italiane e una vettura elettrica su tre gestita da operatori del noleggio. Ha aggiunto che il noleggio a breve e medio termine consente ai clienti di provare la mobilità elettrica, contribuendo al ricambio del parco auto italiano, con un'età media di 11 anni. Ha, inoltre, enfatizzato l’impegno del gruppo nella sostenibilità, con impianti di lavaggio che riciclano l’80% dell’acqua, risparmiando ogni anno 129 milioni di litri. Il programma globale ‘Carbon Offset’ compensa le emissioni di carbonio attraverso progetti di energia rinnovabile e riforestazione. Il noleggio, quindi, si conferma un volano per la transizione ecologica, offrendo veicoli più sicuri e meno inquinanti.
Su questa stessa linea è Stefano Gargiulo, Managing Director di Europcar Mobility Group Italy, il quale ha evidenziato l'impegno di Europcar per la sostenibilità nel noleggio a breve e medio termine e nel car sharing, aderendo dal 2022 a standard specifici definiti dall’accordo di Parigi. L'azienda ha incrementato la flotta di veicoli ibridi ed elettrici con l’obiettivo di raggiungere il 15% entro il 2025. Ha, altresì, sottolineato la necessità di un cambiamento culturale nelle aziende, che spesso vedono la mobilità sostenibile come un vincolo. Inoltre, ha messo in rilievo l'importanza dell'ottimizzazione della gestione della flotta per ridurre costi e migliorare l’efficienza. In conclusione, ha ribadito il ruolo cruciale della collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini per aumentare l’utilizzo delle vetture elettriche e superare le attuali barriere operative.
Marco Girelli, Presidente e Amministratore Delegato di Alphabet Italia ha sottolineato l'impegno per una mobilità aziendale sostenibile: Alphabet fornisce veicoli euro 6, ben mantenuti, che rientrano rapidamente nel mercato dell’usato, contribuendo alla riduzione delle auto inquinanti pre-euro 3 in Italia. Girelli ha poi citato la scarsa consapevolezza nella gestione delle flotte aziendali, con poche aziende che monitorano le emissioni e gli stili di guida. Per affrontare questa lacuna, Alphabet ha sviluppato il tool ‘Alphabet Carbon Manager’, che misura l'impronta di carbonio delle flotte aziendali, aiutando i clienti a prendere decisioni mirate per ridurre le emissioni. Infine, ha ribadito l'importanza di un approccio collaborativo tra aziende e istituzioni per migliorare l’intera filiera della mobilità sostenibile.
Luigi Licchelli, Presidente di Assosharing ha aperto il proprio intervento citando il ruolo cruciale del car sharing nella mobilità sostenibile, con una previsione di crescita del 300% entro il 2030; per poi sottolineare l’importanza della collaborazione tra istituzioni e aziende per superare le difficoltà regolatorie che spesso limitano lo sviluppo del settore. C’è, inoltre, necessità di incentivi e di un contesto fiscale più favorevole per permettere alle aziende di operare in modo più efficiente. Assosharing si impegna nella sensibilizzazione culturale e nel dialogo con le aziende per integrare il car sharing nelle flotte corporate, promuovendo soluzioni sostenibili. Infine, ha evidenziato l’impatto positivo del car sharing sulle abitudini di mobilità, con veicoli sempre più nuovi ed efficienti e un uso combinato con altre forme di trasporto.
Roberto Limentani, CEO & Country Manager di ISS Facility Services Italy ha illustrato l’impegno di ISS Facility Service nella gestione sostenibile di grandi spazi, riducendo il consumo di acqua nelle pulizie grazie a soluzioni innovative che eliminano il 99,9% dei batteri. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione con aziende che condividono valori di sostenibilità e innovazione. Limentani ha evidenziato il ruolo della riduzione degli sprechi energetici e l’uso di tecnologie per ottimizzare i consumi, come sensori per l’illuminazione automatica. Ha ribadito che il cambiamento richiede volontà e investimenti iniziali, con benefici a lungo termine. Infine, risulta decisivo il dialogo tra aziende con la stessa visione per superare la resistenza al cambiamento e favorire la transizione verso pratiche più sostenibili.
Paolo Manfreddi, CEO di Drivalia Group ha illustrato la visione della società nella mobilità per privati e aziende, puntando su soluzioni flessibili come il noleggio e gli abbonamenti. Drivalia ha sviluppato un modello che riduce le barriere all’adozione di nuove forme di mobilità, offrendo alternative agili e accessibili alle esigenze dei clienti. Poi, ha parlato dell’importanza degli investimenti in infrastrutture per incentivare la transizione elettrica e rendere più fruibile la mobilità sostenibile. Inoltre, ha sottolineato il ruolo degli incentivi fiscali per sostenere il settore del noleggio a lungo termine e favorire un’evoluzione del mercato in chiave sostenibile. La sinergia tra diverse forme di mobilità, come il car sharing e l’elettrificazione, contribuisce a creare un ecosistema più efficiente e orientato al futuro.
Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS di JLL ha parlato del ruolo di amministratori e consulenti nella promozione della sostenibilità immobiliare. L'obiettivo è analizzare i benefici economici e ambientali derivanti dalle scelte infrastrutturali sostenibili, come l'installazione di colonnine elettriche per flotte aziendali, che possono ridurre i costi operativi fino al 40%. Inoltre, studi condotti su centri commerciali, palazzi per uffici e logistica confermano vantaggi economici e qualitativi negli investimenti sostenibili. Il focus è supportare le organizzazioni nel cambiamento verso modelli di mobilità sostenibile, spesso non ancora pienamente normati, ma con potenziali impatti positivi significativi. Infine, Saccani ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra attori del settore per favorire la diffusione di soluzioni sostenibili e incentivare decisioni di investimento orientate alla riduzione delle emissioni.
Davide Tassi, Head of Sustainability, ha sottolineato l'attenzione dell'azienda alla sostenibilità, certificata da agenzie di rating, e l'importanza di una gestione strategica che coinvolga tutte le aree aziendali. Ha specificato che il vero impegno non sia solo avviare singoli progetti, ma integrare la sostenibilità in ogni processo aziendale. ENAV ha sviluppato strategie per la riduzione delle emissioni, raggiungendo la neutralità carbonica grazie a una significativa riduzione dell'impatto ambientale. Tra le iniziative principali, l'ottimizzazione delle rotte aeree con il progetto Free Route, che permette agli aerei di seguire percorsi diretti, riducendo consumi ed emissioni. Ha inoltre riflettuto sul ruolo della mobilità elettrica, riconoscendone l'importanza ma sottolineando che, nel settore del trasporto aereo, non può essere l'unica soluzione. ENAV continua a lavorare su strategie integrate per migliorare l'efficienza e la sostenibilità del traffico aereo.

PROGETTI:
- Infrastrutture per il turismo
- Circolarità del parco auto delle aziende
- Produzione di energia da fonti rinnovabili
LEGGI:
- Incentivi per lo sviluppo di nuove soluzioni
- Sgravi fiscali
- Semplificare per facilitare investimenti
CULTURA:
- Mettere in comune competenze e tecnologie
- Formazione dei dipendenti
- Maggiore comunicazione sui vantaggi dello sharing

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Inwit
“Neutral Host e Infrastrutture Digitali Condivise: Catalizzatori di Innovazione per una Connettività Affidabile, Inclusiva e Sostenibile nelle Smart Cities”

Obiettivo del gruppo di lavoro è stato accelerare progetti per la diffusione di modelli aperti ed inclusivi per una connettività affidabile e pervasiva: è stato affrontato il tema del ruolo dei neutral host quali abilitatori di servizi avanzati e catalizzatori di innovazione e sviluppo all’interno delle infrastrutture per la mobilità e, in generale, nelle smart cities. Le tecnologie come 5G, IoT, cloud e intelligenza artificiale contribuiranno a trasformare le città che sono destinate a diventare sempre più “smart”: intelligente significa sostenibile, efficiente e innovativa, in grado di migliorare la qualità di vita dei cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati tra loro. Le infrastrutture digitali e condivise sono al centro di questo processo di trasformazione: abilitano in modo integrato ed efficiente la connettività degli operatori indoor e outdoor e supportano la diffusione capillare sul territorio del 5G e del digitale.
Michelangelo Suigo - DIRECTOR - INWIT

