TASK FORCE ITALIA
ACCELERIAMO LE AZIENDE ITALIANE / SVILUPPIAMO IL SISTEMA PAESE!








Costruire un'Italia Migliore







TASK FORCE NAZIONALE
TRANSIZIONE ENERGETICA, ECOLOGICA ED ECONOMIA CIRCOLARE


Giorgio Mulè, Vicepresidente, Camera dei deputati
La prima giornata delle Task Force Nazionali di Task Force Italia è stata aperta da Giorgio Mulè. Il vicepresidente della Camera dei deputati ha sottolineato l’importanza del lavoro delle Task Force Nazionali, definendole “una sfida ardua, bella e importante, che dovrà fornire soluzioni non solo per le singole aziende”. Per Mulè, infatti, l’obiettivo deve essere più ampio: sviluppare progetti in grado di generare soluzioni collettive da presentare alle istituzioni.
A tal fine, il contributo fondamentale sarà rappresentato dai Position Paper, documenti strategici elaborati dalle Task Force Nazionali di Task Force Italia per sintetizzare, valorizzare e comunicare il lavoro svolto su tematiche specifiche. Questi documenti saranno presentati il 9 dicembre 2025 presso la Sala Regina di Palazzo Montecitorio, un appuntamento che Mulè ha ricordato in chiusura del proprio intervento.

La Transizione Energetica e il Ruolo delle Aziende
Negli ultimi anni, l'Italia ha compiuto progressi significativi nella transizione energetica. Nel 2023, il 19,5% del consumo energetico totale proveniva da fonti rinnovabili, posizionando il Paese al 18º posto tra i 27 membri dell'Unione Europea . Tuttavia, la transizione energetica rappresenta ancora una sfida importante per il nostro sistema produttivo.
Le aziende italiane del nostro network stanno affrontando questa sfida attraverso diversi interventi:
Investimenti in impianti per la produzione di energia rinnovabile: Secondo i dati forniti da Terna, nei primi nove mesi del 2024, la produzione di energia fotovoltaica è cresciuta del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo un contributo del 12,7% alla domanda elettrica nazionale.
Adozione di tecnologie di accumulo energetico: L'integrazione di sistemi di accumulo è fondamentale per garantire la stabilità della rete e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse rinnovabili .
Utilizzo dell'intelligenza artificiale nella gestione energetica: L'intelligenza artificiale consente alle aziende di ottimizzare i consumi energetici, migliorando l'efficienza produttiva e riducendo gli sprechi.
Sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): In Italia, sono attive circa 17 CER, con quasi un centinaio in fase di riconoscimento, per una potenza complessiva installata di circa 1,5 MW. L'obiettivo è raggiungere una potenza installata di 5 GW entro il 2026.
Uno degli aspetti più importanti rimane il cambiamento culturale. Le nostre aziende stanno investendo molto nella formazione e nella sensibilizzazione, coinvolgendo non solo i dipendenti, ma anche gli stakeholder, affinché il concetto di sostenibilità energetica diventi un valore condiviso.
Le iniziative in corso sono numerose e le progettualità sempre più avanzate, ma la sfida resta complessa. Il tema della transizione energetica è infatti fortemente influenzato da fattori geopolitici ed economici globali. Proprio per questo, non è mai abbastanza ciò che si fa: occorre un impegno costante, un adattamento continuo e una visione a lungo termine per garantire un sistema produttivo più sostenibile e resiliente.
OVERVIEW TECNICA

Mario Cincotta, Practice leader Transizione Energetica, Ecologica ed Economia Circolare Task Force Italia
La giornata della Task Force Nazione sulla Transizione Energetica, Ecologica ed Economia Circolare è stata aperta dal Practice Leader di Task Force Italia, Mario Cincotta, che ha evidenziato come la transizione energetica ed ecologica sia ancora ostacolata da una serie di criticità. Le idee spesso restano concetti astratti e non si traducono in azioni concrete, mentre il modello economico attuale rimane prevalentemente lineare, considerando i rifiuti e le emissioni di CO₂ come scarti anziché risorse. La frammentazione normativa e la mancanza di standard condivisi rappresentano un ulteriore limite, impedendo la crescita dei mercati green e delle economie di scala. Inoltre, l’assenza di un coordinamento efficace tra aziende, istituzioni e cittadini porta a un rischio di immobilismo, rallentando il processo di trasformazione e lasciando molte iniziative allo stato progettuale.
Per superare questi ostacoli, Cincotta ha sottolineato la necessità di un cambio di paradigma, in cui la sostenibilità non sia vista come un vincolo, ma come un’opportunità di sviluppo. L’economia circolare deve diventare il fulcro di questa trasformazione, trasformando rifiuti come la CO₂ in nuove risorse per biocarburanti e materiali innovativi. Creare ecosistemi collaborativi tra aziende, istituzioni e stakeholder sarà fondamentale per accelerare la messa a terra delle idee, riducendo le barriere normative e incentivando soluzioni integrate. La transizione dovrà basarsi su modelli sostenibili che offrano vantaggi economici e sociali, senza imporre sacrifici o costi eccessivi.
DISEGNO ISTITUZIONALE
Patty L'Abbate, Vicepresidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati ha parlato delle criticità della transizione ecologica, mettendo in luce il ritardo nel settore tessile e l’elevato impatto ambientale dei trasporti. Ha richiamato l’attenzione sulla gestione delle risorse, in particolare l’acqua, e sulla necessità di un’agricoltura più sostenibile. Ha inoltre sottolineato che il problema futuro non sarà solo la povertà energetica, ma una più ampia scarsità di risorse essenziali.
Secondo L’Abbate, la transizione ecologica non è un costo, ma un investimento necessario per evitare danni economici maggiori. Ha proposto di integrare nuovi indicatori ambientali e sociali al PIL per misurare meglio il progresso. E, per accelerare il cambiamento, è importante fornire strumenti chiari alle imprese e di formare le nuove generazioni, affinché possano guidare il processo di trasformazione in modo consapevole ed efficace.
A seguire, Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della XIII Commissione Agricoltura, Camera dei Deputatiha trattato il tema della mancanza di definizioni normative chiare. Un fattore che ostacola l’economia circolare. Inoltre, c’è una percezione errata dell’agricoltura come settore inquinante. Ha, poi, aggiunto che le energie rinnovabili, se non pianificate correttamente, possono avere impatti negativi su altri settori.
Per accelerare la transizione, ha proposto regole chiare e strumenti di misurazione per un approccio pragmatico. Ha evidenziato il potenziale del biogas e del carbon farming per ridurre le emissioni e valorizzare il settore agricolo. Serve una programmazione nazionale per distribuire meglio gli investimenti e favorire l’aggregazione degli agricoltori, rendendoli protagonisti della sostenibilità.
Per Massimo Milani, Segretario della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati, è presente un forte divario tecnologico tra settori produttivi: alcuni ambiti, come le costruzioni, investono ancora troppo poco nella digitalizzazione. Ha osservato che solo le grandi aziende hanno una visione strategica adeguata, mentre le PMI faticano a integrare competenze tecnologiche. Questo ritardo è dovuto anche alla difficoltà di accettazione della transizione digitale da parte delle generazioni meno giovani e alla mancanza di formazione specifica.
Secondo Milani, la digitalizzazione è una sfida imprescindibile per la competitività delle imprese. Ha sottolineato la necessità di una maggiore diffusione della tecnologia, anche nei settori più tradizionali e di investimenti mirati per colmare il gap tra piccole e grandi aziende. L’adozione di strumenti digitali avanzati, come la progettazione in 3D, è essenziale per garantire efficienza e innovazione. Infine, ha ribadito che solo attraverso una visione strategica e un maggiore impegno nella formazione sarà possibile mantenere la competitività delle aziende italiane su scala globale.
Michele Vitiello, Segretario Generale World Energy Council Italia - WEC, invece, ha posto l’attenzione sulla necessità di minimizzare l’impatto ambientale della produzione umana, riconoscendo che gli obiettivi climatici dell’Unione Europea sono ambiziosi e l’hanno resa leader nella transizione energetica. Tuttavia, ha sottolineato le difficoltà legate ai tempi e ai modi di attuazione, considerando la competizione globale e le differenze nelle regolamentazioni tra i vari paesi. E ha evidenziato come il tema dell’energia sia spesso oggetto di scontro politico, nonostante la crescente necessità di risorse per sostenere l’innovazione e le nuove sfide tecnologiche, come l’intelligenza artificiale.
Poi, secondo Vitiello, la transizione energetica deve essere guidata da un approccio pragmatico, mantenendo un equilibrio tra accessibilità, sostenibilità e sicurezza energetica. Ha ribadito la necessità di evitare posizioni ideologiche e di adottare una strategia basata sulla diversificazione tecnologica ed energetica. Per garantire una transizione efficace, ha suggerito un percorso progressivo che tenga conto delle esigenze economiche e della competizione internazionale, favorendo l’innovazione senza compromettere la competitività dell’industria europea.
Infine, Eleonora Rizzuto, Presidente, AISEC - Associazione italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare ha ricordato come, dieci anni fa, il concetto di economia circolare fosse poco conosciuto e spesso ridotto alla semplice idea di riuso. Ha evidenziato il lavoro svolto dalla sua associazione, che ha aggregato imprese e professionisti con l’obiettivo di sviluppare un modello circolare senza legami ideologici. Ha inoltre sottolineato la complessità delle normative, che spesso rallentano l’adozione di soluzioni innovative, e la difficoltà di valorizzare risorse come le terre rare in Italia, dove persistono pregiudizi sull’attività mineraria.
Rizzuto ha affermato che la sostenibilità non deve più essere un elemento accessorio, ma deve permeare il business come requisito competitivo. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra imprese ed enti locali per accelerare il cambiamento e ha citato il Tecnopolo del Mediterraneo di Taranto come esempio di infrastruttura strategica per la ricerca e la sperimentazione nel settore. Per portare il Made in Italy a un livello superiore, ha ribadito la necessità di combinare innovazione tecnologica, semplificazione normativa e sviluppo di soluzioni operative per superare le sfide ambientali ed economiche.
Gianni Murano, Presidente, UNEM - Unione Energie per la Mobilità, ha affrontato il tema della crescente domanda energetica globale, evidenziando come la povertà energetica colpisca ancora miliardi di persone e continui a spingere la necessità di energia, incluse le fonti fossili. Ha sottolineato che, nonostante la transizione ecologica, il petrolio rimarrà una componente significativa del mix energetico almeno fino al 2050. Tuttavia, ha riconosciuto che le grandi compagnie petrolifere stanno già diversificando i loro investimenti, puntando su energie rinnovabili e biocarburanti.
Murano, inoltre, ha evidenziato l’importanza della neutralità tecnologica, affermando che il futuro dell’energia dipenderà da un mix diversificato di fonti. Ha sottolineato che l’Italia sta già facendo progressi, con un calo della domanda energetica dell’8% e una riduzione delle emissioni di CO₂ del 15% negli ultimi cinque anni. Per accelerare la transizione, ha ribadito il ruolo centrale delle rinnovabili, dei biocarburanti e dell’efficienza energetica, elementi chiave per un futuro più sostenibile senza compromettere la sicurezza energetica.

Transizione Energetica, Ecologica ed Economia Circolare – Tra Innovazione, Politica e Territorio
Un Nuovo Modello per il Futuro
La transizione energetica, ecologica ed economia circolare rappresentano i pilastri fondamentali per un modello di sviluppo sostenibile. Il contesto attuale richiede un approccio integrato, che coinvolga aziende, istituzioni e cittadini in un percorso di innovazione, consapevolezza e collaborazione. La Task Force Italia si pone come punto di riferimento per affrontare le sfide di questo cambiamento e promuovere un nuovo paradigma produttivo basato su sostenibilità e innovazione.
La Visione e il Ruolo della Tecnologia - Massimo Milani
"Non avere paura del futuro"
Siamo nel pieno di una trasformazione del modello produttivo. La tecnologia BIM rappresenta una sfida cruciale, ma non tutti ne comprendono il potenziale. È essenziale applicarla ai sistemi produttivi per garantire una visione del futuro che sappia coniugare efficienza, sostenibilità e competitività.
Economia Circolare e Programmazione - Maria Chiara Gadda
"Programmazione e attuazione"
L’economia circolare necessita di definizioni chiare per essere compresa e applicata con successo. Il settore agricolo, in particolare, deve accelerare il proprio processo di innovazione per garantire una maggiore sostenibilità. È indispensabile una maggiore consapevolezza e stabilità normativa, affinché le aziende possano pianificare con certezza il loro percorso di transizione.
Partnership e Formazione - Eleonora Rizzuto
"L’economia circolare non è solo rifiuto"
L’economia circolare interessa molti settori, tra cui il tessile, che deve evolvere non solo dal punto di vista delle materie prime, ma anche dei processi produttivi. Non basta più dichiararsi sostenibili: è necessario agire concretamente per dimostrare l’efficacia delle strategie adottate. Le partnership e la formazione sono strumenti essenziali per accompagnare questo cambiamento.
Diversificazione delle Fonti Energetiche - Gianni Murano
"La domanda energetica crescerà!"
Il fabbisogno energetico globale è in costante aumento e la dipendenza da fonti tradizionali come il gas e il petrolio rappresenta una criticità. È necessario diversificare le fonti di energia, investendo nella pluralità tecnologica e nella decarbonizzazione. Lavorare insieme, condividendo valori e obiettivi comuni, è la chiave per affrontare questa sfida con successo.
Un Approccio Olistico alla Transizione - Michele Vitiello
"Alleanze tra tutte le realtà"
La transizione energetica non può essere affrontata in modo settoriale, ma richiede una visione d’insieme. Si tratta di un processo che impatta trasversalmente diversi ambiti e che deve essere gestito con un approccio olistico. Un leader nella transizione energetica deve saper guidare il cambiamento con un occhio rivolto sia alle nuove tecnologie sia alla capacità di integrare le diverse fonti di energia.
Collaborazione e Reti di Innovazione - Patty L’Abbate
"Collaborare e fare rete"
Per un futuro sostenibile è fondamentale creare reti di collaborazione tra aziende, istituzioni e cittadini. Il settore tessile e i trasporti devono essere i primi a fare passi avanti, adottando modelli di produzione circolare e facendo attenzione a risorse essenziali come l’acqua. Il supporto alla ricerca e la definizione di nuovi modelli di business sono indispensabili per accelerare la transizione.

Calendario 2025
GIORNATE NAZIONALI:
- 12 Giugno 2025 - Milano
- 21 Ottobre 2025 - Milano
AWARDS:
- 13 Novembre 2025 - Roma
REPORT BACK - MONTECITORIO:
- 9 dicembre 2025 - Camera dei Deputati
STAKEHOLDER
Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Roma Capitale | Andrea Annunziata, Presidente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale | Mario Cincotta, Practice Leader Transizione Energetica, Ecologica ed Economia Circolare, Task Force Italia | Annalisa Corrado, Commissione ENVI, Parlamento europeo | Gianmauro Dell’Olio, Vicepresidente V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera dei Deputati | Giordano Fatali, President & Founder CEOforLIFE | Ilaria Fontana, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati | Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della XIII Commissione (Agricoltura), Camera dei Deputati | Massimo Milani, Segretario della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati | Gianni Murano, Presidente, UNEM - Unione Energie per la Mobilità | Pino Musolino, Presidente, Autorità Portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale | Emma Pavanelli, X Commissione Attività produttive, commercio e turismo, Camera dei Deputati | Eleonora Rizzuto, Presidente, AISEC - Associazione italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare | Rita Taraschi, DG per lo sviluppo del territorio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | Patty L'Abbate, Vicepresidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati | Michele Vitiello, Segretario Generale World Energy Council Italia – WEC | Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Roma Capitale | Simona Alberini, Country Holding Officer and Chairman of the Board, ABB Italia | Simona Fontana, Direttrice Generale, Consorzio Nazionale Imballaggi | Fabrizio Bianchi, Head of Industrial Plant Engineering, T.EN ITALY SOLUTIONS | Michele Candiani, Managing Director, Toyota Material Handling | Angelo Carella, Capital Markets Manager, Gabetti Property Solutions | Gianluca Castellini, CEO, Smurfit Westrock | Enrico Cestari, Direttore, Gabetti Home Value | Luca Conti, CEO, E.ON | Valentino Cotugno, Presidente, CONFAPI LAZIO/Edilizia, CEO, GRUPPO REA ITALIA | Diego D’Amato, Presidente e Amministratore Delegato, Bureau Veritas Italia, e Chief Executive Italy, Switzerland and Mediterranean District, Bureau Veritas | Valerio Faccenda, CEO, Iberdrola | Luca Ferrero, Professore Associato, Università degli Studi di Milano-Bicocca | Nicola Gherardi, Componente della Giunta Esecutiva, Confagricoltura | Michele Greca, CEO, Ascot Industrial | Massimo Iannetta, Vicepresidente del Comitato tecnico – scientifico, Cluster Agrifood Nazionale, Responsabile Divisione “Sistemi Agroalimentari Sostenibili” Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali, ENEA | Beatrice Lamonica, Partner, Deloitte Climate & Sustainability S.r.l. S.B. | Maura Latini, Presidente, Coop Italia | Lorenzo Lagorio, Country Manager Italy, Easyjet | Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems, Schneider Electric SpA | Federica Minozzi, CEO, Iris Ceramica | Luca Morelli, Head of Sustainability Promotion, ENAV | Gianni Murano, Presidente, UNEM - Unione Energie per la Mobilità | Nicola Pascale, Amministratore Unico, ANM – Azienda Napoletana Mobilità | Stefania Pezzetti, CEO, BRT | Antonio Piciocchi, Senior Partner, Deloitte | Francesca Portincasa, Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese | Renata Righetti, Presidente, Bugnion SpA | Roberto Rossi, Presidente, ASSISTAL | Carmine Scalzi, Head of Sales, Sirti Digital Solution | Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS, JLL | Chiara Todini, Founding Partner, Salvini e Soci | Davide Uracchi, Managing Director, DSV Solutions | Fabiano Villa, Commercial Director, DSV | Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy | Stefania Pezzetti, CEO, BRT S.p.A. | Mario Alovisi, CMO, Trenitali, CEO, Italia Loyalty | Daniele Barbone, Amministratore delegato, Acqua Novara VCO, Coordinatore Commissione, Acque Potabili Utilitalia | Alessio Lechiara, Country Manager, Econocom Italia Franco Luini, CEO, Tucano | Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy S.p.A. | Davide Piazzi, Business Development Manager Italy, Hitachi Energy | Stefano Pisani, Head of Industrial self-consumption, Iberdrola Italia | Davide Uracchi, Managing Director, DSV Contract Logistics | Saul Fava, VP Divisione Digital Energy, Schneider Electric Italia | Roberto Limentani, CEO, Iss Facility Services | Franco Luini, CEO, Tucano | Silvia Piazzalunga, VP sustainability Fineline Global, Fineline | Renata Righetti, Presidente, Bugnion | Cora Scandroglio, Head of Marketing & Communication, Econocom Italia | Chiara Todini, Founding Partner, Salvini e Soci | Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy | Carola Salvato, Board Member, Sr Advisor, Giffoni Innovation Hub | Marco Caminiti, Country Manager, Eurowind Energy | Paola Brambilla, Coordinatrice sottocommissione VIA, Ministero Ambiente | Massimo Sertori, Assessore Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica, Regione Lombardia | Alessandro Bettoni, Presidente FNP Bioeconomia, Confagricoltura | Mauro Caprabianca, Responsabile Programmazione Territoriale Efficiente, Terna | Andrea Caregari, Head of Construction and Maintenance, Enel Grids and Innovation | Luca Cavalletto, Head of Asset Management - Business Unit Smart Infrastructures, A2A | Luca Conti, CEO, E.ON Italia | Alessandro Albino Frezza, Responsabile Sviluppo Business, Marketing e Relazioni Esterne, Geoweb | Filippo Gargallo di Castel Lentini, Founder, Studio legale Gargallo di Castel Lentini | Mariangela Iuliano, Power&Grid Segment Manager, Schneider Electric | Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs, Intesa Sanpaolo | Pietro Nardi, Deputy CEO & Sales Director, Leasys Italia | Luca Conti, CEO, E.ON Italia | Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet | Ferruccio Miotto, Ceo & Owner, Veneta Ecorecuperi SRL Società Benefit, CEO, Ecoeuro SRL | Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility | Giuliano Rancilio, Ricercatore Dipartimento di Energia, PoliMi
METODOLOGIA
PIATTAFORMA DI ACCELERAZIONE INCREMENTALE
Gruppi di lavoro di scopo e permanenti,
finalizzati ad accelerare gli
OBIETTIVI AZIENDALI
in termini di:
REPUTATION
BUSINESS
AWARENESS
Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF
Il percorso di accelerazione dell’obiettivo aziendale inizia con la Round Table Annuale di Kick Off, un momento cruciale per l’avvio delle attività del gruppo di lavoro interaziendale costituito ad hoc. In questa fase, i partecipanti, tra cui leader aziendali, istituzionali e accademici, si riuniscono per delineare la direzione strategica dell’anno, condividendo visioni e obiettivi comuni rispetto all'accelerazione desiderata dall'azienda owner del team di progetto e dell'obiettivo aziendale (da piano industriale, strategico o business plan) da accelerare. Il Kick Off non è solo un evento simbolico, ma rappresenta il primo passo verso la definizione di un programma di lavoro coeso e allineato. Ogni delegato porta con sé esperienze, aspettative e idee, creando un fertile terreno di discussione che servirà a dare forma ai successivi interventi. Si stabiliscono obiettivi chiari, si concordano le priorità e si individua un quadro temporale per le azioni future. Questo incontro inaugura un ciclo continuo di confronti e aggiornamenti che caratterizzeranno tutto l’anno, con la consapevolezza che ogni fase successiva avrà come presupposto il successo di questa prima, fondamentale, sessione di lavoro. L’importanza della continuità inizia qui: l’efficacia del lavoro di accelerazione si costruisce sulla capacità di mantenere alta l’attenzione e l’impegno durante tutto il periodo che seguirà.
BUSINESS MATCH AD HOC
La seconda fase, i Business Match ad hoc (pranzi, cene, caffè, webconf, call), si sviluppa come un vero e proprio periodo di approfondimento one to one tra l'azienda owner del team di progetto e ciascuno stakeholder identificato, coinvolto o da coinvolgere. Dopo il Kick-Off, i partecipanti sono invitati a entrare in contatto diretto con realtà imprenditoriali e istituzionali pertinenti ai loro obiettivi. Durante i Business Match, le aziende si confrontano, esplorano opportunità di collaborazione e avviano sinergie che dovranno tradursi in azioni concrete. È il momento in cui si mettono alla prova le idee espresse e i piani delineati nella Round Table di kick off annuale. Ogni incontro rappresenta una possibilità per affinare le strategie e costruire ponti tra diverse realtà, tanto più necessari in un contesto complesso come quello del sostenere gli obiettivi aziendali. Qui, la continuità è essenziale, poiché ogni connessione e partnership è una tessera del mosaico che dovrà integrarsi in modo armonioso nelle fasi successive.
SHAKE HANDS NEI MEETING
Gli incontri, descritti come “Shake Hands”, simboleggiano il momento in cui la stretta di mano "organizzata" all'interno dei meeting in calendario nella piattaforma diventa il simbolo di un impegno reciproco: un’alleanza che va oltre le parole e si traduce in azioni concrete. Questi momenti offrono una ulteriore occasione di stimolare il business e potenziare le relazioni.
GIORNATE NAZIONALI
Le Giornate Nazionali sono un’opportunità straordinaria per accelerare il progresso degli obiettivi aziendali. Durante tutto l'anno, vengono organizzati incontri stile Barcamp che incentivano la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte. La continuità, ancora una volta, non è solo un fattore di pianificazione, ma una caratteristica fondante di questo modello, dove i progetti avviati nei mesi precedenti sono ribaditi e rafforzati in un contesto nazionale di accelerazione continua e incrementale.
COMMUNICATION PLAN
Il Communication Plan (pubblicazioni e interviste social e media) rappresenta uno strumento fondamentale per diffondere i risultati delle azioni intraprese e aumentare la consapevolezza sul mercato rispetto agli obiettivi aziendali. Con un piano di comunicazione mirato, le Task Force hanno l’opportunità di consolidare la visibilità delle iniziative dell'azienda, di generare engagement e di stimolare un’azione concreta a livello locale e nazionale. Attraverso media tradizionali, social e eventi specifici, l’obiettivo è creare un impatto duraturo e di lungo periodo. La fase di comunicazione non si limita a un solo evento, ma si articola in una strategia che evolve durante tutto l’anno, mantenendo il focus sui progressi e sugli impatti.
AWARDS
Gli Awards sono l’opportunità per premiare l’impegno e l’eccellenza, ma anche per rafforzare la reputazione di coloro che hanno contribuito in modo significativo al successo degli obiettivi aziendali. Durante la cerimonia di premiazione, si celebra l’impatto del progetto aziendale e si riconoscono i risultati raggiunti. Gli Awards sono molto più di un semplice riconoscimento: rappresentano un elemento di visibilità e di valorizzazione per le aziende, le istituzioni e i leader coinvolti, creando un circolo virtuoso di maggiore fiducia, affiliazione e impegno. È in questa fase che la reputazione delle realtà coinvolte subisce un significativo boost, alimentando una spirale positiva che stimola ulteriori collaborazioni e investimenti.
POSITION PAPER
Il Position Paper Annuale è un documento strategico che sintetizza i risultati raggiunti, le sfide affrontate e le soluzioni proposte dalle aziende all'interno delle Task Force Nazionali. Questo documento rappresenta una sintesi di tutto il lavoro svolto e serve come riferimento per definire le politiche future. La redazione del Position Paper è un passaggio decisivo per consolidare il lavoro svolto e per mantenere alta l’attenzione sull’importanza degli obiettivi aziendali. Il Position Paper non è solo uno strumento di comunicazione, ma un’azione politica che incide direttamente sul quadro legislativo e operativo. La sua stesura e diffusione sono fondamentali per mantenere la continuità del lavoro durante tutto l’anno, rafforzando il legame tra le diverse entità coinvolte.
INSTITUTIONAL REPORT BACK ANNUALE – PALAZZO MONTECITORIO
La fase finale dell’anno, il Report Back Annuale, è l’atto conclusivo di un ciclo che non si ferma mai. Durante questo evento, che si tiene presso Palazzo Montecitorio, vengono presentati i risultati ottenuti e il programma dei lavori per l’anno successivo. Il Report Back non è solo un aggiornamento, ma una vera e propria rendicontazione pubblica, una verifica dell’impatto che le aziende, con i loro progetti accelerati nelle Task Force Nazionali, hanno avuto e una valutazione delle priorità e azioni future. È il momento in cui l’operato delle Task Force Nazionali viene messo a disposizione delle Istituzioni, in particolare del Governo e del Parlamento, per una discussione costruttiva. Questo momento finale conferma l’importanza della continuità: i risultati del primo anno sono solo il punto di partenza per gli sviluppi successivi, e il ciclo di accelerazione continua, ancor più forte e definito, per affrontare le sfide dell’anno successivo.
La metodologia di lavoro delle Task Force Nazionali è suddivisa in quattro step chiave. Ogni fase guida un percorso strutturato per accelerare progetti, sviluppare idee, creare valore condiviso e rafforzare il dialogo tra istituzioni, imprese e società civile.
STEP 1: OBIETTIVO (da accelerare)
Attività principali:
Descrizione: Definizione chiara dell'obiettivo specifico da raggiungere
SAL (Stato Avanzamento Lavori): Monitoraggio dell'avanzamento per garantire che ogni iniziativa proceda secondo quando deciso dal gruppo di lavoro
Stakeholder: Identificazione e coinvolgimento degli attori chiave, progressivo e continuo allargamento a nuovi stakeholder
Aspettative: Chiarificazione dei risultati attesi e delle priorità da mettere subito in campo
STEP 2: CALL 4 IDEAS
Attività principali:
Project Team: Composizione del gruppo di lavoro più adatto, ad incremento di nuovi stakeholder
Your Ideas: Raccolta e valorizzazione delle idee innovative sulla tematica posta nell'obiettivo da accelerare
Your Goals: Definizione di obiettivi specifici per ogni azienda parte del team
Stakeholder: Coinvolgimento attivo di vari livelli di stakeholder nella generazione di idee
STEP 3: GIVE BACK
Attività principali:
Progetti: Implementazione di iniziative concrete
Leggi: Proposte legislative e supporto normativo
Cultura: Promozione di una cultura inclusiva e innovativa che restituisce valore alla comunità e rinforza il senso di responsabilità sociale della TFN
STEP 4: NEXT STEPS
Attività principali:
Awards: Riconoscimenti per le migliori pratiche e contributi
Position Paper: Documenti strategici per influenzare le politiche future
Government SAL: Collaborazione istituzionale per monitorare lo stato di avanzamento
✅ Vantaggi complessivi
- 1.Chiarezza e strutturazione
- 2.Partecipazione attiva e diretta
- 3.Innovazione continua
- 4.Impatto tangibile
- 5.Riconoscimento e sviluppo

OBIETTIVI-PROGETTI
Nuovi modelli per l' Energia Sostenibile e l'Economia Circolare
Daikin Air Conditioning Italy
“Sostenibilità ambientale ed economica: due obiettivi conciliabili nella transizione green degli edifici”.
Gabetti Property Solutions
“Comunità energetiche e rigenerazione urbana per un Real estate sostenibile”.
Schneider Electric Italia S.p.A
“Infrastrutture e trasporti: approcci integrati per la transizione energetica”.
Coop Italia
“Sostenibilità ambientale e nuove prospettive per la filiera alimentare".
BRT
Driving change e net zero: quali scenari per logistica ed industria".
DSV
"Decarbonizzazione e supply chain management: nuove strategie per la transizione ecologica".
Eurowind Energy
“Innovazione e semplificazione: nuovi scenari per energia rinnovabile e transizione ecologica”.
Leasys Italia
“Mobilità Sostenibile: transizione all’elettrico, economia circolare e trasparenza per favorire un ecosistema a basso impatto ambientale per il futuro”.
Daikin Air Conditioning Italy
“Sostenibilità ambientale ed economica: due obiettivi conciliabili nella transizione green degli edifici”

Obiettivo del gruppo di lavoro è impegnarsi per l’aumento di soluzioni di climatizzazione a ridotto impatto ambientale nell’ambito dell’edilizia civile e commerciale, ai fini di una transizione green del settore Real Estate che, contrariamente a quanto spesso rappresentato,costituisce una leva di sviluppo economico per le imprese e di riequilibrio della bilancia commerciale grazie alla possibile riduzione dell’approvvigionamento estero di fonti fossili. Saranno analizzate anche le implicazioni in termini di salute pubblica, al fine di sensibilizzare anche le istituzioni sull’importanza su di un sistema di incentivazione che favorisca soluzioni a ridotto impatto ambientale per ridurre i livelli generali di inquinamento da idrocarburi. Saranno presentati case history relativi ai processi di trasformazione in chiave sostenibilità ed alle best practices connesse nei settori energia, Real estate, edilizia, bancario.
Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy

Gianmauro Dell’Olio, Vicepresidente V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera dei Deputati

Emma Pavanelli, X Commissione Attività produttive, commercio e turismo, Camera dei Deputati

Fabrizio Bianchi, Head of Industrial Plant Engineering, T.EN ITALY SOLUTIONS

Angelo Carella, Capital Markets Manager, Gabetti Property Solutions

Luca Ferrero, Professore Associato, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Beatrice Lamonica, Partner, Deloitte Climate & Sustainability S.r.l. S.B.