Roberto Forte, Chief Commercial Officer, UNIDATA

Stefania Gilli, Director, Vodafone IoT Italy

Lucio Golinelli, Commercial Department Director, Inwit

Cesare Sironi, CEO, A2A Smart City

Michelangelo Suigo (INWIT)
- Accelerare la diffusione di modelli aperti e inclusivi per una connettività affidabile e pervasiva.
- Le smart cities devono essere un ecosistema integrato per ottenere benefici concreti.
- Coinvolgere istituzioni, giornalisti e amministrazioni locali e nazionali per favorire la digitalizzazione.
Roberto Forte (Unidata)
- Necessaria una progettazione integrata delle infrastrutture digitali per le smart cities.
- Creare un centro di controllo unico per una gestione digitale efficace.
- Divulgazione e partnership per condividere visioni e piattaforme comuni.
Lucio Golinelli (INWIT)
- Le smart cities sono un insieme di più smart building interconnessi.
- Musei, stadi e palazzi privati devono essere inclusi negli hub di innovazione urbana.
- Le infrastrutture sono il punto di partenza per creare un ecosistema urbano con una visione condivisa.
Stefania Gilli (Vodafone IoT Italia)
- Le tecnologie devono essere diffuse e integrate per migliorare la gestione urbana.
- La sfida principale è l’uso del 5G per rendere le città italiane più smart.
- Applicazioni chiave: gestione del traffico, illuminazione intelligente, piattaforme di ricarica e sorveglianza.
Cesare Sironi (A2A Smart City)
- I comuni devono basare le loro decisioni sui dati, evitando approcci ideologici.
- Analizzare e correlare i dati raccolti per prendere decisioni consapevoli.
- Garantire la privacy e promuovere opportunità per condividere le tecnologie tra diversi attori.
Sintesi
Il gruppo di lavoro ‘Infrastrutture digitali per il futuro delle smart cities e della mobilità sostenibile e delle smart cities’ è stata aperto da Michelangelo Suigo che, innanzitutto, ha parlato del percorso strategico che INWIT e i suoi partner stanno costruendo un percorso strategico per la realizzazione di infrastrutture digitali condivise, essenziali per la crescita delle smart cities. Le torri INWIT, progettate come strutture multioperatore, sono a disposizione per supportare la trasformazione delle città in ambienti più intelligenti e interconnessi. Suigo ha, inoltre, evidenziato la necessità di accelerare tutti i progetti di smart cities che possano semplificare la vita dei cittadini e ottimizzare i processi amministrativi. Le attività di monitoraggio e prevenzione rappresentano già una realtà consolidata, ma possono essere ulteriormente potenziate per migliorare l'efficienza e la sicurezza urbana. Infine, Suigo ha evidenziato il ruolo cruciale delle istituzioni locali, che devono essere coinvolte attivamente nei processi decisionali per garantire uno sviluppo armonico delle smart cities.
A seguire, Roberto Forte, Chief Commercial Officer di UNIDATA, ha evidenziato il ruolo cruciale di un sistema digitale di governance dei servizi integrati per lo sviluppo delle smart cities. In particolare, grande rilievo è assunto dai digital twin, strumenti che consentono un approccio predittivo nella gestione del traffico, dei parcheggi e dell’efficientamento idrico ed energetico degli edifici. Poi, Forte ha ribadito la necessità di centralizzare il controllo dei servizi integrati, evidenziando come la presenza di più amministrazioni richieda una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Il partenariato pubblico-privato, infatti, deve essere parte integrante della progettazione, in quanto consente uno sviluppo strutturato con ritorni di investimento efficaci nel tempo. Il principale vantaggio di questa modalità di collaborazione è la condivisione di una visione comune tra i diversi partner coinvolti, facilitando così la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili. Poi, Roberto Forte ha affermato che è opportuno creare una piattaforma di cooperazione, poiché i progetti per le smart cities richiedono tempi più lunghi rispetto alle tradizionali gare pubbliche.
Stefania Gilli, Director di Vodafone IoT Italy, invece, ha evidenziato il ruolo strategico della connettività globale, sottolineando che l'azienda fornisce servizi in 180 paesi, sfruttando sia le proprie reti che quelle dei partner. L’adozione di infrastrutture digitali condivise rappresenta un fattore chiave per una crescita sostenibile e per l’evoluzione delle smart cities e delle smart rural areas. Poi, ha posto l’attenzione sulle tecnologie low power, fondamentali per garantire un efficiente monitoraggio ambientale e per ottimizzare l’utilizzo delle risorse. Tuttavia, la vera sfida resta l’adozione del 5G, che non deve essere visto semplicemente come un sostituto del Wi-Fi, ma come un vero e proprio acceleratore per la trasformazione digitale delle città. Secondo Gilli, in quest’ambito, acquista grande rilievo anche prevedere un quadro normativo in costante evoluzione, capace di adattarsi alle trasformazioni tecnologiche e di supportare lo sviluppo delle infrastrutture digitali.
Lucio Golinelli, Commercial Department Director di INWIT, ha messo in rilievo il fatto che le smart cities sono il risultato di un processo di evoluzione che parte dagli smart building, si estende agli smart districts e culmina nella realizzazione di città intelligenti. La trasformazione digitale delle città richiede investimenti mirati e infrastrutture adeguate a supportare le nuove tecnologie. In questo contesto, sono stati realizzati investimenti significativi per lo sviluppo delle reti 4G e 5G in ambito sanitario, con progetti specifici per ospedali, ma anche in settori strategici come il turismo, con interventi in siti di rilievo storico e culturale, tra cui Caserta e Pompei. Golinelli ha, inoltre, sottolineato che la creazione di ambienti smart passa necessariamente dalla presenza di infrastrutture adeguate. Sebbene l'azienda sia in grado di abilitare le frequenze necessarie, il successo di questi progetti dipende dalla collaborazione con partner specializzati, indispensabili per completare la missione. L’obiettivo è creare un ecosistema integrato, capace di coinvolgere diversi settori attraverso soluzioni tecnologiche innovative e sistemi integratori. Infine, il Commercial Department di INWIT ha richiamato alla necessità di una semplificazione legislativa, poiché, sebbene le amministrazioni locali spingano per la digitalizzazione e la smartizzazione delle città, esistono ancora rallentamenti burocratici che rischiano di compromettere il rispetto delle tempistiche.
Cesare Sironi, CEO, A2A Smart City ha sottolineato che, dal punto di vista ambientale, le automobili incidono solo in parte sulla qualità dell’aria. Ha evidenziato come città come Milano registrino livelli di inquinamento più elevati nei mesi invernali, principalmente a causa del riscaldamento degli edifici. In tema di mobilità sostenibile, ha ribadito la necessità di ridurre l’eccessiva regolamentazione e di puntare su elettrificazione e automazione della guida, elementi chiave per migliorare l'efficienza urbana. Inoltre, ha sottolineato l'importanza di una maggiore chiarezza normativa, evitando di compiere passi avventati in assenza di un mercato consolidato.

PROGETTI:
- Piattaforma di condivisione per abilitarci e muoversi insieme
- Città e aziende campione
- Scegliere la giusta tecnologia
LEGGI:
- Ampliare i tempi delle gare
- Burocrazia più fruibile
- Semplificare i processi
CULTURA:
- Partire dai dati e non da ideologie
- Favorire la cultura e innovazione
- Fare sistema e cooperare

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
Resta in contatto con il team

Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
ACI Informatica
“Lavorare per la realizzazione di un Mobility Data Space italiano che garantisca l’unificazione e l’armonizzazione dei dati di gestori ed istituzioni attualmente esistenti, in una sola infrastruttura”

Obiettivo del gruppo di lavoro è trovare le modalità per la realizzazione di un Mobility Data Space italiano che garantisca l’unificazione e l’armonizzazione dei dati di gestori ed istituzioni attualmente esistenti, in una sola infrastruttura. I lavori si concentreranno sui possibili scenari, anche alla luce delle esperienze di altri paesi europei, e sulle implicazioni in termini di: mobilità sostenibile, intermodalità, monitoraggio delle emissioni, sicurezza stradale, analisi ed ottimizzazione dei flussi di traffico di merci e persone, smart cities.
Mauro Minenna - DIRETTORE GENERALE - ACI Informatica

Valeria Falce, Ordinario, Diritto dell’economia, Jean Monnet Professor, Digital Transformation, Presidenza del Consiglio dei Ministri

Mario Nobile, Direttore Generale, Agenzia per l’Italia Digitale

Angelo Mautone, Direttore TPL, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Massimo Fedeli, Direttore metodi e tecnologie, ISTAT

Ivana D’Errico, Public Sector Lead, Google Cloud

Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility

Giorgio Fanesi, CEO, My Cicero

Vito Mauro, Politecnico di Torino

Mauro Minenna (ACI Informatica)
- Creare un Mobility Data Space Italiano per unificare e armonizzare i dati in un’unica infrastruttura.
- "Senza i dati non c’è nulla": i dati sono essenziali per creare valore e migliorare la mobilità.
- La gestione dei dati deve essere una risorsa chiave per le politiche di mobilità.
Valeria Falce (Presidenza C.M.)
- I dati devono avere qualità, accessibilità e standardizzazione per essere utili.
- Importante garantire reperibilità e tempestività, fornendo informazioni precise nel momento giusto.
- La fiducia nei dati è una caratteristica necessaria per favorirne l’uso.
Mario Nobile (Agenzia ITA Digitale)
- Favorire la condivisione dei dati e delle informazioni tra attori diversi.
- Creare intermediari dei dati, evitando silos di informazioni scollegate.
- Puntare sulla qualità del dato per migliorare la mobilità pubblica.
Massimo Fedeli (ISTAT)
- Anonimizzare i dati senza perdere il potenziale statistico.
- Creare pseudonimi basati su diversi fattori per preservare le informazioni.
- Problema chiave: singolarità del dato, che può rendere difficile la protezione della privacy.
Angelo Mautone (M.I.T.)
- Analizzare domanda e offerta di mobilità pubblica per guidare gli investimenti.
- Un osservatorio sulla mobilità per raccogliere e interpretare i dati in tempo reale.
- Sviluppare servizi più coerenti con un’analisi puntuale dei dati.
Ivana D’Errico (Google Cloud)
- L’AI generativa può aprire nuovi scenari per la mobilità, prevedendo richieste e necessità.
- Promuovere la mobilità sostenibile attraverso soluzioni basate su intelligenza artificiale.
- Maggiore accessibilità dei trasporti per le persone con disabilità.
Fabio Pressi (A2A E-Mobility)
- La mobilità sta subendo una trasformazione e bisogna prepararsi ai veicoli di domani.
- Quali dati raccogliere e come usarli sarà una sfida cruciale.
- Guardare a lungo termine: come sarà la mobilità tra 20 anni?
Giorgio Fanesi (MyCicero)
- La condivisione dei dati è fondamentale per migliorare i servizi di mobilità.
- Le informazioni raccolte devono essere incrociate per ottenere insight utili.
- Servono normative specifiche per regolare i processi di gestione dei dati.
Vito Mauro (Politecnico di Torino) – Conclusioni
- Le problematiche attuali nella gestione dei dati devono essere affrontate con nuove regole.
- Le opportunità sono molte, ispirandosi ai modelli europei.
- Importante fare cose nuove, lavorare insieme e guardare al futuro con strategie condivise.
Sintesi
Mauro Minenna, Direttore Generale di ACI Informatica, ha aperto i lavori illustrando gli obiettivi principali dell’incontro, con particolare riferimento alla necessità di definire un Mobility Data Space italiano. Infatti, è opportuno integrare dati di diversa natura per alimentare l’economia digitale e supportare lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore della mobilità. Minenna ha, altresì, evidenziato come i dati siano la base di qualsiasi evoluzione tecnologica, rappresentando un elemento imprescindibile per l’intelligenza artificiale, il business e l’innovazione. Senza un accesso strutturato e condiviso ai dati, lo sviluppo delle smart cities e della mobilità sostenibile risulterebbe limitato.
Mario Nobile, Direttore Generale di AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, ha parlato della condivisione di dati anonimizzati e precisi che ritiene essenziale per generare innovazione ed economia. Le organizzazioni, inoltre, possono contribuire mettendo a disposizione dataset condivisi, superando la logica dei silos e semplificando la regolamentazione. I dati rappresentano una risorsa strategica, ma è fondamentale garantirne la qualità per massimizzarne il valore. L'Italia è già consapevole delle sfide legate alla gestione dei dati e deve ora tradurre questa consapevolezza in azioni concrete.
Poi, Valeria Falce, Ordinario, Diritto dell’economia, Jean Monnet Professor, Digital ha citato i principi FAIR, che rimandano alla rintracciabilità del dato. Per essere rintracciato deve essere reperibile e disponibile. E devono essere disponibili in una accezione interoperabili attraverso una conformità tecnica e giuridica. Poi devono essere riutilizzabili: per essere funzionali, il dato si deve caratterizzare per tempestibilità, in termini di coerenza, precisione e coerenza.
Valeria Falce, Ordinario di Diritto dell’Economia e Jean Monnet Professor, Digital, ha richiamato i principi FAIR (trovabili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili), fondamentali per garantire la rintracciabilità dei dati. Un dato deve essere reperibile e disponibile, non solo in termini di accessibilità, ma anche attraverso un'infrastruttura interoperabile, conforme sia tecnicamente che giuridicamente. Inoltre, affinché i dati siano realmente riutilizzabili, devono garantire tempestività, coerenza e precisione, elementi essenziali per assicurare il loro valore e la loro efficacia nei processi decisionali e innovativi.
Angelo Mautone, Direttore TPL del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha evidenziato come l’esperienza COVID-19 abbia migliorato la gestione del trasporto pubblico nelle aree metropolitane, con particolare attenzione alla mobilità scolastica. Durante la pandemia, la raccolta di dati su origine e destinazione di studenti e lavoratori ha rafforzato il ruolo del mobility manager, figura chiave per ottimizzare la programmazione dei servizi. Ora, grazie all’intelligenza artificiale, si punta a un’analisi più accurata della domanda di mobilità per rendere il trasporto pubblico più efficiente. L’Osservatorio della Mobilità sta sviluppando algoritmi avanzati per supportare gli enti programmatori. Nei prossimi 12-24 mesi, sarà resa disponibile una piattaforma digitale per mobility manager, comuni e regioni, facilitando una gestione più efficace della mobilità urbana.
A seguire, Massimo Fedeli, Direttore metodi e tecnologie, ISTAT, ha illustrato la complessità della gestione dei dati nel Mobility Data Space, spiegando come l’automazione semplifichi l’applicazione degli algoritmi di anonimizzazione. Il processo si basa su chiavi di accesso dinamiche, legate a variabili come la richiesta del ricercatore e il time-stamping, rendendo difficile risalire all’identità dei soggetti.
Tuttavia, ha evidenziato il rischio di singolarità, ovvero l’eccessiva integrazione dei dati che, anche senza nome e cognome, potrebbe rendere identificabile un individuo. Per affrontare questo problema, sono stati applicati algoritmi di generalizzazione, che ampliano i criteri di selezione senza compromettere la qualità dell’analisi. In conclusione, Fedeli ha ribadito che queste sfide possono essere affrontate e risolte all’interno del Mobility Data Space, con prospettive positive per un utilizzo sicuro ed efficace dei dati.
In rappresentanza di Google Cloud, Ivana D’Errico, Public Sector Lead, ha evidenziato il ruolo dell'intelligenza artificiale generativa nella trasformazione della mobilità, con Google Mobility impegnata nello sviluppo di nuove applicazioni per ottimizzare i dati e la pianificazione urbana. L’IA consente di prevedere i flussi di spostamento, migliorando l’efficienza del trasporto pubblico locale, aspetto cruciale in città come Roma che sta vivendo il Giubileo. Inoltre, la personalizzazione dell’esperienza utente e la promozione della mobilità sostenibile rappresentano priorità strategiche. In Germania, l’IA viene già utilizzata per la raccolta dati sulla guida autonoma, un settore ancora poco esplorato in Italia. L’integrazione tra tecnologia e mobilità è fondamentale per rendere il trasporto urbano più innovativo ed efficiente.
Per Fabio Pressi, CEO di A2A E-Mobility, la trasformazione della mobilità è strettamente legata all’evoluzione della connettività e alla generazione dei dati. Riprendendo il concetto di CASE (Connected, Autonomous, Shared, Electric), ha spiegato che la connessione sia stata il primo elemento a rendere i veicoli intelligenti e capaci di produrre dati in tempo reale. Poi, ha aggiunto che, nonostante si discuta di questi temi da vent’anni, il Mobility Data Space non è ancora una realtà concreta, il che solleva interrogativi sulla sua effettiva implementazione. Guardando al futuro, ha messo in rilievo che i veicoli autonomi avranno ancora più sensori e genereranno un numero crescente di dati critici, trasformandosi in vere e proprie infrastrutture strategiche per il Paese. Questo pone il tema di chi gestirà questi dati, come verranno utilizzati e quale sarà il loro impatto sulla pianificazione della mobilità. In conclusione, ha sottolineato l’importanza di ampliare il dibattito su come regolamentare la raccolta e l’utilizzo dei dati, affinché la mobilità intelligente non sia solo guidata dagli interessi privati, ma diventi un’opportunità strategica per il settore pubblico e la collettività.
Giorgio Fanesi, CEO di MyCicero, ha messo in luce il fatto che la frammentazione dei dati rappresenta una delle principali criticità nel settore della mobilità. Attualmente, ogni operatore gestisce autonomamente la propria infrastruttura, ostacolando l'integrazione dei servizi. Un esempio emblematico è il Veneto, dove non è stato possibile realizzare un travel planner unificato perché le diverse aziende di trasporto hanno mantenuto sistemi separati. Lo stesso problema riguarda la bigliettazione, con piattaforme non interoperabili tra loro. Per superare queste barriere, è opportuna una normativa chiara che regoli la condivisione dei dati, consentendo di creare un ecosistema digitale integrato. L'obiettivo è sviluppare piattaforme unificate che permettano l'interoperabilità tra operatori di trasporto, migliorando la pianificazione e l’esperienza utente.
L’Onorevole Andrea Casu, Vicepresidente Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, analizzando il contesto odierno, ha affermato che il dibattito tende a focalizzarsi su investimenti e strutture di gestione, piuttosto che sulla definizione di obiettivi chiari per cittadini e imprese. In quest’ambito, l’informatica e la digitalizzazione stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel migliorare la gestione delle infrastrutture e dei servizi pubblici. Casu ha anche sottolineato la necessità di integrare il digitale e gli spazi virtuali nella pianificazione strategica, rendendoli strumenti essenziali per la modernizzazione delle infrastrutture. Per il futuro, sarà fondamentale garantire che le istituzioni adottino un approccio proattivo, sfruttando appieno le potenzialità della tecnologia per creare un sistema più resiliente, integrato e innovativo, in cui il digitale non sia solo un mezzo, ma una componente strutturale della governance.
A conclusione della Round Table, è intervenuto il professor Vito Mauro del Politecnico di Torino, che ha messo in evidenza la complessità della condivisione e intermediazione dei dati. Poi, ha aggiunto che per costruire un Mobility Data Space italiano, è fondamentale allinearsi agli standard europei, evitando di ripetere lavori già sviluppati altrove e sfruttando le best practices consolidate. Il focus deve essere sull’innovazione, non sulla semplice ottimizzazione di processi già esistenti. Mauro ha anche sottolineato che il mercato dei dati deve seguire regole di qualità e affidabilità, come avviene per i mercati tradizionali di beni e servizi. La qualità dei dati emerge solo con l’uso, e per questo è necessario prevedere meccanismi di controllo e certificazione, evitando che la mancanza di standard comprometta l’intero sistema. In conclusione, ha esortato a lavorare su un Mobility Data Space strutturato e regolamentato, basato su esperienze consolidate e focalizzato su nuove applicazioni e servizi, piuttosto che sulla ripetizione di modelli già superati.