Gianni Murano, Presidente, UNEM - Unione Energie per la Mobilità

Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS, JLL

Geert Vos
- Aumento di soluzioni per la climatizzazione con ridotto impatto ambientale nel settore civile e commerciale.
- Necessità di una visione chiara per il futuro con una prospettiva a lungo termine.
- L’industria deve proteggere il settore e posizionarsi in Europa con strategie sostenibili.
Federica Saccani
- La decarbonizzazione è un obiettivo primario per il settore real estate.
- Fondamentale dialogo tra i diversi attori del mercato per definire percorsi chiari.
- Le tecnologie devono essere un acceleratore del processo di transizione.
Fabrizio Bianchi
- È necessario ridurre le emissioni attraverso l’edilizia green.
- La sfida è integrare nuove tecnologie e modelli in un sistema ecosistemico.
- Le nuove costruzioni devono essere pensate in ottica sostenibile e a basso impatto.
Angelo Carella
- Le comunità energetiche sono uno strumento chiave per la sostenibilità.
- Bisogna implementare progetti pilota per incentivare pratiche sostenibili nel settore immobiliare.
- Le sinergie tra pubblico e privato sono essenziali per accelerare la transizione.
Gianmauro Dell’Olio
- La transizione necessita di una visione a lungo termine per superare le barriere attuali.
- Il settore deve essere facilitato con strategie concrete per gas e rinnovabili.
- Serve maggiore integrazione tra investimenti e politica energetica.
Gianni Murano
- Il mondo si muove verso energie indipendenti e decarbonizzate.
- Investire in nuove tecnologie è cruciale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
- Bisogna garantire una maggiore diversificazione e sicurezza nel settore energetico.
Beatrice Lamonica
- L’economia circolare deve essere vista come una leva strategica per l’innovazione.
- È necessario promuovere materiali e tecnologie sostenibili.
- Bisogna considerare l’impatto ambientale di ogni fase del ciclo produttivo.
Luca Ferrero
- L’innovazione abilitante è un fattore chiave per la transizione ecologica.
- L’analisi del ciclo di vita deve guidare le scelte industriali per ottimizzare la sostenibilità.
- La sostenibilità deve diventare un valore strutturale nel settore produttivo.
Sintesi
La prima Round Table della Task Force è stata quella di Daikin Air Conditioning Italy, ‘Sostenibilità ambientale ed economica: due obiettivi conciliabili nella transizione green degli edifici’. Il CEO di Daikin, Geert Vos, ha evidenziato come la crescente domanda di comfort abitativo stia rendendo obsoleta la distinzione tra riscaldamento e climatizzazione. Attualmente, il 55-60% della popolazione italiana utilizza entrambi i sistemi, ma il settore edilizio continua a rappresentare il 30% delle emissioni di CO₂. Le pompe di calore offrono una soluzione efficace per la decarbonizzazione, ma l’instabilità delle politiche di incentivazione ha creato incertezze nel mercato, rallentando la produzione e aumentando il rischio di dipendenza dalle importazioni cinesi. Inoltre, la tassazione dell’elettricità rimane un ostacolo alla transizione energetica, rendendo il gas ancora economicamente più vantaggioso.
C’è la necessità di una strategia chiara e stabile per favorire la transizione verso un’elettrificazione più sostenibile. Ha evidenziato l’importanza della riqualificazione energetica degli edifici esistenti e della riduzione delle tasse sull’elettricità per incentivare le pompe di calore. Inoltre, ha ribadito la necessità di investire nello stoccaggio energetico e nella gestione intelligente dei consumi per adattarsi alla variabilità delle rinnovabili. Per garantire innovazione e sicurezza energetica in Europa, ha chiesto una politica industriale stabile, incentivi mirati alla produzione locale e una maggiore autonomia tecnologica rispetto alla Cina.
Gianmauro Dell’Olio, Vicepresidente V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera dei Deputati, ha evidenziato la mancanza di una politica industriale chiara e stabile in Italia, sottolineando come l’incertezza normativa abbia storicamente allontanato gli investitori, specialmente nel settore delle rinnovabili. Ha criticato il sistema attuale di formazione dei prezzi dell’energia, ancora fortemente legato al gas, e la difficoltà di differenziare la tassazione dell’elettricità senza affrontare prima il problema strutturale del mercato energetico. Ha inoltre espresso perplessità sulle strategie protezionistiche europee, ricordando i fallimenti passati nell’imporre incentivi per i prodotti Made in Europe, a causa della forte concorrenza cinese.
Dell’Olio ha ribadito la necessità di una strategia energetica di lungo termine, con politiche stabili che incentivino davvero le rinnovabili, riducendo la dipendenza dal gas. Ha sottolineato l’importanza di un mercato europeo più integrato e fiscalmente allineato, per evitare distorsioni competitive tra gli Stati membri. Ha riconosciuto il potenziale del nucleare da fusione, ma ha avvertito che i tempi di sviluppo sono ancora lunghi, rendendo indispensabile un’accelerazione sulla transizione energetica con strumenti più immediati. Ha infine invitato le imprese a fare pressione sul governo per ottenere un piano industriale chiaro, evitando interventi frammentati che ostacolano lo sviluppo sostenibile
Fabrizio Bianchi, Head of Industrial Plant Engineering, T.EN ITALY SOLUTIONS, ha evidenziato le difficoltà nell’integrazione di soluzioni sostenibili nell’edilizia, nonostante i progressi tecnologici. L’uso di fonti rinnovabili e sistemi di gestione intelligente dell’energia resta una sfida, e la transizione verso edifici a basso impatto ambientale necessita maggiore impegno nella progettazione e nell’adozione di tecnologie avanzate come il geotermico e il biometano.
Secondo Bianchi, il futuro dell’edilizia sostenibile dipenderà dall’adozione di soluzioni integrate per ridurre le emissioni e ottimizzare l’efficienza energetica. La digitalizzazione e l’automazione saranno centrali nella gestione intelligente delle risorse, mentre le comunità energetiche offriranno nuove opportunità per la condivisione dell’energia. Ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione tra industria e tecnologia per accelerare la transizione green.
Angelo Carella, Capital Markets Manager, Gabetti Property Solutions, ha spiegato che, nonostante la crescente attenzione alla sostenibilità, il patrimonio edilizio italiano resta inefficiente. Mentre il settore terziario è più avanzato, per i privati la riqualificazione energetica è complessa senza adeguati incentivi.
Carella, inoltre, ha sottolineato la necessità di partnership tra immobiliare ed energia per integrare soluzioni come pompe di calore e rinnovabili. Ha evidenziato il ruolo chiave della manutenzione predittiva e dell’IA per ridurre consumi e costi, ribadendo che solo la collaborazione tra i vari attori può accelerare la transizione sostenibile.
Luca Ferrero, Professore Associato, Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha citato la scarsa consapevolezza sull’importanza della qualità dell’aria indoor, nonostante il forte impatto sulla salute e i costi sanitari, stimati in 1,5 miliardi di euro l’anno. Ha sottolineato che le scuole italiane registrano livelli di inquinanti ben oltre le soglie OMS, con effetti negativi sull’aspettativa di vita.
Per il futuro, è essenziale integrare sistemi avanzati di filtraggio negli impianti di climatizzazione e trasformare i dati sanitari in leve economiche per incentivare investimenti. Ferrero, infine, ha presentato l’osservatorio sulla qualità dell’aria indoor, promosso con la Bocconi, per aumentare la consapevolezza e favorire politiche mirate a migliorare il benessere e la competitività delle aziende.
Beatrice Lamonica, Partner, Deloitte Climate & Sustainability S.r.l. S.B., ha messo in luce il fatto che l’economia circolare può ottimizzare risorse e ridurre costi, ma le aziende spesso valutano gli investimenti sostenibili solo in termini economici, senza considerare i benefici ambientali e sociali. Ha sottolineato la necessità di maggiore consapevolezza tra aziende e consumatori per accelerare la transizione ecologica.
Per Lamonica, integrare indicatori ambientali nei modelli di business migliorerà la percezione degli investimenti sostenibili. Ha evidenziato il ruolo delle tecnologie nell’efficienza energetica e suggerito di valorizzare l’impatto sociale delle aziende, come la creazione di posti di lavoro. Infine, ha ribadito l’impegno di Deloitte nel promuovere la sostenibilità sia internamente sia nel supporto alle imprese.
Federica Saccani, Head of Building Consultancy, P&DS, JLL, ha evidenziato il ruolo cruciale della decarbonizzazione nel settore immobiliare, responsabile del 39% delle emissioni globali, con punte del 60% nelle aree urbane. Ha sottolineato come la transizione sia trainata in Europa da un quadro normativo, mentre a livello globale è spesso volontaria. Ha inoltre evidenziato che immobili a basse emissioni guadagnano valore, mentre quelli non riqualificati lo perdono, un fattore determinante per investitori e aziende.
Secondo Saccani, la trasformazione del real estate passa attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate di gestione energetica e monitoraggio della CO₂. Ha illustrato l’alleanza tra JLL ed Evo-G per sviluppare sistemi basati sull’intelligenza artificiale che ottimizzano i consumi e riducono le emissioni. Ha inoltre messo in luce l’importanza di collegare il risparmio economico alla riduzione di CO₂ come nuovo parametro di valutazione degli immobili. Infine, ha evidenziato l’opportunità rappresentata dal bando “Transizione 5.0”, che incentiva soluzioni digitali ed energetiche integrate.
Gianni Murano, Presidente, UNEM - Unione Energie per la Mobilità, ha evidenziato come la transizione energetica sia strettamente legata alla geopolitica e alla necessità di ridurre la dipendenza da fonti fossili provenienti da paesi non allineati ai valori europei. Ha citato la crisi energetica del 2022 come esempio delle vulnerabilità strategiche del sistema attuale, sottolineando l’importanza delle energie rinnovabili e dei biocarburanti come soluzioni per rafforzare l’indipendenza energetica. Tuttavia, ha rilevato la necessità di maggiore consapevolezza sull’efficienza delle tecnologie sostenibili, come le pompe di calore, che possono giocare un ruolo chiave nella decarbonizzazione.
Murano ha sottolineato l’importanza della formazione e della comunicazione per diffondere la conoscenza delle soluzioni più efficienti in termini di riduzione delle emissioni. Ha proposto di adottare un criterio di valutazione dell’efficacia degli incentivi basato sul rapporto tra investimento e CO₂ risparmiata, in modo da allocare le risorse pubbliche sulle tecnologie con il maggior impatto. Infine, ha ribadito il valore di costruire una catena di fornitura continentale per i biocarburanti e altre tecnologie sostenibili, rafforzando il ruolo dell’Europa nella transizione energetica.
PROGETTI
- Sviluppo e condivisione di nuove tecnologie per migliorare l'efficienza e la sostenibilità nel settore edilizio.
- Promozione di nuove ricerche per individuare soluzioni innovative nella transizione energetica degli edifici.
- Implementazione di incentivi per supportare le aziende nel passaggio a pratiche più sostenibili.
- Creazione di partnership per la riqualificazione e il risanamento degli edifici, riducendo il loro impatto ambientale.
- Integrazione di sistemi tecnologici avanzati per rendere l’edilizia più sostenibile e resiliente.
- Semplificazione delle procedure per accedere agli incentivi dedicati all’innovazione e alla transizione ecologica.
- Espansione delle collaborazioni tra diversi attori del settore per accelerare il cambiamento.
LEGGI
- Definizione di incentivi specifici per favorire la transizione green degli edifici.
- Creazione di norme omogenee a livello nazionale ed europeo per garantire coerenza nelle politiche di sostenibilità.
- Introduzione di regolamenti per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento generato dagli edifici.
- Semplificazione normativa per facilitare l’adozione di modelli di economia circolare e di filiera sostenibile.
- Premialità per chi adotta soluzioni edilizie e impiantistiche a basso impatto ambientale.
CULTURA
- Diffusione di informazioni chiare e accessibili per sensibilizzare imprese e cittadini sulla sostenibilità edilizia.
- Promozione della formazione nelle aziende e nei luoghi pubblici per aumentare la consapevolezza sulla transizione ecologica.
- Comunicazione trasparente sui benefici ambientali ed economici delle soluzioni sostenibili.
- Introduzione di nuovi parametri di valutazione, come il monitoraggio delle emissioni di CO₂, per incentivare la sostenibilità.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Gabetti Property Solutions
“Comunità energetiche e rigenerazione urbana per un Real estate sostenibile”

I lavori si sono concentrati sulle strategie per la diffusione di soluzioni sostenibili di mobilità aziendale, e sulla transizione B2B verso soluzioni sostenibili. Obiettivo del gruppo di lavoro è stato favorire una cultura della mobilità sostenibile all’interno delle organizzazioni aziendali, in particolare promuovendo la realizzazione di progetti di mobilità, anche elettrica, a ridotto impatto ambientale. Sono stati presentati case history relativi ai processi di ottimizzazione, in termini di sostenibilità, della gestione di grandi flotte aziendali e discusse, anche insieme alle istituzioni, le relative criticità ed opportunità.
Enrico Cestari, Direttore Gabetti Home Value

Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Roma Capitale

Ilaria Fontana, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati

Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Roma Capitale

Simona Alberini, Country Holding Officer and Chairman of the Board, ABB Italia

Luca Conti, CEO, E.ON

Valentino Cotugno, Presidente, CONFAPI LAZIO/Edilizia, CEO, GRUPPO REA ITALIA

Antonio Piciocchi, Senior Partner, Deloitte

Francesca Portincasa, Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese

Roberto Rossi, Presidente, ASSISTAL

Enrico Cestari
- Ampliare la rete di intelligenza collettiva per favorire nuove sinergie.
- Costruire modelli di business sostenibile basati su innovazione e comunità energetiche.
- Favorire la valorizzazione urbana attraverso la rigenerazione e lo sviluppo integrato.
Antonio Piciocchi
- La rigenerazione urbana deve essere sostenibile e pianificata strategicamente.
- Necessario misurare i risultati per valutare realismo e vantaggi concreti.
- Implementare incentivi per supportare le aziende nella transizione.
Luca Conti
- La transizione energetica deve basarsi su digitalizzazione e nuove tecnologie.
- Autoconsumo energetico e indipendenza sono fondamentali per l’efficienza.
- Favorire la transizione energetica negli edifici con soluzioni scalabili.
Roberto Rossi
- La decarbonizzazione degli edifici è essenziale per l’efficienza energetica.
- Bisogna ridurre i consumi attraverso tecnologie e gestione intelligente.
- Favorire la produzione di energia rinnovabile nei contesti urbani.
Francesca Portincasa
- L’approccio resiliente e adattivo è fondamentale per le infrastrutture urbane.
- I servizi pubblici devono essere efficienti e sostenibili.
- Necessario ridisegnare le città per affrontare il cambiamento climatico.
Sabina Alfonsi
- Roma sta investendo nella rigenerazione urbana e comunità energetiche.
- Strumenti di governance e strategie condivise sono cruciali per la sostenibilità.
- I grandi progetti devono coinvolgere cittadini e aziende in un percorso comune.
Valentino Cotugno
- È necessario andare oltre i bonus edilizi e incentivare modelli di sviluppo sostenibile.
- Le imprese devono considerare la sostenibilità come un’opportunità di crescita.
- Promuovere tavoli tecnici per allineare strategie pubbliche e private.
Tobia Zevi
- La pubblica amministrazione deve essere più attenta e reattiva ai bisogni energetici.
- Ottimizzare l’uso delle aree dismesse e non valorizzate per progetti sostenibili.
- Creare strumenti per rendere la transizione più equa e accessibile a tutti.
Simona Alberini
- Le smart cities devono integrare soluzioni di mobilità ed energia intelligente.
- La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per il cambiamento.
- Servono più investimenti per modelli energetici efficienti e innovativi.
Ilaria Fontana
- Le comunità energetiche devono essere parte integrante della rigenerazione urbana.
- La direttiva Case Green sarà un pilastro per il futuro dell’edilizia sostenibile.
- La transizione deve avere valore sociale e ambientale, non solo economico.
Sintesi
Nella Round Table ‘Comunità energetiche e rigenerazione urbana per un Real estate sostenibile’, Enrico Cestari, Direttore Gabetti Home Value, innanzitutto, ha posto l’attenzione sull’importanza della rigenerazione urbana per una crescita sostenibile, basata su sostenibilità ambientale, coesione sociale e mobilità sostenibile. Ha evidenziato il potenziale economico e urbanistico del settore, con circa 855 km² di superficie rigenerabile entro il 2050 e un valore economico stimato intorno ai 50 miliardi di euro. Il settore immobiliare è centrale in questo processo, poiché la riqualificazione degli edifici non si limita all’installazione di impianti efficienti, ma richiede una gestione e manutenzione costante per garantirne la sostenibilità a lungo termine.
Cestari ha evidenziato il ruolo strategico delle comunità energetiche, che attualmente contano circa 170 iniziative in Italia e offrono benefici come incentivi mirati e procedure semplificate. Ha sottolineato che la digitalizzazione e l’integrazione delle infrastrutture sono essenziali per trasformare gli edifici in smart building, ottimizzando consumi e manutenzione. Infine, ha ribadito che la rigenerazione urbana non è solo un’opportunità economica, ma un progresso qualitativo, in cui il valore degli edifici deve essere misurato in termini di efficienza, sostenibilità e impatto sulla comunità.
Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Roma Capitale ha evidenziato come la rigenerazione urbana passi anche attraverso modelli di autoproduzione energetica e aggregazione sociale, come le comunità energetiche e gli orti urbani. Ha sottolineato che a Roma, una città con un vasto patrimonio edilizio pubblico, questi strumenti possono non solo favorire la transizione energetica, ma anche creare nuove opportunità di lavoro e rafforzare il senso di comunità. Ha ricordato che nel dicembre 2022 Roma Capitale ha approvato la prima delibera sulle comunità energetiche, avviando un percorso di semplificazione delle procedure per cittadini, associazioni e terzo settore.
Alfonsi ha illustrato le iniziative in corso, tra cui l’utilizzo dei tetti pubblici delle scuole e dei mercati rionali per la produzione di energia rinnovabile, con la possibilità di ridistribuirla alla comunità nei periodi di chiusura. Ha citato il progetto pilota nel Primo Municipio, dove una fondazione ha avviato una comunità energetica, e il caso delle Terme di Caracalla, dove un edificio storico sarà riqualificato in chiave green, integrando energia solare e geotermica. Ha concluso sottolineando l’importanza di sviluppare sia progetti pubblici sia collaborazioni con aziende e terzo settore, per rendere Roma un modello di sostenibilità e innovazione urbana.
Ilaria Fontana, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati ha sottolineato la necessità di un dialogo costante tra politica, imprese e cittadini per garantire che le politiche ambientali rispondano alle reali esigenze del Paese. Ha evidenziato il ruolo delle comunità energetiche rinnovabili e delle misure di incentivazione come il Superbonus, nonostante le difficoltà attuative. Ha inoltre riconosciuto che la burocrazia e la complessità normativa rallentano la transizione ecologica, ostacolando chi vuole investire in soluzioni sostenibili.
Secondo Fontana, la transizione ecologica deve essere accessibile a tutti e costruita in modo condiviso, evitando di gravare esclusivamente su aziende e cittadini. Ha ribadito l'importanza di semplificare le procedure per accelerare gli investimenti verdi e migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio. Ha concluso sottolineando che la sostenibilità non è un costo, ma un valore per il sistema Italia, fondamentale per garantire equità intergenerazionale e un futuro più efficiente e resiliente.
Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Roma Capitale ha messo in evidenza che Roma è strutturalmente una città green, grazie alla sua conformazione territoriale e agli investimenti recenti sulle comunità energetiche. Ha ricordato l’inclusione della città tra le 100 che puntano alla neutralità carbonica entro il 2030 e il ruolo chiave dei fondi del PNRR. Tuttavia, ha evidenziato tre contraddizioni della transizione ecologica: il rischio di contrapporre la lotta al cambiamento climatico con il contrasto alla povertà, l’accessibilità limitata alle tecnologie sostenibili solo per chi può permettersele e la rigenerazione urbana guidata da opportunità di investimento senza un'adeguata valutazione dell’impatto ambientale.
Zevi ha proposto una gestione più intelligente del patrimonio pubblico, trasformando i tetti degli edifici in comunità energetiche per ridurre la povertà energetica e massimizzare l’uso delle risorse disponibili. Ha sottolineato l’importanza di ottimizzare e valorizzare immobili pubblici spesso inutilizzati o sottoutilizzati, trasformandoli in strumenti per il benessere sociale e ambientale. Infine, ha evidenziato che una strategia efficace potrebbe non solo ridurre l’impatto climatico, ma anche creare opportunità di lavoro nel settore della sostenibilità.
Simona Alberini, Country Holding Officer and Chairman of the Board, ABB Italia ha posto l’attenzione sulle criticità del patrimonio immobiliare italiano, tra edifici degradati e vincoli storici che ostacolano la riqualificazione. Ha sottolineato il ruolo dello smart building per migliorare efficienza e sostenibilità, in un settore che genera 174 miliardi di euro e potrebbe creare 200.000 nuovi posti di lavoro, ma soffre la carenza di figure qualificate e una normativa complessa.
Per Alberini, è necessario semplificare le normative, investire nella formazione e promuovere l’adozione di sistemi di automazione, diagnostica predittiva e integrazione delle rinnovabili. Ha sottolineato l’urgenza di soluzioni concrete per la gestione degli edifici storici, bilanciando tutela e sostenibilità.
Luca Conti, CEO E.ON Italia ha sottolineato che la transizione energetica deve essere accompagnata da digitalizzazione e condivisione sociale per evitare che resti un fenomeno elitario. Ha evidenziato la crescita delle comunità energetiche in Italia e il potenziale inutilizzato dei tetti, che se sfruttato al 25-30% basterebbe a raggiungere gli obiettivi nazionali.
Ha ribadito che efficienza energetica e reti smart sono essenziali per garantire risparmio, indipendenza e sostenibilità, rendendo la transizione accessibile a cittadini e imprese.
Valentino Cotugno, Presidente, CONFAPI LAZIO/Edilizia, CEO, GRUPPO REA ITALIA ha messo in luce il calo del settore edilizio (-65% nei primi mesi del 2024) a seguito della riduzione del Superbonus, con il rischio che progetti di efficientamento energetico e smart building restino solo teorici.
Cotugno ha proseguito ribadendo la necessità di politiche stabili per sostenere il settore. Ha elogiato le pompe di calore Daikin come soluzione chiave e promosso l’uso di materiali sostenibili come il legno lamellare. Ha concluso sottolineando l’importanza di collaborazioni con istituzioni e aziende per un’edilizia più innovativa e sostenibile.
Antonio Piciocchi, Senior Partner, Deloitte ha evidenziato che la rigenerazione urbana deve coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale, evitando approcci ideologici e garantendo fattibilità economica. A seguire, ha affermato che le comunità energetiche in Italia sono ancora poche (circa 170), principalmente a causa della complessità normativa e della difficoltà nel quantificare i benefici economici e sociali.
Piciocchi ha proposto un approccio data-driven, basato su strumenti di simulazione delle prestazioni energetiche, certificazioni green e finanza sostenibile. Ha sottolineato la necessità di una cabina di regia per semplificare la gestione degli incentivi, accelerando così gli investimenti e massimizzando i benefici economici e ambientali per le città e i cittadini.
Francesca Portincasa, Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese ha sottolineato l’importanza dell’acqua nella rigenerazione urbana, citando il problema della scarsità idrica aggravato dal cambiamento climatico. Ha criticato l’uso inefficiente dell’acqua potabile in Italia, che potrebbe essere ridotto con sistemi di reti duali e il riutilizzo delle acque grigie per servizi non potabili.
Poi, Portincasa ha proposto soluzioni come l’impiego di depuratori green, la valorizzazione del biogas e l’integrazione di fotovoltaico e mini-centrali idroelettriche negli impianti idrici. Ha presentato un progetto per installare contatori intelligenti negli edifici di edilizia popolare, aumentando la consapevolezza sui consumi e rendendo il sistema idrico più efficiente e sostenibile.
Roberto Rossi, Presidente, ASSISTAL ha chiuso la Round Table parlando del ruolo centrale dell’impiantistica nell’efficientamento energetico, specialmente negli edifici pubblici, dove le tecnologie devono essere integrate senza stravolgimenti strutturali. Ha sottolineato l’efficacia dei sistemi di automazione e gestione dell’energia (BMS), capaci di ridurre sensibilmente i consumi di gas ed elettricità e ha espresso preoccupazione per l’impatto economico della Direttiva Casa Green, stimando costi insostenibili per l’Italia.
Rossi ha enfatizzato il potenziale delle tecnologie impiantistiche per migliorare l’efficienza energetica con investimenti ridotti, a volte abbattendo i consumi del 30%. Ha ribadito l’importanza della formazione, con nuove figure professionali legate alla transizione energetica e alle comunità energetiche. Ha concluso sottolineando il valore sociale della riqualificazione professionale e della preparazione dei giovani ai lavori del futuro.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Sviluppo e condivisione di nuove tecnologie per migliorare l'efficienza e la sostenibilità nel settore edilizio.
- Promozione di nuove ricerche per individuare soluzioni innovative nella transizione energetica degli edifici.
- Implementazione di incentivi per supportare le aziende nel passaggio a pratiche più sostenibili.
- Creazione di partnership per la riqualificazione e il risanamento degli edifici, riducendo il loro impatto ambientale.
- Integrazione di sistemi tecnologici avanzati per rendere l’edilizia più sostenibile e resiliente.
- Semplificazione delle procedure per accedere agli incentivi dedicati all’innovazione e alla transizione ecologica.
- Espansione delle collaborazioni tra diversi attori del settore per accelerare il cambiamento.
LEGGI
- Definizione di incentivi specifici per favorire la transizione green degli edifici.
- Creazione di norme omogenee a livello nazionale ed europeo per garantire coerenza nelle politiche di sostenibilità.
- Introduzione di regolamenti per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento generato dagli edifici.
- Semplificazione normativa per facilitare l’adozione di modelli di economia circolare e di filiera sostenibile.
- Premialità per chi adotta soluzioni edilizie e impiantistiche a basso impatto ambientale.
CULTURA
- Diffusione di informazioni chiare e accessibili per sensibilizzare imprese e cittadini sulla sostenibilità edilizia.
- Promozione della formazione nelle aziende e nei luoghi pubblici per aumentare la consapevolezza sulla transizione ecologica.
- Comunicazione trasparente sui benefici ambientali ed economici delle soluzioni sostenibili.
- Introduzione di nuovi parametri di valutazione, come il monitoraggio delle emissioni di CO₂, per incentivare la sostenibilità.