PROGETTI:
- Rendere i dati interoperabili con l'ecosistema integrato
- Metodologia comune
- Dialogo con operatori della mobilità e dell'energia
LEGGI:
- Norme facilitanti e incentivi
- Norme per garantire l'anonimità sui dati
- Piani urbani
CULTURA:
- Investimenti per superare diffidenze e generare fiducia
- Archivi comuni
- Fare scambio di esperienze e dei dati raccolti per una pianificazione efficiente ed efficace

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
Resta in contatto con il team

Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Aeroporto G. Marconi di Bologna
“Aeroporti ed hub di integrazione multimodale: nuovi scenari per la mobilità sostenibile”

Obiettivo della team di lavoro sarà quello di aumentare la diffusione di soluzioni di viaggio di tipo intermodale, per aumentare l’efficienza dei trasporti e ridurre l’impatto ambientale della mobilità. I lavori si sono concentrati sulle strategie per la promozione dell’interconnessione aereo-ferroviaria con gli aeroporti quali naturali hub multimodali. Sono state analizzate le prospettive nell’ambito del progetto Travel Wise, a cui l’Aeroporto di Bologna partecipa, con il quale sarà realizzata una interfaccia in grado di elaborare i dati di input (domanda) provenienti dai passeggeri stessi, dagli operatori della mobilità (ferroviaria e aerea) in merito ad orari, ritardi o disservizi e per fornire offerta in termini di servizi ai passeggeri e di ottimizzazione dell'operatività interna degli snodi di scambio (aeroporto e stazione).
Nazareno Ventola, CEO & Managing Director, Aeroporto G. Marconi di Bologna