Sintesi
Nella Round Table ‘Comunità energetiche e rigenerazione urbana per un Real estate sostenibile’, Enrico Cestari, Direttore Gabetti Home Value, innanzitutto, ha posto l’attenzione sull’importanza della rigenerazione urbana per una crescita sostenibile, basata su sostenibilità ambientale, coesione sociale e mobilità sostenibile. Ha evidenziato il potenziale economico e urbanistico del settore, con circa 855 km² di superficie rigenerabile entro il 2050 e un valore economico stimato intorno ai 50 miliardi di euro. Il settore immobiliare è centrale in questo processo, poiché la riqualificazione degli edifici non si limita all’installazione di impianti efficienti, ma richiede una gestione e manutenzione costante per garantirne la sostenibilità a lungo termine.
Cestari ha evidenziato il ruolo strategico delle comunità energetiche, che attualmente contano circa 170 iniziative in Italia e offrono benefici come incentivi mirati e procedure semplificate. Ha sottolineato che la digitalizzazione e l’integrazione delle infrastrutture sono essenziali per trasformare gli edifici in smart building, ottimizzando consumi e manutenzione. Infine, ha ribadito che la rigenerazione urbana non è solo un’opportunità economica, ma un progresso qualitativo, in cui il valore degli edifici deve essere misurato in termini di efficienza, sostenibilità e impatto sulla comunità.
Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Roma Capitale, ha messo in luce come la rigenerazione urbana passi anche attraverso modelli di autoproduzione energetica e aggregazione sociale, come le comunità energetiche e gli orti urbani. Ha sottolineato che a Roma, una città con un vasto patrimonio edilizio pubblico, questi strumenti possono non solo favorire la transizione energetica, ma anche creare nuove opportunità di lavoro e rafforzare il senso di comunità. Ha ricordato che nel dicembre 2022 Roma Capitale ha approvato la prima delibera sulle comunità energetiche, avviando un percorso di semplificazione delle procedure per cittadini, associazioni e terzo settore.
Alfonsi ha illustrato le iniziative in corso, tra cui l’utilizzo dei tetti pubblici delle scuole e dei mercati rionali per la produzione di energia rinnovabile, con la possibilità di ridistribuirla alla comunità nei periodi di chiusura. Ha citato il progetto pilota nel Primo Municipio, dove una fondazione ha avviato una comunità energetica, e il caso delle Terme di Caracalla, dove un edificio storico sarà riqualificato in chiave green, integrando energia solare e geotermica. Ha concluso sottolineando l’importanza di sviluppare sia progetti pubblici sia collaborazioni con aziende e terzo settore, per rendere Roma un modello di sostenibilità e innovazione urbana.
Ilaria Fontana, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati, ha sottolineato la necessità di un dialogo costante tra politica, imprese e cittadini per garantire che le politiche ambientali rispondano alle reali esigenze del Paese. Ha evidenziato il ruolo delle comunità energetiche rinnovabili e delle misure di incentivazione come il Superbonus, nonostante le difficoltà attuative. Ha inoltre riconosciuto che la burocrazia e la complessità normativa rallentano la transizione ecologica, ostacolando chi vuole investire in soluzioni sostenibili.
Secondo Fontana, la transizione ecologica deve essere accessibile a tutti e costruita in modo condiviso, evitando di gravare esclusivamente su aziende e cittadini. Ha ribadito l'importanza di semplificare le procedure per accelerare gli investimenti verdi e migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio. Ha concluso sottolineando che la sostenibilità non è un costo, ma un valore per il sistema Italia, fondamentale per garantire equità intergenerazionale e un futuro più efficiente e resiliente.
Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Roma Capitale, ha messo in evidenza che Roma è strutturalmente una città green, grazie alla sua conformazione territoriale e agli investimenti recenti sulle comunità energetiche. Ha ricordato l’inclusione della città tra le 100 che puntano alla neutralità carbonica entro il 2030 e il ruolo chiave dei fondi del PNRR. Tuttavia, ha evidenziato tre contraddizioni della transizione ecologica: il rischio di contrapporre la lotta al cambiamento climatico con il contrasto alla povertà, l’accessibilità limitata alle tecnologie sostenibili solo per chi può permettersele e la rigenerazione urbana guidata da opportunità di investimento senza un'adeguata valutazione dell’impatto ambientale.
Zevi ha proposto una gestione più intelligente del patrimonio pubblico, trasformando i tetti degli edifici in comunità energetiche per ridurre la povertà energetica e massimizzare l’uso delle risorse disponibili. Ha sottolineato l’importanza di ottimizzare e valorizzare immobili pubblici spesso inutilizzati o sottoutilizzati, trasformandoli in strumenti per il benessere sociale e ambientale. Infine, ha evidenziato che una strategia efficace potrebbe non solo ridurre l’impatto climatico, ma anche creare opportunità di lavoro nel settore della sostenibilità.
Simona Alberini, Country Holding Officer and Chairman of the Board, ABB Italia, ha posto l’attenzione sulle criticità del patrimonio immobiliare italiano, tra edifici degradati e vincoli storici che ostacolano la riqualificazione. Ha sottolineato il ruolo dello smart building per migliorare efficienza e sostenibilità, in un settore che genera 174 miliardi di euro e potrebbe creare 200.000 nuovi posti di lavoro, ma soffre la carenza di figure qualificate e una normativa complessa.
Per Alberini, è necessario semplificare le normative, investire nella formazione e promuovere l’adozione di sistemi di automazione, diagnostica predittiva e integrazione delle rinnovabili. Ha sottolineato l’urgenza di soluzioni concrete per la gestione degli edifici storici, bilanciando tutela e sostenibilità.
Luca Conti, CEO E.ON Italia, ha sottolineato che la transizione energetica deve essere accompagnata da digitalizzazione e condivisione sociale per evitare che resti un fenomeno elitario. Ha messo in evidenza la crescita delle comunità energetiche in Italia e il potenziale inutilizzato dei tetti, che se sfruttato al 25-30% basterebbe a raggiungere gli obiettivi nazionali.
Ha ribadito che efficienza energetica e reti smart sono essenziali per garantire risparmio, indipendenza e sostenibilità, rendendo la transizione accessibile a cittadini e imprese.
Valentino Cotugno, Presidente, CONFAPI LAZIO/Edilizia, CEO, GRUPPO REA ITALIA, ha messo in luce il calo del settore edilizio (-65% nei primi mesi del 2024) a seguito della riduzione del Superbonus, con il rischio che progetti di efficientamento energetico e smart building restino solo teorici.
Cotugno ha proseguito ribadendo la necessità di politiche stabili per sostenere il settore. Ha elogiato le pompe di calore Daikin come soluzione chiave e promosso l’uso di materiali sostenibili come il legno lamellare. Ha concluso sottolineando l’importanza di collaborazioni con istituzioni e aziende per un’edilizia più innovativa e sostenibile.
Antonio Piciocchi, Senior Partner, Deloitte, ha evidenziato che la rigenerazione urbana deve coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale, evitando approcci ideologici e garantendo fattibilità economica. A seguire, ha affermato che le comunità energetiche in Italia sono ancora poche (circa 170), principalmente a causa della complessità normativa e della difficoltà nel quantificare i benefici economici e sociali.
Piciocchi ha proposto un approccio data-driven, basato su strumenti di simulazione delle prestazioni energetiche, certificazioni green e finanza sostenibile. Ha sottolineato la necessità di una cabina di regia per semplificare la gestione degli incentivi, accelerando così gli investimenti e massimizzando i benefici economici e ambientali per le città e i cittadini.
Francesca Portincasa, Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese, ha sottolineato l’importanza dell’acqua nella rigenerazione urbana, citando il problema della scarsità idrica aggravato dal cambiamento climatico. Ha criticato l’uso inefficiente dell’acqua potabile in Italia, che potrebbe essere ridotto con sistemi di reti duali e il riutilizzo delle acque grigie per servizi non potabili.
Poi, Portincasa ha proposto soluzioni come l’impiego di depuratori green, la valorizzazione del biogas e l’integrazione di fotovoltaico e mini-centrali idroelettriche negli impianti idrici. Ha presentato un progetto per installare contatori intelligenti negli edifici di edilizia popolare, aumentando la consapevolezza sui consumi e rendendo il sistema idrico più efficiente e sostenibile.
Roberto Rossi, Presidente, ASSISTAL, ha chiuso la Round Table parlando del ruolo centrale dell’impiantistica nell’efficientamento energetico, specialmente negli edifici pubblici, dove le tecnologie devono essere integrate senza stravolgimenti strutturali. Ha sottolineato l’efficacia dei sistemi di automazione e gestione dell’energia (BMS), capaci di ridurre sensibilmente i consumi di gas ed elettricità e ha espresso preoccupazione per l’impatto economico della Direttiva Casa Green, stimando costi insostenibili per l’Italia.
Rossi ha enfatizzato il potenziale delle tecnologie impiantistiche per migliorare l’efficienza energetica con investimenti ridotti, a volte abbattendo i consumi del 30%. Ha ribadito l’importanza della formazione, con nuove figure professionali legate alla transizione energetica e alle comunità energetiche. Ha concluso sottolineando il valore sociale della riqualificazione professionale e della preparazione dei giovani ai lavori del futuro.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Creazione di un sistema integrato per la gestione delle reti e dei soggetti che operano nel settore della transizione sostenibile.
- Promozione del dialogo tra aziende e istituzioni per sviluppare strategie condivise ed efficaci.
- Rafforzamento delle partnership tra pubblico e privato per accelerare l’implementazione di soluzioni sostenibili.
- Collaborazione tra enti e realtà locali per affrontare e mitigare gli impatti del cambiamento climatico.
LEGGI
- Semplificare le normative per rendere più accessibile la transizione energetica ed ecologica.
- Stabilizzare le procedure burocratiche per garantire maggiore efficienza e meno ostacoli amministrativi.
- Definire regole chiare, uniformi e durature per incentivare l’adozione di pratiche sostenibili.
- Responsabilizzare tutti gli attori coinvolti affinché ognuno contribuisca al cambiamento con azioni concrete.
CULTURA
- Potenziare la formazione specializzata per preparare professionisti in grado di affrontare le sfide della transizione ecologica.
- Investire in iniziative educative per diffondere conoscenza e consapevolezza sulle tematiche ambientali.
- Promuovere programmi di istruzione e sensibilizzazione nelle scuole per creare una cultura della sostenibilità fin dalle giovani generazioni.