Mario Alovisi, CMO, Trenitalia, CEO, Italia Loyalty

Alessandro Fonti, Presidente, AICALF

Flavio Ghiringhelli, Country Manager Italia, Emirates

Gaetano Intrieri, CEO, Aeroitalia

Giovanni Lorino, Managing Director, KONE Italy & Iberica

Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems, Schneider Electric

Paolo Rizzo, Responsabile del mondo Aviation, AON

Nazareno Ventola
- Promuovere l’interconnessione aereo-ferroviaria per aumentare l’efficienza dei trasporti.
- Focus su strategie per trasformare gli aeroporti in hub multimodali.
- Superare pregiudizi sul trasporto aereo puntando su decarbonizzazione e accessibilità.
Mario Alovisi
- Sostenere il trasporto ferroviario come parte dell’intermobilità.
- Lavorare su tempi e logistica per facilitare l’integrazione.
- Costruire partnership durature con gli aeroporti, non in competizione.
Alessandro Fonti
- Rendere più semplice la burocrazia per democratizzare il trasporto aereo.
- Sensibilizzare l’“ultimo miglio” lasciando libertà agli utenti.
- Autodeterminazione degli spostamenti anche per le persone meno mobili.
Flavio Ghiringhelli
- Fare cultura sul trasporto aereo, superando barriere all’accesso.
- Non è il più inquinante: va comunicato meglio.
- Partnership tecnologiche per integrazione dati tra trasporti.
Gaetano Intrieri
- L’intermobilità funziona solo se ben progettata.
- Gli aeroporti devono essere connessi in rete.
- Molta strada ancora da fare per raggiungere efficienza.
Giovanni Lorino
- Milioni di persone usano ogni giorno ascensori: confronto utile con trasporto aereo.
- Servono tecnologie intelligenti e predittive per evitare guasti.
- Gli edifici sono tra i principali produttori di CO₂, più impattanti degli aerei..
Paolo Rizzo
- Gestire le componenti di rischio nei sistemi di mobilità.
- Garantire standard di servizio uniformi tra i partner.
- Tutelare i passeggeri e farli sentire sicuri con un approccio trasversale
Lorenzo Mineo
- L’aeroporto è diventato una “piccola città”: complessità gestionale elevata.
- Puntare su autoproduzione di energia e uso intelligente della rete elettrica.
- Evitare squilibri con strumenti informatici avanzati.
Sintesi
Nazareno Ventola, CEO & Managing Director di Aeroporto G. Marconi di Bologna, ha aperto la Round Table di Aeroporto G. Marconi di Bologna ricordando che il trasporto aereo è parte integrante del sistema economico e relazionale, spesso sottovalutato nel dibattito ambientale. Vi è la necessità di riconoscere i progressi in atto, come quelli legati alla riduzione dell’impronta ambientale degli aeroporti, e di migliorare la comunicazione su quanto il settore stia già facendo. L’Aeroporto di Bologna, in particolare, ha avviato diverse iniziative per ridurre le emissioni e migliorare l’accessibilità, tra cui progetti di mobilità integrata per dipendenti e collegamenti multimodali.
La decarbonizzazione del trasporto aereo richiederà sforzi economici e strategici enormi. Serviranno politiche di supporto, tecnologie mature e una cooperazione costante tra operatori, istituzioni e territori. L’obiettivo è far evolvere il settore senza sacrificarne il ruolo essenziale, puntando su soluzioni sistemiche e sostenibili che rendano gli aeroporti attori attivi della transizione energetica.
Sul settore ferroviario, invece, è intervenuto Mario Alovisi, CMO di Trenitalia, CEO di Italia Loyalty, il quale ha sottolineato il ruolo naturale del trasporto ferroviario nella sostenibilità, ribadendo che questa caratteristica non deve essere letta in contrapposizione con il trasporto aereo. È emersa invece l’importanza di un’integrazione tra modalità diverse, basata su partnership stabili e non su interventi spot. Un esempio concreto è l’intermodalità realizzata con l’aeroporto di Bologna, che dimostra come il collegamento efficiente tra treno e aereo possa favorire un sistema di mobilità più fluido e sostenibile.
La prospettiva futura è costruire un ecosistema intermodale sempre più integrato, in cui ferrovia e aviazione lavorino in sinergia. Le grandi infrastrutture come le stazioni ad alta velocità devono diventare nodi connessi agli aeroporti, supportati da tecnologie e servizi integrati, in modo da garantire al viaggiatore soluzioni complete, sostenibili e competitive rispetto alla mobilità privata.
Tornando nel mondo dell’aviazione, Alessandro Fonti, Presidente di AICALF, ha richiamato alla necessità di garantire un accesso più equo e diffuso alla mobilità aerea, evitando regolamentazioni eccessivamente penalizzanti che possano ostacolare l’operatività delle compagnie low cost, da sempre motore di democratizzazione del trasporto. Inoltre, la mobilità on demand e l’accessibilità agli aeroporti, soprattutto quelli periferici, sono ancora oggi ostacolate da barriere normative, costi elevati e mancanza di visione integrata.
La richiesta al legislatore è di adottare un approccio abilitante e non restrittivo, che favorisca modelli agili e capillari, anche attraverso il dialogo con tutti gli attori del sistema. L’obiettivo è valorizzare soluzioni flessibili, inclusione nella mobilità e una collaborazione non vincolante tra stakeholder, per estendere realmente l’accesso al trasporto aereo su tutto il territorio.
Il trasporto aereo contribuisce solo in parte alle emissioni globali, ma resta sotto forte osservazione. Questo è quanto sottolineato da Flavio Ghiringhelli, Country Manager Italia di Emirates, che ha ricordato l’impegno delle compagnie per raggiungere l’obiettivo ‘net zero’ entro il 2050 e la necessità di una visione più equilibrata sul ruolo del settore. Il focus operativo è sull’abbattimento delle barriere lungo l’intero percorso di viaggio, dalla partenza all’arrivo, attraverso un’integrazione reale tra servizi aerei, ferroviari e urbani. Un esempio concreto è il biglietto unico sviluppato in partnership con Trenitalia per collegare territori come Firenze con hub aeroportuali più accessibili, come Bologna.
La sfida è rafforzare l’integrazione tra modalità e piattaforme tecnologiche, superando le complessità architetturali e operative che oggi impediscono alle compagnie aeree di essere pienamente incluse nei sistemi multimodali. La direzione è quella del viaggio senza soluzione di continuità, dove l’intermodalità diventa naturale e semplice, garantendo efficienza, sostenibilità e migliore esperienza per il passeggero.
Anche gli impianti di mobilità verticale, come ascensori e scale mobili, giocano un ruolo rilevante nella gestione sostenibile e tecnologicamente avanzata degli aeroporti. Giovanni Lorino, Managing Director di KONE Italy & Iberica ha spiegato che ogni passeggero, nel suo percorso tra parcheggi, terminal e imbarchi, utilizza questi sistemi, spesso senza percepirne l'importanza. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale e alla connessione in cloud, è possibile monitorare e ottimizzare in tempo reale il funzionamento di questi impianti, riducendo inefficienze, disservizi e impatti ambientali.
L’obiettivo è diffondere soluzioni sempre più efficienti, abbandonando tecnologie ad alto impatto come i sistemi idraulici, per passare a modelli elettrici intelligenti e a basso consumo. Una gestione predittiva e sostenibile della mobilità interna agli edifici complessi – come gli aeroporti – rappresenta un tassello essenziale nella transizione verso infrastrutture realmente green e centrate sull’esperienza del passeggero.
Inoltre, l’elettrificazione progressiva della mobilità e dei servizi aeroportuali sta trasformando gli scali in nodi energetici complessi. Oggi molti aeroporti, oltre a consumare energia, iniziano anche a produrla grazie a impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e cogenerazione. Questo li rende, secondo Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems di Schneider Electric, li rende ‘prosumer’, soggetti attivi nella rete elettrica. Gestire questa nuova complessità richiede soluzioni digitali avanzate per l’equilibrio e l’efficienza della distribuzione.
Così, per garantire continuità operativa, sostenibilità e resilienza energetica, sarà fondamentale adottare piattaforme digitali intelligenti in grado di orchestrare l’interazione tra fonti rinnovabili, reti elettriche e consumo in tempo reale. Il modello degli aeroporti come centri energetici autosufficienti e integrati rappresenta una delle evoluzioni più concrete nella transizione energetica urbana.
Secondo Paolo Rizzo, Responsabile del mondo Aviation di AON, la crescente integrazione tra i sistemi di trasporto dimostra nuove vulnerabilità legate alla digitalizzazione e alla frammentazione normativa. I rischi informatici, i blackout tecnologici e l’assenza di standard condivisi lungo tutta la filiera rappresentano potenziali fonti di disservizi e danni economici per operatori e passeggeri. Tuttavia, l’adozione di piani di emergenza, strumenti assicurativi adeguati e una contrattualistica chiara tra partner permettono di mitigare questi rischi e rendere più solida l’esperienza intermodale.
Al fine di rafforzare la mobilità integrata sarà necessario uniformare gli standard normativi tra settori, strutturare meccanismi di responsabilità condivisa e rendere il sistema assicurativo parte attiva del processo. La collaborazione tra operatori e broker può garantire la protezione del passeggero e la sostenibilità economica del sistema, anche in caso di disservizi legati all’interconnessione dei diversi mezzi.

PROGETTI
- Sviluppo di accordi e infrastrutture per migliorare le interconnessioni tra diversi mezzi di trasporto.
- Creazione di piattaforme tecnologiche che favoriscano l'integrazione dei sistemi di bigliettazione.
- Soluzioni smart per la gestione delle emergenze, come il rilascio a distanza di persone bloccate in ascensore.
- Progettazione condivisa di nuove reti energetiche intermodali in ottica sostenibile.
LEGGI:
- Revisione delle normative europee sui diritti dei passeggeri per una maggiore tutela e chiarezza.
- Definizione di piani regolatori che incentivino lo scambio energetico tra infrastrutture.
- Introduzione di strumenti normativi come il libretto energetico per gli edifici, utile anche in ambito mobilità.
CULTURA:
- Promozione di un approccio integrato al biglietto unico, non esclusivo, per garantire più libertà agli utenti.
- Valorizzazione della sostenibilità come criterio guida nelle scelte di mobilità, oltre il solo prezzo.
- Diffusione della cultura della transizione energetica basata sulla combinazione di elettrificazione e digitalizzazione.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Visa
“Sfide ed opportunità per città digitali, sostenibili ed integrate a partire dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026”

Obiettivo della tavola rotonda sarà mettere a fattore comune esperienze, progetti, tecnologie, a partire dagli investimenti legati ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina, nonché discutere su come aumentare efficienza ed efficacia della mobilità nei territori interessati da questo evento globale e usare questa opportunità per trasferire le best practice anche in altre aree del Paese. I lavori si sono concentrati sulle strategie per ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti, aumentare la capillarità dei trasporti e dei sistemi di pagamento e, in generale, aumentare i livelli di digitalizzazione ed inclusione in linea con i requisiti di una smart city.
Stefano Stoppani, Country Manager, Visa

Andrea Benso, CFO, Exelab, Membro del Direttivo e Responsabile Tavolo Mobilità Roma, Consulta Smart City Lab