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
Resta in contatto con il team

Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Schneider Electric Italia S.p.A
“Infrastrutture e trasporti: approcci integrati per la transizione energetica”

Obiettivo del gruppo di lavoro è impegnarsi per l’elettrificazione e la decarbonizzazione delle grandi infrastrutture strategiche in ambito trasporti. Nel contesto degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione, e delle costanti evoluzioni tecnologiche in ambito digitalizzazione ed automazione, i gestori delle infrastrutture di trasporto quali aeroporti, porti, ferrovie, autostrade e le autorità competenti devono affrontare sfide ingenti in termini di investimenti e nuove competenze. I lavori si concentreranno sullo stato dell’arte e sulle strategie per la diffusione di proc essi virtuosi finalizzati a ridurre l’impatto ambientale, innovare ed ottimizzare le attività svolte all’interno del l’intera catena del valore, a beneficio dello sviluppo dell’economia nazionale.
Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems, Schneider Electric

Andrea Annunziata, Presidente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale

Pino Musolino, Presidente, Autorità Portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale

Rita Taraschi, DG per lo sviluppo del territorio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Luca Conti, CEO, E.ON Italia

Lorenzo Lagorio, Country Manager Italy, Easyjet

Luca Morelli, Head of Sustainability Promotion, ENAV

Nicola Pascale, Amministratore Unico, ANM – Azienda Napoletana Mobilità

Lorenzo Mineo
- I costi dell’energia sono molto alti, quindi l’efficienza energetica è fondamentale per la sostenibilità economica.
- La decarbonizzazione deve diventare un vero e proprio modello di business, non solo un obiettivo ambientale.
- Digitalizzazione e innovazione devono essere integrate con persone e infrastrutture per garantire una transizione efficace.
Lorenzo Lagorio
- Il trasporto aereo deve essere sempre più connesso e integrato per ottimizzare le risorse e ridurre le emissioni.
- Le compagnie e gli operatori del settore devono seguire una roadmap condivisa per accelerare la transizione.
- La collaborazione tra aziende e istituzioni è essenziale: lavorare insieme per risultati concreti.
Pierluigi Altomare
- È necessario mitigare gli impatti ambientali con strategie sostenibili e tecnologie avanzate.
- L’elettrificazione delle macchine e delle infrastrutture rappresenta un passo importante verso la sostenibilità.
- L’uso di energie rinnovabili e sistemi di riciclo dei materiali può contribuire a ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza.
Pino Musolino
- Il settore portuale sta affrontando le prime fasi della decarbonizzazione, con test su nuove soluzioni.
- La pianificazione e le strategie devono tenere conto del valore sociale della transizione energetica.
- Serve un approccio inclusivo e strutturato per garantire risultati a lungo termine, evitando soluzioni improvvisate.
Luca Morelli
- La decarbonizzazione è necessaria, ma deve essere gestita con attenzione: il carbonio è anche una risorsa utile in alcuni processi.
- L’intermodalità è una strategia chiave per ottimizzare trasporti e consumi energetici.
- Bisogna sviluppare rotte e percorsi più sostenibili, riducendo le emissioni del settore logistico.
Luca Conti
- Creare partnership solide tra pubblico e privato per sviluppare soluzioni più sostenibili nel settore energetico.
- Sfruttare nuove politiche e strumenti di flessibilità per integrare energie rinnovabili nel sistema.
- Adottare un approccio sistemico per garantire la resilienza del settore energetico.
Rita Taraschi
- È essenziale aumentare la consapevolezza e parlare della transizione energetica in un’ottica territoriale e di sistema.
- Bisogna migliorare la gestione delle risorse attraverso una pianificazione attenta e mirata.
- La condivisione di buone pratiche e strategie è fondamentale per delineare le necessità e accelerare la transizione.
Sintesi
Lorenzo Mineo, Vice President divisione Power Systems, Schneider Electric, ha evidenziato il problema della competitività energetica in Italia, dove i costi dell’elettricità e del gas sono più alti rispetto ad altri Paesi europei, penalizzando il sistema produttivo. Ha sottolineato l’elevata dipendenza dai combustibili fossili, che contrasta con gli obiettivi climatici globali. In questo contesto, efficienza e digitalizzazione sono strumenti chiave per migliorare la resilienza delle infrastrutture e ottimizzare l’uso dell’energia.
Mineo ha ribadito che la transizione energetica deve essere sostenibile ed economicamente vantaggiosa, evitando approcci esclusivamente elettrici e riducendo gli sprechi. Ha sottolineato il ruolo delle reti digitalizzate e delle isole energetiche, modelli che potrebbero migliorare l’affidabilità e l’equilibrio del sistema. Infine, ha evidenziato la necessità di formare nuove competenze per gestire infrastrutture sempre più automatizzate ed efficienti.
Pierluigi Altomare, Dirigente ufficio ambiente, manutenzione e servizi generali autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale, ha illustrato l’impatto ambientale delle infrastrutture portuali a Napoli e Castellammare di Stabia, sottolineando la necessità di mitigare le emissioni. Ha evidenziato le sfide legate all’elettrificazione delle banchine, fondamentale per ridurre l’inquinamento delle navi da crociera, che richiedono fino a 16 MW di potenza quando ormeggiate.
Altomare ha sottolineato la necessità di migliorare l’approvvigionamento energetico, collaborando con Terna e le istituzioni per potenziare la rete elettrica portuale. Ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento degli stakeholder energetici e lo sviluppo di cabine primarie a Napoli e Salerno per garantire una fornitura stabile. Ha infine ribadito l’impegno nella realizzazione di impianti fotovoltaici per integrare energia rinnovabile nei porti.
Pino Musolino, Presidente, Autorità Portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale, ha ribadito il ruolo strategico dei porti nella transizione ecologica ed energetica, evidenziando la necessità di una visione più ampia e integrata. Ha citato l’esperienza di alcune città che, pur adottando tecnologie avanzate, hanno dovuto rallentare i processi di digitalizzazione a causa di conflitti sociali e mancanza di benefici per la comunità locale.
Musolino ha evidenziato l’importanza di una sostenibilità olistica, che consideri non solo l’aspetto ambientale, ma anche quello economico e sociale. Ha ribadito che la transizione deve essere accompagnata da infrastrutture adeguate e processi efficienti per evitare sprechi e inefficienze. Ha concluso invitando a guardare al futuro con una mentalità aperta e innovativa, evitando approcci ancorati al passato.
Rita Taraschi, DG per lo sviluppo del territorio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha messo in evidenza il ruolo chiave del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella gestione delle emissioni di CO2 e nella pianificazione territoriale, nonché di considerare il territorio come un sistema complesso, integrando sostenibilità e investimenti pubblici.
Taraschi ha auspicato un approccio partecipativo già in fase di pianificazione, coinvolgendo attivamente gli stakeholder. Ha ribadito la necessità di condividere le normative con chi le applica, per garantire un’effettiva sostenibilità nella gestione del territorio.
Luca Conti, CEO, E.ON Italia, ha esposto l’importanza di sviluppare la mobilità elettrica all’interno di un sistema energetico sostenibile. Ha sottolineato come non sia sufficiente elettrificare i trasporti se l’energia utilizzata proviene ancora da fonti fossili. L’integrazione tra mobilità e infrastrutture di ricarica è quindi cruciale per massimizzare i benefici ambientali.
Conti ha illustrato la necessità di una elettrificazione su larga scala, supportata da soluzioni digitalizzate e integrate. Ha citato l’esempio dell’area Mind, ex Expo di Milano, come modello di sviluppo urbano basato su un’infrastruttura intelligente e flessibile. Ha inoltre sottolineato il potenziale del vehicle-to-grid, dove i veicoli elettrici non solo consumano energia, ma possono restituirla alla rete quando necessario. Ha concluso ribadendo che il futuro della mobilità elettrica dipenderà dalla capacità di ottimizzare i flussi energetici attraverso sistemi avanzati di gestione digitale.
Lorenzo Lagorio, Country Manager Italy, Easyjet, ha riconosciuto il ruolo del trasporto aereo nell’impatto ambientale, sottolineando che l’intera filiera – dalle compagnie aeree ai produttori di aeromobili – sta lavorando per ridurre le emissioni. EasyJet ha sviluppato una roadmap con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 35% entro il 2035 e di azzerarle entro il 2050, grazie a una combinazione di aeromobili di nuova generazione e carburanti sostenibili (SAF).
Ha posto l'accento sul fatto che il successo della decarbonizzazione dipenderà anche dagli aeroporti, che dovranno investire in infrastrutture per supportare l’uso di nuovi carburanti. Il passaggio ai SAF e, in prospettiva, all’idrogeno sarà una sfida cruciale, sia per la necessità di produzione su larga scala sia per la sostenibilità economica. Ha sottolineato che la transizione richiederà un impegno congiunto tra industria, istituzioni e governi, con politiche di incentivazione adeguate a sostenere questo percorso.
Luca Morelli, Head of Sustainability Promotion, ENAV, ha affermato che la decarbonizzazione è una certezza per il futuro, ma ha sottolineato che il carbonio non è un male assoluto, ricordando il suo ruolo essenziale nell’atmosfera terrestre. Ha illustrato il lavoro di ENAV nel ridurre l’impatto ambientale del traffico aereo, in particolare attraverso l’ottimizzazione delle rotte e delle procedure di volo per le compagnie aeree.
Morelli ha spiegato che ENAV sta implementando innovazioni tecnologiche per offrire rotte più efficienti, con l’obiettivo di ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Ha evidenziato come, grazie a queste procedure, sia stato possibile risparmiare già un milione di tonnellate di CO2. Ha concluso ribadendo l’importanza di soluzioni strategiche nel controllo del traffico aereo per favorire una transizione sostenibile nel settore dell’aviazione.
PROGETTI
- Valutazione del potenziale del nucleare sulle navi come soluzione alternativa per la transizione energetica nel settore marittimo.
- Sviluppo di un piano di elettrificazione delle infrastrutture di trasporto per ridurre l’impatto ambientale.
- Investimenti mirati per aiutare le compagnie aeree e i trasporti a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni.
- Facilitare l’adozione di tecnologie innovative per le aziende del settore trasporti, garantendo maggiore sostenibilità.
LEGGI
- Semplificare le normative per accelerare la transizione energetica e facilitare l’adozione di nuove tecnologie.
- Definire obiettivi chiari e mirati nelle politiche di transizione per ridurre le incertezze nel settore infrastrutturale e dei trasporti.
- Migliorare la progettazione strutturale delle infrastrutture per renderle più efficienti e adatte alle sfide future.
- Ridurre i costi della transizione energetica attraverso incentivi e agevolazioni per gli investimenti sostenibili.
CULTURA
- Superare il concetto di “si è sempre fatto così” per promuovere un cambiamento culturale nella gestione dell’energia e delle infrastrutture.
- Diffondere maggiore conoscenza per permettere decisioni informate su strategie di sostenibilità e innovazione.
- Guardare ad altre best practices internazionali per trarre ispirazione e migliorare la pianificazione energetica e ambientale.
- Coinvolgere università e istituzioni per favorire la ricerca e la formazione di nuove figure professionali nel settore della transizione energetica.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Coop Italia
"Sostenibilità ambientale e nuove prospettive per la filiera alimentare"

Obiettivo della Tavola Rotonda è la creazione di sinergie per una concreta riduzione dell’impatto ambientale delle attività all’interno della filiera alimentare: comparto di eccellenza, virtuoso e strategico per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione. I lavori si concentreranno sulle possibili soluzioni per la riduzione delle emissioni, l’impiego di processi e materiali a ridotto impatto ambientale, la definizione di best practices a tutti i livelli della catena del valore: dalla produzione, alla trasformazione, alla commercializzazione. Saranno presentati case history relativi a best practices di innovazione e sostenibilità.
Maura Latini, Presidente, Coop Italia

Annalisa Corrado, Commissione ENVI, Parlamento europeo

Diego D’Amato, Presidente e Amministratore Delegato, Bureau Veritas Italia, e Chief Executive Italy, Switzerland and Mediterranean District, Bureau Veritas

Simona Fontana, Direttrice Generale, Consorzio Nazionale Imballaggi

Nicola Gherardi, componente della Giunta Esecutiva, Confagricoltura

Massimo Iannetta, Vicepresidente del Comitato tecnico – scientifico, Cluster Agrifood Nazionale, Responsabile Divisione “Sistemi Agroalimentari Sostenibili” Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali, ENEA

Renata Righetti, Presidente, Bugnion SpA

Fabiano Villa, Commercial Director, DSV

Maura Latini
- La filiera alimentare deve ridurre il proprio impatto ambientale attraverso processi e materiali a basso impatto.
- È necessario adottare una visione integrata della sostenibilità, che includa non solo l’ambiente, ma anche aspetti sociali ed economici.
- Definire best practices e modelli di filiera più responsabili per garantire una transizione efficace e duratura.
Massimo Iannetta
- Creare reti e connessioni tra ricerca, impresa e territori per favorire soluzioni innovative.
- Promuovere il dialogo tra tutti gli stakeholder per una gestione più inclusiva delle risorse.
- Ottimizzare l’uso delle risorse e valorizzare gli scarti per un modello produttivo più circolare.
Renata Righetti
- Le best practices devono essere condivise senza limitazioni di brevetti per accelerare l’innovazione.
- Sostenere la diffusione di soluzioni innovative che migliorano la qualità della vita.
- Ripensare il sistema dei brevetti per facilitare la sostenibilità e la cooperazione.
Fabiano Villa
- I trasporti e la logistica hanno un forte impatto ambientale, quindi è essenziale ridurre le emissioni attraverso nuove soluzioni.
- Promuovere l’uso di mezzi green e la creazione di magazzini sostenibili.
- Incentivare il concetto di prosumer, dove i consumatori partecipano attivamente alla produzione sostenibile.
Diego D’Amato
- Supportare le aziende nell’import/export per garantire uno scambio equo e sostenibile.
- Adottare un approccio resiliente, che non si limiti a recepire norme, ma che crei nuove strategie per la sostenibilità.
- Dare fiducia alle innovazioni e alle pratiche emergenti per accelerare il cambiamento.
Simona Fontana
- L’uso di materiali riciclati è fondamentale per proteggere il pianeta e ridurre il consumo di risorse vergini.
- Migliorare il regolamento sugli imballaggi per garantire sicurezza e sostenibilità.
- Sensibilizzare il pubblico e le aziende per creare un sistema più consapevole e responsabile.
Annalisa Corrado
- La normativa europea deve mettere al centro la sostenibilità ambientale e sociale.
- Creare un dialogo strategico per affrontare il futuro della filiera alimentare con una visione a lungo termine.
- Adottare un approccio sistemico, che integri ambiente, economia e società in un unico modello di sviluppo.
Nicola Gherardi
- Applicare correttamente i principi del Green Deal per una transizione efficace.
- Limitazioni e regolamenti devono essere bilanciati con nuove prospettive e opportunità per il settore.
- Sviluppare modelli di agrivoltaico avanzato per ottimizzare la produzione agricola e l’energia rinnovabile.
Sintesi
Maura Latini, Presidente, Coop Italia, ha posto l'accento sul fatto che la sostenibilità sia diventata un elemento centrale nella normativa europea, ridefinendo la filiera agroalimentare. Coop, che lavora su questi temi da decenni, riconosce la necessità di un approccio integrato che coniughi processi, tecnologia e trasparenza. Tuttavia, ha sottolineato le difficoltà per le piccole imprese nell’adattarsi a questi cambiamenti, a causa degli elevati investimenti richiesti. Ha inoltre rilevato una crescente discrepanza tra la regolamentazione europea e la concorrenza globale, con il rischio che prodotti meno sostenibili provenienti da mercati esteri penalizzino le imprese europee.
Latini ha ribadito l’importanza di rendere la sostenibilità accessibile a tutte le imprese, garantendo equità nella competizione globale, nonché la necessità di un bilanciamento tra regolamentazione ambientale e libero mercato, affinché le imprese italiane ed europee possano competere senza essere svantaggiate. Infine, ha evidenziato un cambiamento nella percezione dei consumatori, sempre più preoccupati per questioni economiche e geopolitiche, e ha lanciato un appello affinché la sostenibilità resti una priorità condivisa, supportata da politiche coerenti e strategie di lungo termine.
Diego D’Amato, Presidente e Amministratore Delegato, Bureau Veritas Italia, e Chief Executive Italy, Switzerland and Mediterranean District, Bureau Veritas, ha sottolineato il ruolo chiave di Bureau Veritas nel supportare le aziende nella transizione verso la sostenibilità e il fatto che, senza un cambiamento culturale, le nuove normative ambientali rischiano di essere percepite come meri obblighi burocratici. Attualmente, molte imprese si limitano a ottemperare agli standard richiesti, senza una reale strategia di lungo termine.
Per garantire una transizione efficace, D’Amato ha enfatizzato l’importanza di diffondere una cultura della sostenibilità lungo l’intera filiera produttiva. Bureau Veritas può aiutare le aziende non solo nella verifica della conformità agli standard, ma anche nella crescita resiliente delle loro filiere, promuovendo una consapevolezza condivisa. L'obiettivo è trasformare la certificazione da semplice attestazione di conformità a strumento di miglioramento continuo, rafforzando la fiducia dei consumatori e la competitività delle imprese.
Simona Fontana, Direttrice Generale, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha evidenziato il ruolo del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) nella promozione dell’economia circolare attraverso l’utilizzo di materie prime seconde, riducendo il consumo di risorse naturali. Il recente Regolamento Europeo sugli Imballaggi ha introdotto nuovi requisiti minimi per garantire la sostenibilità e circolarità degli imballaggi futuri, ponendo una sfida importante: bilanciare la sostenibilità ambientale con la necessità di preservare la funzione primaria degli imballaggi, soprattutto nel settore alimentare.
Il consorzio punta a diffondere best practices e supportare le aziende, in particolare le PMI, nell’adeguamento alle nuove normative. Un esempio concreto è il bando per l’ecodesign, che premia imballaggi innovativi a basso impatto ambientale. Conai lavora per educare e sensibilizzare il settore, traducendo le normative in strumenti operativi accessibili. Il futuro degli imballaggi sarà caratterizzato da un approccio più integrato tra innovazione, funzionalità e riduzione dell’impatto ambientale, mantenendo elevati gli standard di sicurezza e conservazione dei prodotti.
Nicola Gherardi, componente della Giunta Esecutiva, Confagricoltura, ha messo in luce i progressi dell’agricoltura nella riduzione delle emissioni (-15%) e nell’uso di agrofarmaci (-26%) negli ultimi 20 anni, spesso poco valorizzati. Ha sottolineato il crescente interesse dei consumatori per la sostenibilità e la necessità di adeguarsi a normative sempre più stringenti, in un contesto che impone nuove sfide per il settore.
Per il futuro, Gherardi ha indicato l’agricoltura di precisione, i crediti di carbonio e l’agrivoltaico avanzato come strumenti chiave per coniugare produttività e sostenibilità. L’adozione di tecnologie avanzate e una maggiore valorizzazione delle pratiche virtuose possono garantire competitività agli agricoltori e un impatto positivo sull’ambiente.
Massimo Iannetta, Vicepresidente del Comitato tecnico – scientifico, Cluster Agrifood Nazionale, Responsabile Divisione “Sistemi Agroalimentari Sostenibili” Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali, ENEA, ha illustrato il ruolo dei cluster tecnologici nazionali, strumenti voluti dal Ministero della Ricerca per creare reti collaborative tra ricerca, imprese e territori. Ha evidenziato come il trasferimento dell’innovazione non avvenga più in modo verticale, ma attraverso modelli aperti, come i Living Labs europei, che favoriscono il dialogo tra tutti gli attori della filiera. La sostenibilità oggi si basa su tre pilastri chiave: sicurezza e tracciabilità alimentare, rapporto tra nutrizione e salute, e digitalizzazione applicata all’energia e all’acqua.
Per il futuro, Iannetta ha manifestato l’importanza di un approccio circolare e integrato, in cui innovazione e sostenibilità vadano di pari passo con la redditività economica. Tecnologie come l’agrivoltaico possono ottimizzare l’uso dell’energia, mentre la valorizzazione di scarti e sottoprodotti agroalimentari può generare nuove risorse per nutraceutica, farmaceutica e cosmetica. L’obiettivo è garantire un modello di sviluppo sostenibile in cui tutti gli attori della filiera traggano benefici concreti, promuovendo un uso efficiente delle risorse e riducendo gli sprechi.
Renata Righetti, Presidente, Bugnion SpA, ha evidenziato il ruolo cruciale della proprietà intellettuale nel proteggere le innovazioni aziendali e garantirne un ritorno economico. Tuttavia, ha sottolineato come la sostenibilità ponga una sfida a questo sistema: la necessità di condividere soluzioni per il bene comune può entrare in contrasto con la logica dei brevetti. L’evoluzione tecnologica è sempre più veloce, rendendo il periodo di tutela ventennale talvolta poco compatibile con le esigenze attuali.
Per il futuro, Righetti ha suggerito un possibile ripensamento del sistema brevettuale in alcuni ambiti, prendendo spunto da modelli già esistenti, come il licensing FRAND nel settore delle telecomunicazioni o l’approccio open source, promosso anche dall’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. Ha citato il caso di Tesla, che ha reso i propri brevetti accessibili per accelerare l’innovazione nel settore delle auto elettriche. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra protezione dell’innovazione e condivisione delle soluzioni sostenibili, garantendo sia il progresso tecnologico che un accesso equo alle nuove tecnologie.
Fabiano Villa, Commercial Director, DSV, ha illustrato l’impegno di DSV nella sostenibilità, con obiettivi ambiziosi come il Net Zero al 2050 e la riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030. L’azienda, quotata in borsa, pubblica un report di sostenibilità e investe costantemente in innovazione per ridurre l’impatto ambientale delle proprie operazioni logistiche. Tra le iniziative concrete, spicca l’installazione di pannelli fotovoltaici su 100.000 m² di magazzino e l’ottimizzazione del consumo energetico nei propri siti operativi.
Villa ha sottolineato come la tecnologia e l’innovazione siano fondamentali per una logistica più sostenibile. Ha citato soluzioni come il packaging on demand, che riduce lo spreco di materiali, e sistemi di automazione avanzati, già implementati in alcuni magazzini, che abbassano i consumi energetici e ottimizzano gli spazi. L’obiettivo è rendere la logistica sempre più efficiente, integrando automazione, digitalizzazione e riduzione dell’impatto ambientale. DSV punta su partnership strategiche e una cultura dell’innovazione per trasformare il settore logistico in un motore di sostenibilità.
Annalisa Corrado, Commissione ENVI, Parlamento europeo, ha evidenziato come molte imprese vedano la transizione ecologica come un’opportunità, non solo una sfida. Tuttavia, il contesto attuale è complesso, con resistenze al Green Deal e difficoltà nel portare avanti politiche di sostenibilità. Il dialogo strategico UE ha ribadito l’importanza di normative ambientali su misura, tecnologie di monitoraggio e accesso all’innovazione per supportare le filiere agroalimentari.
Corrado ha sottolineato la necessità di una visione integrata, con la nuova legge europea sull’adattamento climatico e la direttiva sul suolo come strumenti chiave per rendere l’agricoltura più resiliente. L’obiettivo è adottare un approccio sistemico, in cui sostenibilità, bioenergie e tutela ambientale siano pienamente integrate nelle strategie europee.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Creazione di filiere ed ecosistemi sostenibili attraverso la collaborazione tra attori del settore.
- Promozione della riciclabilità e tavoli di confronto per sviluppare soluzioni condivise ed efficienti.
- Sviluppo di collaborazioni di filiera per garantire una transizione più efficace e integrata a livello sociale e ambientale.
LEGGI
- Incentivi volontari per supportare le aziende nella transizione senza costi aggiuntivi obbligatori.
- Semplificazione normativa, garantendo tempi adeguati alle imprese per adattarsi alle nuove regolazioni.
- Accordi internazionali per definire standard comuni e facilitare la cooperazione tra settori e paesi.
CULTURA
- Diffusione della cultura della sostenibilità, sensibilizzando cittadini e imprese sulle nuove pratiche ambientali.
- Ascolto della ricerca e coinvolgimento di esperti per guidare il cambiamento con dati scientifici e soluzioni innovative.
- Formazione per fornitori e imprese, favorendo un cambio di mindset per affrontare al meglio la transizione ecologica.