Davide Buscato, Co Founder, Busforfun.com and Parkforfun.com

Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet

Iacopo Mazzetti, Head of Legacy, Fondazione Milano Cortina 2026

Giordano Nobile, Presidente, Fiavet Lombardia

Francesca Pili, Amministratrice Esecutiva, FNM Group

Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility

Stefano Stoppani
- Favorire il confronto tra imprese, istituzioni e stakeholder a partire dagli investimenti legati ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina.
- Accelerare l’efficienza della mobilità nei territori attraverso la condivisione di progetti, esperienze e tecnologie.
- Promuovere inclusione, best practice e soluzioni sostenibili con impatto reale su cittadini e comunità.
Andrea Benso
- Proporre soluzioni concrete con impatto reale sulla vita dei cittadini.
- Integrare mobilità, sicurezza, dati, inclusione e accessibilità.
- Adottare approcci aperti e intersettoriali per l’intermobilità.
Davide Buscato
- Sviluppare parcheggi e mobilità per i grandi eventi.
- Redigere report di sostenibilità per misurare l’impatto.
- Promuovere la cooperazione tra pubblico e privato per l’intermodalità.
Pasquale Cuzzola
- Integrare la mobilità elettrica grazie all’evoluzione tecnologica.
- Espandere la rete di colonnine e servizi capillari.
- Trasformare le stazioni in veri hub di destinazione.
Iacopo Mazzetti
- Utilizzare le Olimpiadi come opportunità per il territorio.
- Lavorare insieme per nuovi servizi e infrastrutture.
- Stimolare investimenti con impatto positivo duraturo.
Giordano Nobile
- I grandi eventi devono generare miglioramenti tangibili nei trasporti e nella ricettività.
- Aumentare la fluidità e l’efficienza della mobilità urbana.
- Creare esperienze memorabili che valorizzino i luoghi.
Francesca Pili
- Usare le Olimpiadi come vetrina per la Lombardia e attivare iniziative durature.
- Migliorare il comfort dei treni e dei trasporti locali.
- Coinvolgere la comunità in progetti di sostenibilità, senza dimenticare nessuno.
Fabio Pressi
- Considerare la mobilità elettrica come leva essenziale per il cambiamento.
- Affrontare la governance complessa con molti piccoli attori coinvolti.
- Superare la mancanza di un modello italiano con una programmazione di lungo termine.
Sintesi
Visa ha scelto di legare il proprio nome ai Giochi Olimpici con l’obiettivo di contribuire alla crescita economica e digitale dei territori coinvolti, soprattutto attraverso il sostegno alle micro e piccole imprese. Così Stefano Stoppani, Country Manager di Visa ha dato il via alla Round Table di Visa, spiegando poi che l’infrastruttura di pagamento digitale dell’azienda, attiva in oltre 50 città italiane anche nei trasporti pubblici, è vista come leva per l’inclusione economica e la semplificazione dei servizi, in particolare in vista dei flussi turistici attesi. Secondo un’indagine, la maggior parte delle PMI dei territori olimpici si aspetta impatti positivi in termini di economia, turismo e infrastrutture.
Affinché le Olimpiadi generino un’eredità duratura, sarà cruciale rafforzare il supporto alla digitalizzazione delle imprese, potenziare le infrastrutture tecnologiche e garantire un accesso facilitato ai servizi di pagamento. Le partnership pubblico-private e i progetti sul territorio devono essere pensati con una visione di lungo termine, affinché i benefici vadano oltre l’evento sportivo e stimolino uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
A proposito di grandi eventi e grandi città, ha preso la parola Andrea Benso, CFO di Exelab, Membro del Direttivo e Responsabile Tavolo Mobilità Roma della Consulta Smart City Lab, per cui la mobilità urbana è ancora fortemente condizionata dall’uso inefficiente dell’auto privata e da una progettazione che spesso non tiene conto di sicurezza, inclusività e accessibilità. A Roma, ad esempio, gran parte dello spazio urbano è occupato da veicoli in sosta, e la scelta del mezzo di trasporto è influenzata anche da fattori come il genere e la percezione di sicurezza. La Consulta Smart City Lab propone soluzioni tecnologiche intermodali che integrino trasporto pubblico e privato, punti di interscambio intelligenti e piattaforme aperte, capaci di suggerire modalità di spostamento sostenibili in modo automatico.
Per rendere la mobilità urbana più equa ed efficace sarà fondamentale investire in hub intermodali, sensoristica intelligente, infrastrutture di ricarica e sistemi premianti legati all’uso virtuoso dei mezzi. L’introduzione di un ‘quoziente di mobilità’ può favorire un approccio più inclusivo e meritocratico, compensando l’impatto delle restrizioni legate alle emissioni e incoraggiando comportamenti sostenibili anche tra chi non può permettersi veicoli di nuova generazione.
Mentre, Davide Buscato, Co Founder di Busforfun.com and Parkforfun.com, ha parlato della logistica nel campo dei grandi eventi, offrendo sistemi di prenotazione per autobus e parcheggi che permettono di ridurre significativamente il traffico privato e ottimizzare l’accesso ai luoghi degli eventi. Ogni autobus prenotato toglie in media 17 auto dalla strada. Modelli come questi sono già attivi in città come Treviso, Cortina e Milano, ed è stato applicato con successo in collaborazione con enti locali e trasportatori. La differenza rispetto al TPL tradizionale è l’affidabilità garantita dalla prenotazione, che consente una gestione più efficiente dei flussi.
L’obiettivo è rafforzare il ruolo del trasporto prenotato come complemento del TPL, soprattutto in occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Per farlo, è fondamentale integrare i sistemi di prenotazione con dati in tempo reale, piattaforme digitali e collaborazione con operatori locali. La creazione di una rete distribuita di trasportatori e parcheggi intermedi, collegati a navette, rappresenta un modello replicabile per eventi futuri e un’eredità concreta in termini di mobilità sostenibile.
A seguire, è intervenuto Pasquale Cuzzola, CEO di IPlanet, il cui modello prevede l’integrazione della mobilità elettrica all’interno delle stazioni di servizio tradizionali, mantenendo l’esperienza d’uso dei clienti ma offrendo nuove funzionalità. Le stazioni ospitano colonnine esclusivamente ad alta potenza (HPC), già oggi fino a 400 kW, e sono progettate per permettere una ricarica rapida e per trasformarsi in veri e propri hub multifunzionali.
L’ambizione è rendere le stazioni di servizio luoghi di destinazione e non solo di passaggio, con un ecosistema di servizi digitali, commerciali e tecnologici. Entro i prossimi anni saranno attivati 3.000 punti di ricarica ultra-veloce, con un’evoluzione tecnologica che mira a ridurre i tempi di ricarica sotto i 10 minuti. L’interoperabilità e la facilità d’uso saranno centrali per accompagnare i cittadini in un cambiamento sostenibile e accessibile della mobilità.
In relazione alla tematica su come i grandi eventi possano lasciare un impatto duraturo sui territori, Iacopo Mazzetti, Head of Legacy della Fondazione Milano Cortina 2026, ha sottolineato come l’obiettivo dei Giochi non sia mai stato limitato ai giorni di gara, ma orientato fin dall’inizio a generare una trasformazione strutturale e condivisa. L’asse portante del progetto è stato l’attivazione di investimenti pubblici e privati grazie alla scadenza vincolante imposta dall’evento. Oltre 3 miliardi di euro sono stati destinati a interventi su mobilità e infrastrutture, tra cui nuovi treni, riqualificazione di stazioni, varianti stradali e miglioramento dei collegamenti ferroviari. Il concetto di ‘insieme’ promosso dal CIO è diventato una leva reale per coinvolgere enti, territori e imprese in un processo di innovazione collettiva.
Il potenziale trasformativo delle Olimpiadi potrà esprimersi pienamente solo se queste collaborazioni verranno consolidate anche oltre l’evento. Sarà cruciale fare della Legacy una piattaforma stabile di investimento, governance e diffusione tecnologica, capace di generare benefici tangibili per le comunità locali in termini di sostenibilità, accessibilità e innovazione.
Nel solco tracciato dai precedenti interventi dedicati alla Legacy olimpica, Francesca Pili, Amministratrice Esecutiva di FNM Group, ha evidenziato il ruolo strategico delle aziende infrastrutturali lombarde nell’assicurare che i benefici dei Giochi si traducano in valore permanente per i territori. FNM, realtà articolata con oltre 35 società partecipate, ha già messo a terra investimenti significativi: tra questi, la messa in esercizio di 34 nuovi treni per migliorare il comfort di viaggio e l'avvio del progetto H2Iseo, che prevede entro il 2025 l’introduzione del primo treno a idrogeno e l’apertura della relativa stazione di rifornimento.
Ma il vero obiettivo non è rispondere a un’esigenza temporanea, ma strutturare una mobilità regionale più sostenibile, resiliente e accessibile, anche oltre l’evento olimpico. Le iniziative in corso puntano infatti a rendere la Lombardia un hub europeo di riferimento per trasporto integrato, mobilità inclusiva e innovazione energetica.
Nel quadro della discussione sulla mobilità regionale e le sue ricadute sul territorio, Giordano Nobile, Presidente di Fiavet Lombardia, ha richiamato l’attenzione sul punto di vista degli operatori turistici, evidenziando quanto infrastrutture efficienti siano fondamentali anche per il buon funzionamento del comparto economico legato ai viaggi. Le criticità vissute dalle agenzie di viaggio a causa dei lavori sulla linea ferroviaria Milano–Tirano, che, pur finalizzati a un miglioramento infrastrutturale, hanno ostacolato la possibilità di organizzare trasporti alternativi, con impatti economici tangibili sul settore.
È fondamentale che i lavori in corso si traducano effettivamente in un sistema di trasporto più fluido, accessibile e multimodale. Il miglioramento dell’efficienza ferroviaria non solo sostiene la mobilità interna, ma rappresenta anche un volano economico per il turismo incoming, particolarmente rilevante in vista di Milano Cortina 2026. Le infrastrutture devono essere pensate per valorizzare anche il lavoro di agenzie e operatori privati, che generano impatto economico e occupazionale sul territorio.
Infine, Fabio Pressi, CEO di A2A E-Mobility, ha offerto una riflessione schietta sulla posta in gioco attorno alla mobilità elettrica, affermando che non si tratta più solo di transizione ecologica, ma di una sfida geopolitica, industriale e tecnologica. L’Europa rischia di restare indietro in un confronto globale dominato da potenze extraeuropee. Oggi la mobilità elettrica è già realtà, ma il suo sviluppo è frenato da una governance complessa e da una frammentazione tra soggetti pubblici e privati. Le colonnine di ricarica sono in espansione (Milano ne conta oltre 4.000), e le infrastrutture sono già interoperabili. Tuttavia, manca un modello nazionale coerente e una regia capace di guidare questa trasformazione con chiarezza, soprattutto nella gestione dei dati e nei sistemi di pagamento.
Per diventare competitiva, l’Italia dovrà costruire un modello industriale ed energetico in grado di dialogare alla pari con gli altri attori globali. Servono investimenti mirati, integrazione tecnologica, e l’utilizzo di eventi come Milano Cortina 2026 per testare e consolidare soluzioni reali. I sistemi di pagamento digitali e le piattaforme interoperabili devono diventare la base per una mobilità elettrica capillare, inclusiva e scalabile.
PROGETTI
- Promuovere un approccio di co-creazione coinvolgendo stakeholder pubblici e privati per soluzioni integrate.
- Investire sul territorio e sviluppare partnership per la mobilità sostenibile durante grandi eventi.
- Sperimentare innovazioni e testare infrastrutture, con attenzione al welfare e alla formazione del personale.
LEGGI
- Semplificare le norme relative alla patente autobus e facilitare la formazione specifica del personale.
- Snellire le procedure normative per ridurre i tempi burocratici.
- Rivedere i regolamenti per accelerare l’implementazione di soluzioni innovative nella mobilità urbana.
CULTURA
- Formare cittadini e comunità alle logiche di smart city e mobilità sostenibile.
- Ringiovanire la percezione dei servizi di trasporto attraverso messaggi e iniziative ad hoc.
- Diffondere una cultura dell’informazione corretta, della collaborazione e della formazione condivisa, anche prima, durante e dopo gli eventi.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
KONE
“Mobilità verticale e prospettive per edifici più sostenibili ed intelligenti"