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
Resta in contatto con il team

Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
BRT
"Driving change e net zero: quali scenari per logistica ed industria"

Obiettivo del team è stato lavorare per la creazione di sinergie tra logistica e settori chiave dell’industria per la riduzione dell’impatto ambientale delle relative attività. Tra gli addetti ai lavori, rappresentanti dei settori alimentare, farmaceutico, industria, utilities.
Stefania Pezzetti, CEO, BRT S.p.A.

Mario Alovisi, CMO, Trenitalia, CEO, Italia Loyalty

Daniele Barbone, Amministratore delegato, Acqua Novara VCO, Coordinatore Commissione, Acque Potabili Utilitalia

Alessio Lechiara, Country Manager, Econocom Italia

Franco Luini, CEO, Tucano

Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy S.p.A.

Davide Piazzi, Business Development Manager Italy, Hitachi Energy

Stefano Pisani, Head of Industrial self-consumption, Iberdrola Italia

Stefania Pezzetti
- Lavorare per la creazione di sinergie tra logistica e settori chiave dell’industria.
- Ridurre l’impatto ambientale delle attività.
- Promuovere una sostenibilità a 360°: persone, pianeta e comunità.
Mario Alovisi
- Promuovere l’intermobilità per una logistica più efficiente.
- Impegno nell’uso di materiali sostenibili.
- Sviluppare certificazioni per rendere le persone più consapevoli.
Daniele Barbone
- Ridurre l’impatto diretto sul territorio tramite soluzioni sostenibili.
- Ottimizzare la gestione del servizio idrico.
- Digitalizzare i servizi per ridurre consumi e perdite.
Alessio Lechiara
- Integrare sostenibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale.
- Rendere le tecnologie accessibili e flessibili.
- Ottimizzare i sistemi per eliminare sprechi.
Franco Luini
- Produrre e scegliere prodotti di qualità come primo passo verso la sostenibilità.
- Selezionare materiali e design sostenibili con una filiera controllata.
- Bilanciare costi ed emissioni nello studio dei piani di approvvigionamento.
Geert Vos
- Produrre in Europa per ridurre l’impatto logistico.
- Migliorare logistica e normativa garantendo affidabilità.
- Aumentare il carico per camion e sviluppare magazzini certificati.
Davide Piazzi
- Sfruttare l’innovazione per favorire la transizione energetica.
- Visione olistica della sostenibilità e dell’uso dell’energia.
- Soluzioni per la mobilità green ed efficientamento energetico.
Stefano Pisani
- Adattare i modelli di business alle esigenze della transizione.
- Puntare su energia rinnovabile e percorsi verso la sostenibilità.
- Decarbonizzare senza sprecare risorse.
Sintesi
La Round Table di BRT è stata aperta da Stefania Pezzetti, CEO dell’azienda che ha illustrato l’approccio attuale dell’azienda alla sostenibilità come integrazione tra ambiente, persone e comunità. BRT ha già avviato il processo di internalizzazione degli operatori di magazzino, migliorando tutele e condizioni di lavoro. Sul piano ambientale, sono stati introdotti circa 1000 veicoli elettrici e l’80% della flotta utilizza carburanti a basse emissioni. L’adozione capillare di locker e punti di ritiro riduce l’impatto urbano della distribuzione. Negli ultimi cinque anni, le emissioni di CO₂ sono diminuite del 19%. L’azienda collabora anche con il Banco Alimentare e svolge un ruolo chiave nel supporto logistico alle PMI italiane.
La sostenibilità, quindi, deve diventare una cultura condivisa, non solo una questione tecnologica. BRT punta a rafforzare ulteriormente il legame tra innovazione ambientale e responsabilità sociale, promuovendo modelli di business che generino valore diffuso e impatto misurabile sul lungo termine. L’obiettivo è consolidare il ruolo di BRT come motore di sviluppo sostenibile per l’intero ecosistema economico.
Poi, Mario Alovisi, CMO di Trenitalia, ha descritto l’azienda come nativamente sostenibile, grazie a un’infrastruttura alimentata al 100% da fonti rinnovabili e all’impiego di biocarburanti e materiali altamente riciclabili nei treni. L’approccio ‘door to door’ favorisce una mobilità integrata, mentre strumenti di comunicazione, come l’indicazione della CO₂ risparmiata sui biglietti, promuovono una maggiore consapevolezza ambientale tra i passeggeri.
È presente l’intenzione di rafforzare l’integrazione tra mobilità sostenibile, innovazione digitale e responsabilità sociale. In futuro si deve puntare a una mobilità sempre più fluida e intermodale, in cui il viaggio diventi una scelta consapevole. Il marketing aziendale sarà sempre più orientato a educare il cittadino, trasformando l’esperienza del trasporto in un gesto concreto di sostenibilità.
Sul fronte energetico, anche il settore idrico si trova al centro delle sfide ambientali, economiche e regolatorie e, come evidenziato da Daniele Barbone, Amministratore delegato di Acqua Novara VCO, Coordinatore Commissione di Acque Potabili Utilitalia, è altresì oggi un punto nevralgico della transizione energetica, stretto tra obblighi normativi, sostenibilità ambientale e vincoli di efficienza. Nonostante l’acquisto esclusivo di energia da fonti rinnovabili, il sistema tariffario resta distorto dal legame con i prezzi dei combustibili fossili. Allo stesso tempo, il comparto è chiamato a garantire la neutralità energetica nei processi di depurazione, affrontando un consumo elevato e spesso rigido.
Per rispondere a queste sfide, occorre trasformare le reti idriche in sistemi intelligenti, in cui digitalizzazione e modellistica predittiva permettano di ridurre drasticamente sprechi, consumi e perdite. La sostenibilità deve diventare parte integrante della struttura gestionale, non un vincolo esterno, ma un driver di innovazione, efficienza e competitività. Solo così il servizio idrico potrà evolvere in chiave energeticamente sostenibile.
La transizione energetica richiede un uso strategico della tecnologia, che deve diventare più accessibile, efficiente e inclusiva. E, inoltre, secondo Alessio Lechiara, Country Manager di Econocom Italia, l’impiego di strumenti digitali per il monitoraggio in tempo reale e l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale consentono di ridurre sprechi e ottimizzare risorse, anche in settori complessi come la logistica. Il passaggio da un modello basato sulla proprietà a uno orientato all’uso contribuisce inoltre ad abilitare forme concrete di economia circolare.
La sostenibilità tecnologica del futuro sarà fondata sulla capacità di riutilizzare e ridistribuire i dispositivi dismessi, prolungandone il ciclo di vita e riducendo l’impatto ambientale della produzione. La transizione energetica passerà anche da modelli flessibili, adattabili e condivisi, dove l’innovazione digitale sarà non solo uno strumento tecnico, ma un abilitatore sociale e ambientale.
Franco Luini, CEO di Tucano, ha spiegato come anche una realtà medio-piccola possa contribuire alla transizione ambientale attraverso una gestione attenta della filiera produttiva e distributiva. L’uso di materiali riciclabili, il controllo diretto dei fornitori, il ricorso prevalente al trasporto marittimo e l’ottimizzazione delle scorte grazie all’intelligenza artificiale rappresentano strumenti concreti per ridurre l’impatto ambientale.
A questo fine, la sostenibilità deve essere progettata fin dall’origine del prodotto, integrando design, logistica e tecnologia in una visione circolare. Il futuro punta a una filiera trasparente e tracciabile, in cui ogni fase - dalla produzione alla distribuzione - sia ottimizzata per ridurre sprechi, consumi e impatti, mantenendo allo stesso tempo efficienza e qualità.
Geert Vos, CEO di Daikin Air Conditioning Italy S.p.A., ha, invece, illustrato come l’efficienza logistica rappresenti un pilastro essenziale della transizione energetica. Daikin ha aumentato il carico medio per camion del 10% e riorganizzato i flussi per ridurre trasporti parziali, oltre a promuovere l’uso del trasporto ferroviario tra gli stabilimenti europei. Sono in corso interventi di riqualificazione energetica su oltre un milione di metri quadri di magazzini, con l’obiettivo di diminuire il consumo complessivo.
Sicuramente, il futuro sostenibile passa da un’integrazione tra logistica ottimizzata, approvvigionamento locale e interventi normativi mirati. Per questo rafforzare la produzione europea di componenti elettronici e introdurre standard più efficienti per i mezzi pesanti sono leve chiave per una decarbonizzazione reale. La transizione richiede coerenza tra industria e regolazione, evitando squilibri che compromettano la continuità produttiva.
Poi, con Davide Piazzi, Business Development Manager Italy di Hitachi Energy, è stato affrontato il tema della transizione che richiede una gestione intelligente dell’energia: non basta produrla da fonti pulite, occorre anche usarla in modo strategico. L’obiettivo è costruire un ecosistema industriale dove la digitalizzazione permetta di ridurre gli sprechi, allungare la vita degli asset e abilitare nuove soluzioni per la mobilità sostenibile, come la ricarica veloce e continua delle flotte aziendali.
Uno strumento chiave per accompagnare le imprese nella transizione energetica sono i Power Purchase Agreements. Secondo Stefano Pisani, Head of Industrial self-consumption di Iberdrola Italia, attraverso contratti a lungo termine per la fornitura di energia rinnovabile, è possibile garantire continuità, stabilità dei costi e riduzione dell’impatto ambientale, senza richiedere investimenti diretti da parte delle aziende.
I PPA sono destinati a diventare un pilastro strategico della sostenibilità industriale, contribuendo non solo alla decarbonizzazione ma anche alla solidità economica delle imprese. Il futuro della transizione si fonda sulla capacità di integrare fonti rinnovabili in modo strutturato, affidabile e accessibile, trasformando l’energia verde in un vantaggio competitivo duraturo.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Investire per ridurre perdite idriche e creare sinergie tra competenze logistiche.
- Sviluppare logistica collaborativa tramite co-creazione e vicinanza ai clienti.
- Promuovere soluzioni innovative, come trasporto ferroviario per piccole aziende, mezzi senza guidatore e condivisione di best practices.
LEGGI
- Chiarezza normativa, soprattutto su temi come privacy e raccolta dati.
- Snellire i processi burocratici per favorire efficienza.
CULTURA
- Fare cultura della sostenibilità all’interno e all’esterno dell’azienda.
- Favorire un cambiamento culturale aziendale per adottare nuove soluzioni.
- Creare equilibrio con i territori e rendere chiaro il senso di urgenza del cambiamento.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
DSV
“Decarbonizzazione e supply chain management: nuove strategie per la transizione ecologica”

L’obiettivo del team di lavoro è esplorare come le aziende possano ridurre l’impatto ambientale nella logistica e nella supply chain, promuovendo la transizione ecologica lungo l’intera catena del valore. Sono state analizzate soluzioni innovative, come l’ottimizzazione della supply chain per migliorare l’efficienza operativa e ridurre le emissioni, e si è discusso di stoccaggio sostenibile, con l’adozione di pratiche eco-compatibili nei magazzini. Inoltre, sono state approfondite le soluzioni di compensazione delle emissioni, l’uso di combustibili sostenibili e l’introduzione di veicoli elettrici per ridurre le emissioni di CO2 e rendere più sostenibili le operazioni logistiche. Infine, è stata esaminata la supply chain reattiva, capace di adattarsi rapidamente alle sfide ambientali e alle normative in continua evoluzione, accelerando così la transizione ecologica.
Davide Uracchi, Managing Director, DSV Contract Logistics