Obiettivo della RoundTable è aumentare i livelli di diffusione dei sistemi di mobilità verticale a ridotto impatto ambientale e, in generale, ridurre l’impatto ambientale degli edifici, anche in considerazione della nuova normativa per l’impatto ambientale degli edifici e degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030
Giovanni Lorino, Managing Director, KONE

Sabina Baruffaldi, Responsabile Anticorruzione, Trasparenza, Compliance e Antiriciclaggio, INVIMIT SGR SpA

Samuel Cocci, Director Property Management, Coima Rem

Cesare D’Angelo, General Manager Italy, France & Mediterranean, Kaspersky

Francisco Ditano, Head of Industry, Hilti southern Europe

Saul Fava, Vice President Digital Energy, Schneider Electric

Giovanni Lipari, CEO, Lipari Consulting

Marco Rimoldi, Head of commercial planning & OTMO customer account, INWIT

Cora Scandroglio, Head of Marketing and Communication, Econocom Italia

Nazareno Ventola, CEO & Managing Director, Aeroporto G. Marconi di Bologna

Giovanni Lorino
- Promuovere sistemi di mobilità verticale a basso impatto ambientale.
- Ridurre l’impatto ambientale degli edifici in linea con gli obiettivi UE al 2030.
- Adeguarsi alle normative sull'efficienza degli edifici per ridurre le emissioni.
Sabina Baruffaldi
- Favorire il recupero e la valorizzazione degli edifici.
- Costruire un ponte tra pubblico e privato.
- Generare valore anche sociale per il territorio.
Samuel Cocci
- Monitorare e misurare i consumi energetici degli edifici.
- Usare tecnologie e certificazioni per tracciarne il miglioramento.
- Gestire gli immobili con consapevolezza e visione strategica.
Francisco Ditano
- Innovare nel settore delle costruzioni, spesso tradizionale.
- Ridurre le emissioni tramite digitalizzazione e ottimizzazione dei processi.
- Integrare soluzioni per una costruzione più efficiente e sostenibile.
Cesare D’Angelo
- Bilanciare sostenibilità e sicurezza degli edifici.
- Affrontare i rischi informatici nelle progettazioni smart.
- Superare la mancanza di competenze attraverso formazione e sensibilizzazione.
Saul Fava
- Considerare il trasporto verticale come parte integrante dell’intelligenza edilizia.
- Integrare sistemi smart negli edifici futuri.
- Costruire l’edificio del futuro più green.
Giovanni Lipari
- Post-Covid cambiano i modelli di lavoro.
- Nuovo concetto di ufficio: più smart e vicino ai bisogni dei dipendenti.
- Favorire edifici intelligenti e integrati nella smart city.
Marco Rimoldi
- Realizzare infrastrutture digitali condivise per il territorio.
- Rendere le città più vicine e sicure.
- Collaborare tra pubblico e privato per soluzioni connesse.
Cora Scandroglio
- Comunicare in modo efficace tra fisico e digitale negli edifici.
- Creare relazioni che rendano le persone partecipi.
- La comunicazione condiziona comportamenti: nuove idee da raccontare.
Sintesi
In un’ottica di mobilità sostenibile sempre più integrata, Giovanni Lorino, Managing Director di KONE, ha riportato al centro dell’attenzione un aspetto spesso trascurato: la mobilità verticale, aprendo così la Round Table di Kone. Ascensori e scale mobili sono, di fatto, una componente essenziale delle città intelligenti e degli edifici del futuro, e contribuiscono in modo determinante alla qualità della vita urbana. Oggi ascensori e scale mobili sono parte integrante delle infrastrutture urbane, ma non sempre vengono considerati nella pianificazione della mobilità. Il settore si sta trasformando: non più solo produzione, ma soprattutto servizi evoluti di manutenzione, ammodernamento e gestione digitale degli impianti. La mobilità verticale è anche un'opportunità per migliorare l’accessibilità, la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici.
Per contribuire alla transizione sostenibile, bisogna puntare su innovazione e digitalizzazione: ascensori in grado di rigenerare energia, materiali riciclabili, e - novità - un servizio di liberazione da remoto per passeggeri bloccati. A ciò si aggiunge l’impegno per la compensazione ambientale attraverso progetti di riforestazione. L’obiettivo è rendere l’elevazione urbana non solo efficiente, ma anche carbon neutral, sicura e connessa, parte integrante dello sviluppo delle smart city.
In linea con il tema della rigenerazione urbana e del contrasto al consumo di suolo, Sabina Baruffaldi, Responsabile Anticorruzione e Trasparenza di INVIMIT, ha approfondito il legame tra patrimonio pubblico, sostenibilità e mobilità. Molti edifici pubblici sul territorio nazionale risultano sottoutilizzati o energeticamente inefficienti. Questo contribuisce in modo significativo alle emissioni di CO₂ e rappresenta una barriera alla mobilità abitativa e alla qualità urbana.
Attraverso il progetto ‘Rigenera’, si punta a trasformare immobili esistenti in spazi funzionali e sostenibili, integrati con i bisogni sociali (studentati, alloggi per lavoratori) e con i sistemi di mobilità del territorio. L’approccio prevede modelli replicabili, dialogo con operatori del settore e attivazione di strumenti di partenariato pubblico-privato, con l’obiettivo di generare un impatto urbano concreto e duraturo.
Nel contesto della trasformazione urbana guidata da criteri ESG, Samuel Cocci, Director Property Management di Coima REM, ha evidenziato come l’efficienza energetica degli edifici richieda oggi una gestione evoluta almeno quanto la progettazione. Molti edifici, pur costruiti secondo alti standard prestazionali, non raggiungono i target di sostenibilità attesi a causa della complessità nella gestione post-costruzione. La raccolta dati era storicamente difficoltosa e frammentata, con impatti negativi sulla rendicontazione e sulla capacità di intervenire tempestivamente.
Attraverso l’impiego di tecnologie cloud, sensori smart e sistemi di building automation avanzati, è ora possibile monitorare i consumi in tempo reale e attivare logiche di manutenzione predittiva, anche sulla mobilità verticale. Coima applica inoltre criteri di sostenibilità sociale nella selezione degli operatori per i propri spazi, contribuendo così a una rigenerazione urbana inclusiva e misurabile.
Con Cesare D’Angelo, General Manager di Kaspersky, è stato trattato un aspetto spesso trascurato ma fondamentale: la cybersicurezza delle infrastrutture intelligenti. Oggi, le infrastrutture digitali urbane - dai sistemi di building automation ai trasporti pubblici - sono esposte a rischi crescenti. I dati Kaspersky mostrano che un quarto degli attacchi in ambito industriale ha colpito proprio i sistemi di automazione degli edifici. I sensori IoT, onnipresenti nelle città intelligenti, moltiplicano i punti di vulnerabilità. Spesso la sicurezza viene considerata solo nella fase di esercizio e non in quella di progettazione, aumentando costi e complessità di intervento.
Per garantire resilienza e continuità operativa, la cybersicurezza deve diventare parte integrante della progettazione infrastrutturale, a partire dalla mobilità pubblica. L’esempio di Genova - dove Kaspersky ha supportato la digitalizzazione sicura del trasporto urbano - dimostra che è possibile integrare sicurezza IT, formazione del personale e protezione dei cittadini già nella fase iniziale di sviluppo. Solo così sarà possibile costruire città veramente smart e sostenibili anche sul piano digitale.