Saul Fava, VP Divisione Digital Energy, Schneider Electric Italia

Roberto Limentani, CEO, Iss Facility Services

Franco Luini, CEO, Tucano

Silvia Piazzalunga, VP sustainability Fineline Global, Fineline

Renata Righetti, Presidente, Bugnion

Cora Scandroglio, Head of Marketing & Communication, Econocom Italia

Chiara Todini, Founding Partner, Salvini e Soci

Geert Vos, CEO, Daikin Air Conditioning Italy

Davide Uracchi
- Accelerare la riduzione dell’impatto ambientale nella logistica e nella supply chain.
- Promuovere la transizione ecologica lungo l’intera catena del valore.
- Focus su: analisi di soluzioni innovative, compensazione e pratiche eco-compatibili (es. carbon tax, decarbonising logistics).
Saul Fava
- Un cambiamento culturale è necessario per affrontare la transizione ecologica.
- Fondamentale la coerenza e l’allineamento con partner strategici.
Roberto Limentani
- Impossibile lavorare in modo non sostenibile.
- Uso di nuove tecnologie e sensori per migliorare i consumi.
- Ascolto delle esigenze per individuare soluzioni sostenibili.
Franco Luini
- La sostenibilità è una questione complessa e sistemica.
- La logistica dei trasporti ha un impatto importante.
- Serve sinergia tra attori per soluzioni più green.
Renata Righetti
- Anche le piccole realtà possono fare molto.
- Ogni piccolo gesto è importante.
- I brevetti possono incentivare la sostenibilità.
Silvia Piazzalunga
- C'è ancora troppa resistenza alla sostenibilità.
- La sostenibilità deve essere un vantaggio, non solo un costo.
- Necessario un cambio culturale e piccoli passi verso il futuro.
Cora Scandroglio
- Servono competenze evolute per i lavori del futuro (digitali e ambientali).
- Flessibilità e consapevolezza dell’impatto ambientale sono centrali.
- Le aziende sono anelli di una stessa catena.
Chiara Todini
- La sostenibilità deve essere reale e concreta (no greenwashing).
- È fondamentale credere nel cambiamento organizzativo e gestionale.
- Cultura da disinquinare: chi inquina paga!
Sintesi
A introdurre la Round Table di DSV Contract Logistics è stato Davide Uracchi, Managing Director di DSV Contract Logistics, che ha presentato l’approccio strutturato della propria azienda alla transizione sostenibile, con una misurazione regolare delle emissioni e una riduzione significativa già raggiunta. L’introduzione di una carbon tax interna, azioni di efficientamento energetico e automazione logistica dimostrano l’impegno concreto dell’azienda.
L’obiettivo è arrivare alla carbon neutrality entro il 2050, con una logistica sempre più automatizzata, condivisibile e scalabile. La sostenibilità diventa un modello operativo replicabile, capace di coniugare efficienza ambientale, innovazione e vantaggio competitivo.
Ha proseguito Saul Fava, VP Divisione Digital Energy di Schneider Electric Italia, evidenziando come la sostenibilità, per essere efficace, debba radicarsi nella cultura aziendale. Schneider Electric misura i propri impegni attraverso indicatori validati e coinvolge l’intera filiera in percorsi di miglioramento condivisi, integrando ambiente, performance e responsabilità sociale.
Inoltre, la transizione sostenibile richiede una leadership collaborativa che costruisca standard insieme ai fornitori. Il cambiamento deve essere sistemico, duraturo e supportato da una governance coerente e stabile, anche nei contesti più incerti.
In aggiunta a ciò, la transizione richiede nuove competenze digitali e ambientali. A sostenerlo è Cora Scandroglio, Head of Marketing & Communication di Econocom Italia, che promuove modelli ‘as-a-Service’ che estendono il ciclo di vita dei dispositivi, favorendo riuso e riduzione degli sprechi in una logica circolare.
La sostenibilità digitale non si impone, ma si accompagna con consapevolezza. L’obiettivo è rendere l’accesso alla tecnologia una leva ambientale e sociale, riducendo l’obsolescenza e costruendo supply chain adattive, intelligenti e inclusive.
Tuttavia, la sostenibilità passa anche da interventi quotidiani e misurabili, come l’uso di sensori, attrezzature ergonomiche e sistemi di ventilazione avanzata, riducendo i consumi energetici senza sacrificare l’efficienza.
L’ambizione, per Roberto Limentani, CEO di Iss Facility Services, è costruire un modello di facility management proattivo, dove ogni tecnologia - anche la più semplice - diventa strumento di cambiamento. La responsabilità ambientale si diffonde attraverso piccoli gesti ripetuti, condivisi da tutta la catena del valore.
In una logica sostenibile, diverse sono le sfide per una PMI globale, che, come spiegato da Franco Luini, CEO di Tucano, si giocano tra materiali certificati, trasporto prevalentemente via mare e l’uso mirato dell’IA per evitare sprechi. Tuttavia, l’accesso limitato al trasporto ferroviario resta un ostacolo.
Il futuro richiede supply chain digitali e flessibili, capaci di ridurre scorte e ottimizzare flussi secondo logiche ambientali. Per le PMI, l’integrazione ferroviaria e la pianificazione intelligente saranno essenziali per rendere la logistica realmente sostenibile.
Oggi, però, molte aziende vivono ancora la sostenibilità come costo anziché investimento. Lo ha affermato Silvia Piazzalunga, VP sustainability Fineline Global di Fineline, che sta ripensando i propri modelli logistici, integrando strumenti di compensazione, audit ambientali e soluzioni di eco-design.
Serve un cambiamento culturale profondo: la sostenibilità deve diventare parte del DNA aziendale, con educazione diffusa e collaborazione intersettoriale. L’adozione graduale di modelli sostenibili passa anche dall’accettare l’errore come tappa dell’innovazione.
Una delle leve principali per l’innovazione green può diventare la proprietà intellettuale. Tra i sostenitori di questa tesi c’è Renata Righetti, Presidente di Bugnion, che ha ribadito la necessità di valorizzare il ruolo dei piccoli operatori nella transizione e utilizzare i brevetti per proteggere e diffondere soluzioni a basso impatto.
Chiara Todini, Founding Partner di Salvini e Soci, invece, ha affrontato il tema della decarbonizzazione che è ancora troppo vincolata agli obblighi normativi. I meccanismi ETS impongono limiti, ma non sempre generano un cambiamento culturale profondo nelle imprese.
Per superare l’approccio difensivo, la sostenibilità deve diventare una scelta strategica. Comitati ESG, integrazione operativa e leadership consapevole sono strumenti fondamentali per trasformare vincoli in opportunità sistemiche.
Mentre, per Geert Vos, CEO di Daikin Air Conditioning Italy, la transizione richiede indipendenza tecnologica europea e una politica efficace per il recupero dei refrigeranti. Servono incentivi, tracciabilità e responsabilità condivisa tra industria, installatori e istituzioni per un impatto ambientale realmente ridotto.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Implementare soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale (es. riduzione della plastica, logistica sostenibile).
- Promuovere la condivisione delle best practice e l’adozione di standard internazionali.
- Attivare sinergie con fornitori e sviluppare piattaforme ecologiche attraverso la collaborazione tra imprese.
LEGGI
- Aumentare il peso del fattore ambientale nell’assegnazione di finanziamenti pubblici.
- Premiare le aziende virtuose con incentivi e certificazioni ambientali.
- Definire linee guida chiare e criteri standard per la certificazione e l’introduzione di nuove tecnologie sostenibili.
CULTURA
- Promuovere una cultura aziendale sostenibile, che dia senso e valore alle azioni intraprese.
- Investire nella formazione diffusa: dipendenti, governance e cittadini.
- Incentivare l’ascolto, il dialogo e la comunicazione interna, limitando il greenwashing e restituendo valore alle persone.

GRUPPO LINKEDIN PRIVATO
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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Eurowind Energy
“Innovazione e semplificazione: nuovi scenari per energia rinnovabile e transizione ecologica”

Obiettivo del team di lavoro è sensibilizzare sull’importanza, l’impatto e le potenzialità che una diffusione sempre più capillare di impianti di energie rinnovabili poterebbe generare al sistema Paese; investimenti che non solo favoriranno una graduale riduzione di emissioni di Co2 come da obiettivi dalla Commissione Europa, ma che avranno anche un’importantissima ricaduta occupazionale nel breve, medio e lungo periodo. I lavori si sono concentrati su proposte strategiche ed azioni concrete che possano supportate questa transizione, da molti definita “la sfida del secolo”, partendo dagli investimenti sul potenziamento delle reti elettriche nazionali, dalla semplificazione burocratica degli iter autorizzativi, dal coinvolgimento plurisettoriale intrinseco in questo tipo di opere quali istituti di finanziamento, comparto edile, settore terziario etc ed, aspetto assolutamente centrale, un reale coinvolgimento dei territori e delle comunità locali che si presteranno ad ospitare parchi rinnovabili, favorendo la costruzione di progettualità atte a valorizzarne le eccellenze.
Marco Caminiti, Country Manager, Eurowind Energy

Paola Brambilla, Coordinatrice sottocommissione VIA, Ministero Ambiente

Massimo Sertori, Assessore Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica, Regione Lombardia

Alessandro Bettoni, Presidente FNP Bioeconomia, Confagricoltura

Mauro Caprabianca, Responsabile Programmazione Territoriale Efficiente, Terna

Andrea Caregari, Head of Construction and Maintenance, Enel Grids and Innovation

Luca Cavalletto, Head of Asset Management - Business Unit Smart Infrastructures, A2A

Luca Conti, CEO, E.ON Italia

Alessandro Albino Frezza, Responsabile Sviluppo Business, Marketing e Relazioni Esterne, Geoweb

Filippo Gargallo di Castel Lentini, Founder, Studio legale Gargallo di Castel Lentini

Mariangela Iuliano, Power&Grid Segment Manager, Schneider Electric

Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs, Intesa Sanpaolo


Marco Caminiti
- Sensibilizzare sull’importanza, l’impatto e le potenzialità della diffusione capillare di impianti a energie rinnovabili.
- Gli investimenti in energie pulite favoriscono una graduale riduzione delle emissioni di CO₂ e creano ricadute occupazionali nel breve, medio e lungo termine.
- È fondamentale proporre strategie concrete e agire attraverso azioni mirate per colmare il ritardo nella transizione energetica.
Paola Brambilla
- Non dimenticare il valore delle energie rinnovabili storiche.
- Serve una visione indiretta e attenta ai territori e alle comunità.
- Pianificazione integrata e ascolto come strumenti chiave.
Alessandro Bettini
- L’agrovoltaico può conciliare esigenze agricole e rinnovabili.
- Norme più semplici possono facilitare l’adozione di soluzioni.
- Serve un percorso sostenibile che metta l’imprenditore agricolo al centro.
Massimo Sertori
- Parole chiave: equilibrio e uso di nuove tecnologie.
- Spazi di crescita per l’idroelettrico.
- Ascolto delle esigenze e valorizzazione di asset già presenti.
Mauro Carbaianca
- Sviluppare nuove infrastrutture di rete è prioritario.
- Interconnessione con l’estero e uso efficiente degli asset.
- Gestire con coerenza le richieste di connessione.
Andrea Caregari
- Bisogna affrontare nuovi problemi tecnici con strumenti adeguati.
- Ottimizzare gli investimenti è complesso da comunicare ai clienti.
- Prevedere i problemi e intervenire anche a distanza è essenziale.
Luca Cavaletto
- Serve flessibilità nella gestione della transizione.
- Ogni utente può contribuire attivamente alla gestione delle reti.
- La collaborazione tra attori può aprire nuovi mercati.
Luca Conti
- Serve una tripla transizione: energetica, digitale e sociale.
- Valorizzare le comunità e creare valore condiviso.
- Semplificare la burocrazia e fare sistema.
Alessandro Albino Frezza
- Competenze e tecnologie devono rispondere ai bisogni del territorio.
- Aiutare i partner a realizzare soluzioni concrete.
- Lavorare insieme è la chiave per un impatto reale.
Filippo Gargallo di Castel Lentini
- Serve uno snellimento della normativa.
- Introdurre nuovi parametri e standard per le tempistiche.
- Pensare alle generazioni future con strumenti concreti per “fare bene”.
Mariangela Iuliano
- Digitalizzazione come leva della transizione.
- Sistemi evoluti permettono scenari nuovi di sviluppo.
- Monitoraggio e predizione abilitano prestazioni migliori.
Elisa Zambito Marsala
- Servono nuove competenze per un futuro più green.
- La transizione offre vantaggi per le comunità e nuove economie.
- La tecnologia è un motore trainante per l’economia a impatto zero.
Sintesi
La Round Table di Eurowind Energy si è aperta con una riflessione del Country manager dell’azienda, Marco Caminiti, sulla transizione energetica che, in Italia, incontra difficoltà a causa di un sistema autorizzativo lungo, incerto e farraginoso. Nonostante le tecnologie rinnovabili siano mature e disponibili, i progetti subiscono ritardi strutturali che ostacolano la crescita del settore. Inoltre, sul piano culturale, permane una diffidenza diffusa verso il cambiamento, anche se la transizione rappresenta un'opportunità concreta per l'ambiente, l'occupazione e la competitività industriale.
È necessario semplificare e razionalizzare i processi autorizzativi, favorendo un approccio sistemico e collaborativo. La transizione deve diventare una priorità nazionale condivisa, sostenuta da innovazione e ascolto dei territori. Serve una politica industriale capace di accelerare i progetti, integrando le comunità locali in una visione partecipata dello sviluppo energetico.
La transizione energetica in Italia è comunque in atto, anche se incontra ostacoli sia sul piano normativo che territoriale. Questo è l’idea di Paola Brambilla, Coordinatrice sottocommissione VIA del Ministero dell’Ambiente, per cui la presenza di fonti rinnovabili tradizionali si affianca a nuove tecnologie, ma manca ancora una pianificazione chiara e condivisa. Le infrastrutture energetiche generano spesso opposizioni locali, anche per mancanza di competenze e comunicazione efficace.
La proposta è un approccio inclusivo e pianificato, dove le decisioni siano guidate dall'ascolto dei territori e dalla collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini. Solo attraverso un'azione sinergica è possibile realizzare una transizione sostenibile, supportata dall'intelligenza tecnologica e orientata alla riduzione dei consumi e all'efficienza ambientale.
Poi, Alessandro Albino Frezza, Responsabile Sviluppo Business, Marketing e Relazioni Esterne di Geoweb, ha denunciato la sottovalutazione del ruolo tecnico dei geometri nel processo di transizione energetica. Nonostante la loro presenza capillare e le competenze consolidate, la categoria non viene ancora considerata un attore centrale nella realizzazione delle infrastrutture e dei progetti legati alle energie rinnovabili.
È necessario riconoscere e valorizzare il contributo operativo dei geometri, integrandoli pienamente nella filiera tecnica. Il modello proposto da Geoweb, basato su un sistema di servizi geospaziali avanzati, punta a facilitare il dialogo tra industria, pubblica amministrazione e territorio, migliorando l'efficienza e la sostenibilità degli interventi.
Tornando sul piano normativo, Massimo Sertori, Assessore Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica della Regione Lombardia, ha richiamato l'attenzione sulle tensioni generate dalla normativa nazionale in tema di energie rinnovabili, soprattutto rispetto al territorio. In Lombardia, leader nazionale per la produzione idroelettrica, convivono esigenze di tutela ambientale e di sviluppo energetico, con forti resistenze alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici in aree agricole.
L’auspicio è quello di una normativa più equilibrata, che tenga conto delle specificità territoriali. Il pompaggio idroelettrico rappresenta un'opportunità strategica da valorizzare, mentre il prezzo dell'energia dovrebbe riflettere le realtà locali. La transizione richiede una governance multilivello, fondata sul bilanciamento tra sviluppo e tutela.
L’intervento di Alessandro Bettoni, Presidente FNP Bioeconomia di Confagricoltura, si è concentrato, invece, sul ruolo già attivo dell'agricoltura nella produzione di energia rinnovabile. Biogas, fotovoltaico e biometano sono già diffusi nel settore, ma permangono criticità legate alla normativa e ai conflitti sull'uso dei suoli, specialmente nell'ambito dell'agrivoltaico.
È fondamentale costruire regole coerenti che permettano all'imprenditore agricolo di contribuire alla transizione energetica in modo sostenibile. La chiarezza normativa e il dialogo tra istituzioni e mondo rurale sono essenziali per una transizione che valorizzi l'agricoltura come presidio ambientale.
A seguire, ha preso la parola Mauro Caprabianca, Responsabile Programmazione Territoriale Efficiente di Terna, secondo cui la rete elettrica italiana è ancora troppo rigida per supportare efficacemente la crescita delle rinnovabili. Gli investimenti sono in corso, ma la lentezza delle connessioni e la debolezza delle interconnessioni territoriali ostacolano il pieno sviluppo del sistema.
Dunque, è necessario rendere la rete più moderna, flessibile e coordinata. Solo un'infrastruttura efficiente e dinamica può supportare i 50 GW di rinnovabili previsti entro il 2030. La semplificazione del le procedure e una pianificazione sinergica tra sviluppo di rete e impianti sono condizioni essenziali.
Certamente la rete elettrica è nata per distribuire e oggi deve gestire anche produzione diffusa. E, come spiegato da Andrea Caregari, Head of Construction and Maintenance di Enel Grids and Innovation, questo cambiamento impone nuove sfide: monitoraggio in tempo reale, qualità della rete, trasmissione dei dati e gestione remota. Gli investimenti ci sono, ma faticano ad avanzare per problemi autorizzativi e logistici.
L’obiettivo è una rete bidirezionale e intelligente, capace di integrare AI, automazione e sensori per gestire l'energia in modo dinamico. La transizione passa da infrastrutture adattive e resilienti, capaci di garantire continuità e qualità del servizio in uno scenario di domanda crescente.
Poi, Luca Conti, CEO di E.ON Italia, ha descritto un panorama italiano ancora segnato dalla forte dipendenza dal gas e da una quota insufficiente di rinnovabili rispetto al potenziale del Paese. I processi autorizzativi restano complessi e scoraggiano gli investimenti, mentre manca una disponibilità diffusa di competenze tecniche lungo tutta la filiera energetica.
Conti sostiene che la transizione debba fondarsi su digitalizzazione avanzata, semplificazione normativa e inclusione. Strumenti come la cessione del credito e i redditi energetici possono rendere più equo il cambiamento. Ma serve soprattutto investire nella formazione, per assicurare le competenze necessarie alla trasformazione in atto.
Mentre, Luca Cavalletto, Head of Asset Management - Business Unit Smart Infrastructures di A2A, si è soffermato sul contesto urbano in trasformazione, con Milano che registra un aumento dei punti di connessione elettrica e una progressiva dismissione di quelli a gas. La rete elettrica si fa sempre più attiva, ma la diffusione delle comunità energetiche resta limitata e la gestione della flessibilità locale è ancora agli inizi.
Alla luce di questo quadro, occorre sviluppare soluzioni che permettano agli utenti di interagire attivamente con la rete, attraverso sistemi di accumulo, automazione e servizi di flessibilità. L’integrazione di queste tecnologie con gli impianti esistenti e una maggiore collaborazione tra i diversi operatori del sistema saranno determinanti per una transizione energetica realmente distribuita.
E, ancora sulla complessità del sistema normativo italiano, che rallenta l’attuazione di politiche ambientali efficaci, ha preso la parola Filippo Gargallo di Castel Lentini, Founder di Studio legale Gargallo di Castel Lentini. Le procedure VIA risentono della frammentazione delle competenze tra Stato e Regioni, con interventi asincroni che producono incertezza e tempi lunghi.
L’inserimento della tutela ambientale nella Costituzione e il nuovo decreto legislativo 190/2024 rappresentano segnali di svolta. Diventa, quindi, necessario proseguire verso una semplificazione delle procedure e una maggiore chiarezza normativa, affinché le esigenze di protezione ambientale possano convivere con la velocizzazione della transizione energetica.
Per Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, la transizione energetica si intreccia con altre trasformazioni epocali, come l’intelligenza artificiale e la crisi demografica. In questo contesto, la finanza ha un ruolo cruciale nel supportare modelli economici sostenibili e nella formazione delle competenze necessarie.
In questo, Intesa Sanpaolo si propone come catalizzatore della transizione sostenibile, investendo in economia circolare e sostenibilità. Accompagnare imprese e cittadini attraverso l’educazione e l’accesso a strumenti finanziari consapevoli è essenziale per affrontare con successo il cambiamento in atto.
Infine, Mariangela Iuliano, Power&Grid Segment Manager di Schneider Electric, ha illustrato come le utility siano sotto pressione per adeguarsi alla crescente richiesta di flessibilità, efficienza e qualità del servizio. La frammentazione normativa e la mancanza di competenze tecniche aggravano ulteriormente il quadro.
La digitalizzazione, secondo Iuliano, rappresenta la chiave di volta. Tecnologie come Digital Twin e sistemi di gestione avanzati permettono una visione predittiva e intelligente delle reti. Integrazione, automazione e collaborazione intersettoriale saranno essenziali per realizzare una transizione energetica efficace e resiliente.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Reti tecniche e collaborazione: disponibilità di una rete di tecnici qualificati e connessione tra soggetti pubblici e privati.
- Supporto alla progettualità: accompagnare stakeholder con competenze tecniche e presa di coscienza dei problemi.
- Standard e buone pratiche: condivisione di esperienze, attenzione alle tempistiche e protocolli aperti per aiutare le aziende.
LEGGI
- Zone di accelerazione: leggi specifiche per agevolare e velocizzare la realizzazione degli impianti rinnovabili.
- Semplificazione normativa: creare equilibrio tra vincoli e sviluppo, rendendo più chiara e accessibile l’interpretazione delle norme.
- Sostegno agli investimenti: leggi e regolamenti che incentivano e rendono più sicuri gli investimenti in energia pulita.
CULTURA
- Cultura diffusa della transizione: promuovere una visione condivisa tra aziende, territori e cittadini.
- Formazione e consapevolezza: sincronizzare i bisogni delle imprese con percorsi formativi adeguati.
- Valori e coraggio: mettere al centro persone che si espongono e portano avanti il cambiamento con responsabilità.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
Leasys Italia
“Mobilità Sostenibile: transizione all’elettrico, economia circolare e trasparenza per favorire un ecosistema a basso impatto ambientale per il futuro”

L’obiettivo del team di lavoro è stato favorire un confronto approfondito e costruttivo per delineare un ecosistema virtuoso che supporti la mobilità aziendale sostenibile, con particolare attenzione alla transizione all’elettrico delle flotte aziendale e alla gestione responsabile del ciclo di vita dei veicoli. I lavori si concentreranno sui seguenti temi chiave:
✓ Identificare soluzioni concrete per accelerare la transizione all’elettrico delle flotte aziendali, offrendo alle imprese un pacchetto integrato, chiaro e completo di servizi che renda più semplice ed efficiente la transizione
✓ Favorire un approccio circolare alla mobilità, che riduca l’impatto ambientale, estendendo la vita utile del veicolo e dei sistemi di ricarica attraverso la rigenerazione o il riciclo di parti di esso.
Il confronto si è focalizzato sulle strategie per la riduzione dell’impatto ambientale di prodotti e processi, esplorando possibili sinergie tra operatori del settore, aziende e istituzioni. L’obiettivo è creare un modello condiviso che consenta da un lato alle aziende di accedere a servizi completi per la mobilità elettrica e dall’altro di creare sinergie con player del settore per creare un ciclo virtuoso a sostegno dell’economia circolare. E' stato analizzato, anche con le istituzioni, il riferimento alla nuova direttiva europea CSRD ed i relativi obblighi di rendicontazione della sostenibilità.
Pietro Nardi, Deputy CEO & Sales Director, Leasys Italia

Luca Conti, CEO, E.ON Italia

Pasquale Cuzzola, CEO, IPlanet

Ferruccio Miotto, Ceo & Owner, Veneta Ecorecuperi SRL Società Benefit, CEO, Ecoeuro SRL

Fabio Pressi, CEO, A2A E-Mobility

Giuliano Rancilio, Ricercatore Dipartimento di Energia, PoliMi

Pietro Nardi
- Promuovere un confronto per costruire un ecosistema virtuoso a supporto della mobilità aziendale sostenibile.
- Favorire la transizione all’elettrico nelle flotte aziendali e la gestione responsabile del ciclo di vita dei veicoli.
- Spingere su soluzioni concrete e un approccio circolare alla mobilità
Luca Conti
- La mobilità elettrica richiede una riorganizzazione del sistema nel suo complesso.
- Ottimizzare l'infrastruttura dentro e fuori le aziende.
- Valorizzare l’uso del fotovoltaico per sostenere l’energia richiesta.
Pasquale Cuzzola
- Le stazioni di ricarica sono ancora insufficienti, il percorso è lungo.
- Serve integrare diverse soluzioni per rispondere ai bisogni dei clienti.
- L’obiettivo è ridurre la complessità della transizione elettrica.
Ferruccio Miotto
- Norme e studi devono concentrarsi sulla fine vita dei veicoli elettrici.
- Il riciclo delle batterie e l’eco-design sono essenziali.
- È urgente gestire i veicoli non in perfette condizioni in modo efficiente.
Fabio Pressi
- L’elettrificazione delle flotte aziendali è un processo lungo e complesso.
- Servono piattaforme per gestire policy e accompagnare il cambiamento.
- È fondamentale collaborare per creare un vantaggio comune.
Giuliano Rancilio
- Misurare la sostenibilità dei veicoli elettrici tramite KPI chiari e obiettivi di riduzione delle emissioni.
- Sfruttare le batterie “second life” per allungarne l’utilizzo.
- Attivare e valorizzare le infrastrutture già presenti, come le colonnine negli atenei.
Sintesi
Il settore automotive è spesso al centro del dibattito sulla transizione ecologica, ma in Italia la mobilità sostenibile fatica a decollare. Così, Pietro Nardi, Deputy CEO & Sales Director di Leasys Italia, ha aperto l’ultima Round Table di CosLeasys, che, con una flotta di oltre 300.000 vetture, ha rilevato che solo una piccola parte dei propri clienti utilizza veicoli a basso impatto ambientale. Le principali criticità segnalate dalle aziende clienti sono: l’insufficienza di incentivi, il costo dell’energia, la scarsità e disomogeneità delle colonnine di ricarica, nonché la difficoltà di monitorare i reali benefici economici ed ecologici della transizione.
L’obiettivo è facilitare il passaggio delle aziende alla mobilità sostenibile con un’offerta completa, chiara e orientata al business. In parallelo, è fondamentale sviluppare un’economia circolare per la gestione del fine vita delle vetture e rendere le metriche ambientali realmente utili e operative, non meri adempimenti burocratici.
La mobilità elettrica in Italia è stata spesso affrontata in modo frammentato, focalizzandosi su aspetti tecnici e quantitativi come il numero di veicoli elettrici venduti, le colonnine installate o gli incentivi erogati. Tuttavia, per Luca Conti, CEO di E.ON Italia, manca ancora una visione sistemica e integrata del fenomeno. A differenza di altri Paesi del Nord Europa, dove esiste un approccio più maturo, l’Italia soffre di una carenza di infrastrutture omogenee, costi energetici elevati e di un'insufficiente integrazione tra produzione di energia e mobilità.
Bisogna proporre un modello che metta al centro l’integrazione tra mobilità elettrica, produzione di energia rinnovabile e infrastruttura aziendale. Le soluzioni prevedono sistemi di ricarica rapida su strade e arterie principali, ma soprattutto impianti fotovoltaici installati presso le aziende, per alimentare direttamente le colonnine aziendali. Questo approccio consente una ricarica realmente sostenibile, efficiente e conveniente, rendendo la transizione energetica non solo possibile, ma vantaggiosa dal punto di vista economico e ambientale.
A seguire è intervenuto Pasquale Cuzzola, CEO di IPlanet, realtà nata dalla cessione di un ramo d’azienda da parte del gruppo API, il cui obiettivo principale è trasformare queste infrastrutture tradizionali, basate su carburanti fossili, in hub energetici innovativi, integrando colonnine di ricarica elettrica ad alta potenza, impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. A differenza di quanto spesso si dice, il numero di colonnine in Italia non è drammaticamente inferiore rispetto ad altri Paesi europei, ma semmai è la diffusione dei veicoli elettrici ad essere ancora troppo limitata.
Entro il 2027-2029, iPlanet punta a installare circa 3.000 punti di ricarica HPC. Il modello operativo si fonda sull’integrazione tra tecnologie di ricarica veloce, energia solare e batterie, per garantire efficienza, riduzione dei picchi di consumo e sostenibilità. Inoltre, l’azienda offre soluzioni personalizzate per le imprese, con colonnine dedicate, piattaforme digitali per il monitoraggio e la gestione intelligente dell’energia. L’idea è costruire un ecosistema energetico completo, che semplifichi il percorso verso la transizione ecologica per le aziende, permettendo loro di concentrarsi sul proprio core business.
Ferruccio Miotto, Ceo & Owner, di Veneta Ecorecuperi SRL Società Benefit, CEO di Ecoeuro SRL, guida un gruppo di imprese attivo da oltre 25 anni nella gestione del fine vita dei veicoli, un settore in cui Veneta Ecorecuperi ed Ecoeuro si distinguono come operatori altamente specializzati. La filiera italiana del recupero auto è ancora frammentata, con normative nazionali e direttive europee non sempre armonizzate. L’attuale regolamentazione è basata su direttive recepite dagli Stati, che spesso lasciano ampi margini interpretativi e operativi. In più, la gestione dei veicoli elettrici a fine vita presenta criticità crescenti, in particolare per la pericolosità delle batterie, la mancanza di protocolli standardizzati e le difficoltà operative segnalate da figure come i Vigili del Fuoco.
L’entrata in vigore di un nuovo Regolamento europeo, direttamente applicabile e attualmente in fase di emendamento, rappresenterà un punto di svolta. Questo regolamento porterà a una maggiore armonizzazione tra gli Stati membri e imporrà una revisione complessiva dei modelli di gestione. La visione futura di Miotto si basa sull’integrazione di filiera e sull’uso di strumenti tecnologici per connettere tutti gli attori coinvolti, dal cittadino al costruttore, fino al settore dei ricambi. Centrale sarà anche l’approccio B2B al riuso dei componenti, soprattutto nel mercato professionale del ricambio auto, oggi ancora marginale rispetto al potenziale. L’obiettivo è una filiera trasparente, tracciata, più efficiente e capace di generare valore anche in termini ambientali e sociali.
Oggi, comunque, la mobilità elettrica in Italia è ancora in una fase iniziale e presenta una notevole complessità soprattutto per quanto riguarda le flotte aziendali, che sono invece il vero motore per accelerare la transizione. Secondo Fabio Pressi, CEO di A2A E-Mobility, le aziende che vogliono elettrificare il proprio parco auto si trovano a dover affrontare un percorso frammentato, con interlocutori multipli (fleet manager, energy manager, responsabili HR, ecc.) e una burocrazia farraginosa. Manca un’infrastruttura integrata e unificata, e le norme fiscali risultano spesso penalizzanti, ad esempio sulla doppia tassazione dei rimborsi per la ricarica domestica.
È necessario costruire un ecosistema semplificato e integrato tra pubblico, privato e fornitori di tecnologia. Le aziende devono poter accedere a piattaforme digitali capaci di gestire tutte le ricariche - in azienda, a casa e su suolo pubblico - in maniera fluida, aggregata e trasparente. Servono regole chiare, incentivi mirati e una riforma delle policy fiscali per abilitare davvero la diffusione dell’auto elettrica. L’elettrificazione aziendale deve diventare la leva per generare un mercato dell’usato elettrico e una rete infrastrutturale più efficiente.
Questo anche perché, come riportato da Giuliano Rancilio, Ricercatore Dipartimento di Energia del PoliMi, l’auto elettrica, anche considerando l’attuale mix energetico italiano ancora parzialmente basato sul gas, risulta già oggi una soluzione più sostenibile rispetto ai veicoli termici tradizionali. Le analisi disponibili mostrano come i benefici si evidenzino in particolare a livello urbano, grazie alla significativa riduzione delle emissioni locali e all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico. Rimangono tuttavia aree di miglioramento, soprattutto legate all’intero ciclo di vita del veicolo, dalla produzione al riciclo.
Il futuro della mobilità elettrica richiede un’integrazione più spinta tra il veicolo e fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico. L’obiettivo è muovere i veicoli con energia prodotta in modo sostenibile, portando così a un ulteriore abbattimento dell’impronta ambientale complessiva. La ricerca dovrà continuare a ottimizzare l’intero sistema - dalla generazione all’utilizzo - supportando modelli di ricarica intelligente e promuovendo sinergie tra mobilità elettrica e sistemi di accumulo domestico o aziendale. L’elettrico sarà realmente sostenibile solo se integrato in un ecosistema più ampio, decarbonizzato e digitalizzato.
CALL 2 ACTION / GIVE BACK
PROGETTI
- Coordinare un piano nazionale di mobilità sostenibile attraverso la condivisione di progettualità.
- Garantire la capillarità delle colonnine di ricarica e sviluppare soluzioni infrastrutturali efficaci.
- Promuovere il riciclo dei veicoli elettrici come opportunità, fornendo strumenti e condividendo best practices.
LEGGI
- Introdurre leggi con visione di medio-lungo periodo per garantire continuità e fiducia negli investimenti.
- Sostenere la transizione delle flotte aziendali con normative mirate.
- Favorire modelli di incentivi per accelerare l’adozione di veicoli elettrici.
CULTURA
- Diffondere informazione corretta e contrastare le fake news legate alla transizione ecologica.
- Formare cittadini e imprese con strumenti utili alla comprensione del cambiamento.
- Valorizzare le competenze ingegneristiche per attrarre giovani verso studi tecnici legati alla sostenibilità.

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Fasi di accelerazione dell'obiettivo aziendale:
FASE 1. OBIETTIVO/PROGETTO
(Identificare l'Obiettivo aziendale da accelerare, da piano strategico, piano industriale o Business Plan).
FASE 2. TEAM
(Definire e costruire il Team di progetto per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 3. ROUND TABLE ANNUALE DI KICK OFF (RB/BB/AB)
(Realizzazione della Round Table annuale di Kick off per l'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 4. APPROFONDIMENTI "ONE TO ONE"
- BUSINESS/PROJECT MATCH AD HOC (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento - lunch, dinner, caffè, web conference, organizzati ad hoc - tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder, già presenti nella Round Table oppure non presenti, utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale, come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc).
- SHAKE HANDS NEI MEETING (BB)
(Realizzazione di incontri one2one di approfondimento, durante le Giornate Nazionali in calendario, tra l'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare e altri stakeholder presenti nelle Giornate Nazionali - come per esempio: CEO, Manager, Istituzioni centrali, Istituzioni locali, Associazioni, Università, ecc. - utili all'accelerazione dell'obiettivo aziendale).
FASE 5. GIORNATE NAZIONALI (BB/AB)
(Partecipazione dei Manager dell'Azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle altre Giornate Nazionali in calendario, finalizzata: 1. alla prosecuzione dell'accelerazione dell'obiettivo/progetto in termini di shake hands, 2. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale, 3. alla realizzazione di uno speech di comunicazione del SAL e di ulteriore chiamata alla partecipazione al proprio obiettivo/progetto aziendale verso altri stakeholder; 4. ad obiettivi di formazione; 5. ad obiettivi di benchmarking e networking).
FASE 6. COMMUNICATION PLAN (RB/AB)
(Identificazione e realizzazione di un piano di accelerazione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale attraverso la programmazione di una serie di pubblicazioni e interviste social media, organizzate da Task Force Italia su indicazione dell'azienda).
FASE 7. AWARDS (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alle giornate di Awards in calendario nel mese di novembre e dicembre, finalizzate: 1. alla premiazione dell'obiettivo/progetto; 2. alla realizzazione di uno speech di promozione del proprio obiettivo/progetto; 3. alla diffusione della conoscenza dell'obiettivo/progetto aziendale verso tutti gli stakeholder del network CEOforLIFE e Task Force Italia - Istituzioni, Media, Aziende, Associazioni, Mondo Giovanile, ecc. ; 4. all'amplificazione degli obiettivi di posizionamento e di reputation dell'azienda).
FASE 8. POSITION PAPER/ MANIFESTO NAZIONALE di ciascuna Task Force Nazionale (RB/AB)
(Inserimento e pubblicazione: 1. della descrizione dell'obiettivo/progetto aziendale da accelerare - obiettivo, call4ideas, give back - all'interno del Position Paper - Manifesto Nazionale inerente all'area tematica in cui insiste il obiettivo/progetto aziendale; 2. degli interventi/speech degli stakeholder aziendali intervenuti durante le Round Table delle Giornate Nazionali svolte; 3. elaborazione di sintesi delle analisi di scenario ("As is") e della proposte di intervento ("To be") emerse durante le giornate nazionali).
FASE 9. INSTITUTIONAL REPORT BACK (RB/BB/AB)
(Partecipazione del CEO e dei Manager dell'azienda owner dell'obiettivo/progetto da accelerare alla giornata di presentazione Istituzionale di Report Back che avverà il 9 dicembre 2025 presso Palazzo Montecitorio - Sala della Regina - alla presenza di Istituzioni, Media, Aziende, ecc).
Legenda:
(RB) = Reputation Booster
(BB) = Business Booster
(AB) = Awareness Booster
AWARDS
Le giornate di premiazione dedicate all’Environment, sono un’occasione unica per celebrare e riconoscere i successi e gli sforzi straordinari delle aziende e delle Istituzioni nel promuovere la sostenibilità ambientale attraverso i gruppi di lavoro permanenti.

Transizione Energetica, Ecologica ed Economia Circolare
13 novembre 2025
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