In un confronto sempre più orientato alla sostenibilità e all’efficienza nei processi edilizi, Francisco Ditano, Head of Industry di Hilti Southern Europe, ha messo in evidenza il ruolo cruciale che il settore delle costruzioni deve giocare nella transizione ecologica e tecnologica delle città. Il comparto edilizio è tra i più rilevanti a livello economico, ma anche uno dei meno trasformati negli ultimi decenni, con processi ancora tradizionali e un alto impatto ambientale in termini di emissioni di CO₂. A queste criticità si aggiungono la carenza di manodopera specializzata e la difficoltà di integrare tecnologie moderne in modo scalabile. Inoltre, nel settore delle costruzioni - e in particolare nella mobilità verticale - è ancora comune l’eccesso di materiali per scelte progettuali poco ottimizzate.
Occorre un’accelerazione nell’adozione di tecnologie digitali, piattaforme elettroutensili efficienti e software di progettazione integrata che permettano di ottimizzare l’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla fase progettuale alla manutenzione. Hilti propone un approccio circolare e sostenibile che punta a ridurre sprechi, aumentare la produttività in cantiere e favorire un’edilizia più sicura, digitale e a basse emissioni. La chiave sarà integrare strumenti digitali, soluzioni modulari e progettazione su misura, anche per impianti complessi come quelli di ascensori o infrastrutture con mobilità verticale.
E ancora sul percorso verso edifici più intelligenti e sostenibili, Saul Fava, Vice President Digital Energy di Schneider Electric, ha evidenziato come il quadro normativo italiano non valorizzi ancora adeguatamente il ruolo della mobilità verticale nei processi di efficienza energetica. L'attuale classificazione degli edifici smart, definita anche nel decreto edifici green, si basa su indicatori come lo Smart Readiness Indicator (SRI), che include impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, automazione e ricarica elettrica, ma esclude la mobilità verticale. Una lacuna significativa, soprattutto considerando le potenzialità tecnologiche e ambientali di ascensori intelligenti, capaci di ottimizzare i flussi, risparmiare energia e persino rigenerarla.
Per raggiungere gli obiettivi europei al 2030, è necessario integrare pienamente i sistemi di mobilità verticale nei criteri di smart building. Questo implica rivedere i parametri normativi, valorizzando gli impianti evoluti anche nei meccanismi di incentivazione. L’edificio del futuro sarà sempre più elettrificato e digitale, e dovrà includere tutte le tecnologie - ascensori compresi - che contribuiscono concretamente a ridurre consumi e impatti.
Anche le PMI possono contribuire concretamente alla transizione sostenibile, come ha dimostrato Giovanni Lipari, CEO di Lipari Consulting, raccontando l’esperienza della sua impresa. Nel contesto post-pandemico, modelli di lavoro ibrido e south working hanno spinto l’azienda ad aprire nuovi uffici nel Sud Italia, scoprendo la necessità di ripensare gli spazi in chiave attrattiva, tecnologica e sostenibile. Sono stati quindi avviati interventi di riqualificazione, automazione e monitoraggio delle emissioni su due sedi, sfruttando anche gli ecobonus.
L’obiettivo è estendere questi interventi a tutte le sedi entro il prossimo anno, promuovendo uffici smart che integrino tecnologie di gestione intelligente, car sharing interno e strumenti di misurazione della sostenibilità. Un esempio virtuoso di come anche una media impresa possa coniugare innovazione, benessere organizzativo e impatto ambientale positivo.
Poi, Marco Rimoldi, Head of commercial planning & OTMO customer account di INWIT, ha evidenziato il ruolo abilitante delle infrastrutture digitali condivise, presentando l’esperienza di INWIT, che gestisce una rete capillare di 25.000 torri per telecomunicazioni che garantiscono connettività stabile anche in aree urbane ad alta densità. Le torri ospitano sensori utili per servizi come smart metering (energia, gas, idrico), smart parking e sicurezza urbana, oltre a coprire le esigenze di connettività all’interno dei building, inclusa la mobilità verticale in contesti sotterranei.
Il modello, già applicato in progetti come Roma 5G per il Giubileo, mira a estendersi a livello nazionale, favorendo partnership pubblico-private e integrazione digitale fin dalla fase di progettazione degli edifici. L'obiettivo è garantire una rete connessa, capace di sostenere in tempo reale comunicazioni critiche, monitoraggio urbano e servizi avanzati per cittadini e amministrazioni.
In conclusione, Cora Scandroglio, Head of Marketing and Communication di Econocom Italia ha posto l’attenzione sul ruolo fondamentale della comunicazione negli ambienti intelligenti. Spesso trascurato nei progetti di smart building, il tema della comunicazione visiva e interattiva diventa invece essenziale per creare edifici realmente “intelligenti”. L’adozione di sistemi audiovisual consente agli edifici di dialogare con le persone, attivando dinamiche fisiche e digitali (il cosiddetto ‘phygital’) che trasformano gli spazi in ambienti relazionali.
La comunicazione visiva evolverà da semplice elemento estetico a driver di interazione e cambiamento comportamentale, anche in chiave sostenibile. Sistemi a basso impatto e in modalità ‘as-a-service’ potranno abilitare soluzioni accessibili ed efficienti, capaci di rafforzare l’impatto sociale e ambientale degli smart building.
PROGETTI
- Implementare sistemi digitali per raccogliere e analizzare dati utili alla progettazione più efficiente e sostenibile degli edifici.
- Collaborare tra imprese, enti e professionisti per condividere casi studio, risultati di ricerca e buone pratiche nel campo della mobilità verticale e della smart building.
- Sviluppare edifici “connessi” attraverso l’integrazione di tecnologie di sicurezza, monitoraggio e comunicazione tra sistemi, ambienti e persone.
LEGGI
- Introdurre incentivi economici per promuovere la digitalizzazione degli edifici, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica e ridurre le emissioni.
- Semplificare le normative per agevolare l’adozione di tecnologie smart all’interno degli spazi lavorativi e pubblici.
- Favorire l’integrazione tra nuove leggi ambientali e criteri di progettazione urbana, in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità al 2030.
CULTURA
- Diffondere conoscenze e consapevolezza sulla sostenibilità tra tutti gli attori della filiera, dalla progettazione alla gestione operativa degli edifici.
- Promuovere il concetto di “ufficio intelligente” come spazio dinamico, flessibile e centrato sul benessere delle persone, non solo sull’efficienza.
- Favorire una visione della tecnologia come strumento abilitante per migliorare la vita negli ambienti costruiti, valorizzando anche l’aspetto umano e relazionale.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
AWARDS
Le giornate di premiazione dedicate all’Environment, sono un’occasione unica per celebrare e riconoscere i successi e gli sforzi straordinari delle aziende e delle Istituzioni nel promuovere la sostenibilità ambientale attraverso i gruppi di lavoro permanenti.

Mobilità sostenibile e Smart Cities
11 novembre 2025
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